La morte è la cosa più innaturale che possa capitarci. Ma ho un amico che sa accarezzarla
Quando parliamo della morte ci accade una cosa meravigliosa: ci tocchiamo. La scaramanzia è erotica. Ho un amico molto erotico, si chiama Alberto Simoncini, vive a Barcellona e il suo lavoro è accompagnare le persone all’ultimo saluto, alla morte. Non puoi fare questo mestiere senza amore, altrimenti rischi di impazzire, l’amore non rende folli, non è vero, è uno stereotipo, l’amore ci fa commettere atti di intelligenza e di compassione, ed è quello che fa il mio amico Alberto.
Tra me e la morte non c’è un buon rapporto, la vedo come una grande seccatura, è veramente seccante che ci sia questo fenomeno genetico in grado di interromperci l’aperitivo e le gite al mare. Morire è la cosa più innaturale che possa capitarci, se amiamo vivere tra un Martini cocktail e l’altro e diciamola tutta: morire prima di un pre-dinner è veramente paradossale, morire dopo invece è innaturale perché abbiamo sempre sete di futuro. Non ho mai amato tutte quelle filosofie che ti fanno accettare la morte con serenità, io voglio morire incazzato.Proprio perché amo la vita.
Detto questo, se mai mi capiterà di morire per una malattia, cercherò il mio amico Alberto, il suo volto, la sua energia pulita, e me ne farò una ragione, per non impazzire. Quando vado in bagno mi chiudo sempre a doppia mandata, non capisco quelle persone che fanno i bisogni con la porta aperta, l’intimità deve restare tale quando si va di corpo, ma è anche vero che un amico si vede nel momento del bisogno. Morire è come andare di corpo, andare via per sempre. La vita finisce con un flop, un insuccesso. Alberto ci aiuta a comprendere questo maledetto flop senza speranza. Dobbiamo lasciare gli occhi dell’amore che ci fanno flap flap, per un flop flop, questa è la morte.
Non è facile accettare l’annientamento della propria coscienza, questo esile ricamo di pensieri ed emozioni che ci portiamo dentro dalla nascita. Sparire per sempre? Ma che diavoleria ontologica è mai questa? Un giorno ci sei e il giorno dopo non ci sei più? Ma siamo matti? Abbandonarsi alla corrente, questo è il segreto secondo Alberto, non opporsi al pugno ma assecondarlo con il volto, così fa meno male, non si può lottare contro qualcosa che è più forte di noi. Noi siamo Charlot e la morte è Mike Tyson. Non c’è speranza di vincere.
Non ci resta che danzare come Charlot e prendere in giro Mike Tyson. Non ci resta che la poesia e l’amore. Possiamo sempre dire “Sono fottuto? Me ne fotto!”, oppure possiamo usare la grazia dell’understatement e sussurrare: “Non ho paura di morire, mi dispiace morire, è una cosa diversa”. Un giorno ci sei, il giorno dopo non ci sei più. Una frase che sentiamo spesso, ma siamo sicuri di esserci veramente quando ci siamo? E siamo sicuri di non esserci più, quando ce ne andiamo? I morti persistono nella nostra memoria, sono organismi fantasmatici ma vitali. Non credo all’assenza dei morti. “La morte di un amico significa stare per sempre con lui, senza interruzioni” così un giorno mi ha detto un mio amico poeta.
Alberto è un artista, i suoi quadri rivelano sempre mutilazioni, sprigionano orrore e rabbia, ma c’è sempre una forte presenza dell’elemento ironico. Senza amore non si vive, ma nemmeno senza ironia. Una risata ci disseppellirà. Attraverso la sua simpatia ed empatia naturale, attraverso la sua ironia, Alberto riesce anche a giocare con le persone che stanno morendo. Possiamo giocare fino alla fine, questo ci rende umani e ci caretterizza. Questo ci distingue dagli adorati animali. L’uomo è un animale delirante che gioca in punto di morte. La vita in sintesi: dal capezzolo al capezzale.
La vita ci perdona sempre, mettendoci una pietra sopra, una lapide. La corda dell’orizzonte si tende e ci impicca all’infinito, ci facciamo la morte addosso. E rien ne va plus. Eppure, in questo tragico circo della finitudine c’è qualcosa che va oltre, che non si arrende, chiamatela speranza oppure ostinazione, chiamatelo anche coraggio. Per essere felici bisogna avere coraggio. Allora posso anche pensare di morire felice e grato, non più incazzato.
Chi non arriva a queste conclusioni da solo, ha la possibilità di rivolgersi a persone come Alberto, il mio amico che accarezza la morte e così facendo accarezza la vita. Dalla sua esperienza ha tratto due libri: Il coraggio di rompersi e 21 lutti. L’ultimo libro verrà anche rappresentato in teatro a Barcellona, da due attori spagnoli. Immaginate quante storie di vita vissuta fino alla fine, immaginate i dialoghi tra il terapeuta e il moribondo, condensati nelle pagine di un libro. Resta sempre qualcosa di noi. In fondo la morte non esiste, esistono solo diverse manifestazioni dell’Essere.
A essere sincero io resto sempre legato alla manifestazione più banale, quella in cui possiamo entrare in un bar e ordinare il solito! Ma mi rendo conto che persone come Alberto ci suggeriscono che possiamo entrare nello stesso bar e ordinare l’insolito. Vivere è insolito. Il paradosso è che persone come Alberto vengono accusate di insensibilità dai più sprovveduti, con frasi del genere “Ma come fai? Io non riuscirei mai a stare nella stessa stanza con un agonizzante!”. Pensate invece a quanta sensibilità, a quanto amore, a quanta ironia ci vuole per fare quello che fa Alberto. Agonizzare significa lottare e Alberto lotta insieme a noi.
Le persone come lui sono indispensabili al nostro coraggio e alla nostra ultima e immedicabile felicità. Per questo gli ho dedicato un film ritratto che trovate dopo la lettura di questo pezzo, sono 30 minuti di film che nell’arco di una vita potete concedervi il lusso di vedere. E’un argomento che ci riguarda tutti, nessuno escluso. Forse un giorno resusciteremo, io spero di risorgere con il mio cappello e di avere un indirizzo buono dove andare a bere un Martini, in caso contrario, se il paradiso dovesse essere un posto per astemi, chiederò a Dio un permesso speciale per suicidarmi dalla vita eterna. Userò Alberto come intermediario. Di Alberto mi fido, perché è un uomo che ha sofferto molto, solo chi ha sofferto così tanto può giocare con la morte e darle una carezza sul volto.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Gaza, 22 feb. (Adnkronos) - Gli ostaggi israeliani Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert sono stati trasferiti alla Croce Rossa Internazionale dopo essere saliti sul palco a Nuseirat, nel centro di Gaza, prima del rilascio da parte di Hamas.
Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) - "In Italia sono sempre più giovani medici attratti dalla ginecologia oncologica: questa specializzazione conta bravi chirurghi intorno ai 45 anni, in Italia sono circa 50, tra cui molte donne. E loro saranno tra i protagonisti domani del simposio 'Innovation in Gyn Onc', appuntamento voluto dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia all’interno di Esgo", European Gynaecological Oncology Congress, in corso fino a domenica a Roma (Hotel dei Congressi all’Eur). Così all’Adnkronos Salute Vito Trojano, presidente di Sigo alla vigilia del meeting all’interno del Congresso Esgo 2025, un'esperienza formativa con oltre 50 sessioni scientifiche che in questa tre giorni di lavori presentano gli ultimi sviluppi medici e scientifici nella ricerca, nel trattamento e nella cura dei tumori ginecologici, tenuti da esperti di fama mondiale.
"Sarà una giornata molto importante perché non solo è un connubio fra la Società europea di ginecologia oncologica e la Sigo – spiega Trojano – ma perché dedicata alle nuove generazioni. Obiettivo: poter fare in modo che la Ginecologia oncologica sia sempre più attrattiva e di interesse per i giovani che aspirano a fare i medici".
Tra i temi al centro del simposio, nuove proposte per la vaccinazione e lo screening del cancro cervicale, prevenzione del cancro ovarico oltre la chirurgia, medicina di precisione in oncologia ginecologica, novità dalla biopsia liquida, algoritmi terapeutici nel carcinoma ovarico di prima linea, efficacia e sopravvivenza a lungo termine con gli inibitori di Parp. E ancora: la salute digitale in oncologia ginecologica, telechirurgia, telesonografia, teleconsulenza e Hipec (chemioterapia ipertermica intraperitoneale) in oncologia ginecologica. "Ampio spazio sarà dato ovviamente alle nuove terapie mediche, alle tecniche chirurgiche e all’Intelligenza artificiale con cui i futuri chirurghi si addestrano e si formano", conclude Trojano.
Gaza, 22 feb. (Adnkronos) - A Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, verranno rilasciati tre ostaggi (Omer Shem Tov, Eliya Cohen e Omer Wenkert) rapiti il 7 ottobre, anziché quattro come si pensava in precedenza. Il quarto ostaggio, Hisham al-Sayed, rapito nel 2015, verrà liberato in un altro luogo e senza una cerimonia pubblica. I veicoli della Croce Rossa sono presenti a Nuseirat, ma sembra che ci potrebbe essere ritardo nella consegna.
Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) - Ansia e depressione, nei pazienti con cancro, peggiorano la risposta alle cure e riducono la sopravvivenza. Lo evidenziano i risultati di uno studio (Stress Lung) pubblicato su 'Nature Medicine' e condotto su 227 pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule in stadio avanzato e trattati in prima linea con farmaci immunoterapici. A 2 anni, solo il 46% dei pazienti con distress emozionale, in particolare ansia e depressione, era vivo rispetto al 65% delle persone colpite dal carcinoma polmonare, ma senza segni di disagio psicologico. In Italia lo psicologo dedicato all'oncologia è presente, sulla carta, in circa la metà dei centri, in realtà solo il 20% delle strutture dispone di professionisti formati per affrontare il disagio mentale determinato dal cancro. Per contribuire a colmare questa lacuna nasce 'In buona salute', la prima piattaforma online di psiconcologia in Italia (inbuonasalute.eu), presentata ieri a Milano, in un incontro con la stampa. Si tratta di un luogo sicuro, accessibile e altamente professionale - riporta una nota - dove pazienti, caregiver e operatori sanitari possono ricevere un aiuto qualificato, senza limiti di tempo o spazio.
"Si stima che più del 50% dei pazienti oncologici sviluppi livelli significativi di distress emozionale che hanno un impatto negativo sulla qualità di vita, sull'adesione ai trattamenti e, quindi, sulla sopravvivenza - spiega Gabriella Pravettoni, responsabile scientifico di 'In buona salute', direttrice della divisione di Psiconcologia dell'Istituto europeo di oncologia e professoressa di Psicologia delle decisioni all'Università degli Studi di Milano - Il sostegno psiconcologico è fondamentale prima, durante e dopo le cure. Sono contenta che ci siano iniziative di questo genere dove si possa offrire un supporto concreto e personalizzato a chi affronta il tumore, attraverso un percorso di cura psicologica mirato e focalizzato al miglioramento del benessere mentale durante ogni fase della malattia".
Dopo aver completato un questionario online, la piattaforma suggerisce lo specialista più in linea con le necessità di ogni persona. E' infatti disponibile un team di psiconcologi certificati, impegnati a fornire un aiuto prezioso a pazienti, caregiver e operatori sanitari. Nella piattaforma è possibile trovare risorse, supporto emotivo e informazioni affidabili. E' consigliato un ciclo di 10 sedute online di 50 minuti.
"Troppo spesso i risvolti psicologici di una diagnosi di cancro sono lasciati in seconda linea, rispetto ai bisogni strettamente clinici - continua Pravettoni - Vanno considerate le difficoltà dei medici a discutere di questi argomenti durante la visita, anche per mancanza di tempo, e la riluttanza dei pazienti a confidarli, talvolta per lo stigma ancora associato ai problemi legati alla salute mentale. Anche quando i problemi psicologici vengono riconosciuti, non è facile gestirli nella pratica clinica. Non esiste, infatti, un modello di valutazione e intervento adatto a tutte le circostanze. Anche il supporto psiconcologico deve adeguarsi e rispondere ai bisogni dei pazienti, adottando tutti gli strumenti utili, incluse le sedute online".
Nel 2024, nel nostro Paese, sono stati stimati 390.100 nuovi casi di tumore. Grazie ai programmi di screening e ai progressi nelle terapie, aumenta il numero di persone che vivono dopo la diagnosi: nel 2024 erano circa 3,7 milioni. "La cura a 360 gradi di questi cittadini deve implicare una maggiore attenzione alle conseguenze psicologiche della malattia - afferma Lucia Del Mastro, professore ordinario e direttore della Clinica di Oncologia medica dell'Irccs Ospedale policlinico San Martino, Università di Genova - Il distress emozionale nelle persone colpite dal cancro è una condizione frequente, che ha un impatto negativo sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza. I pazienti oncologici con sintomi depressivi mostrano, inoltre, una minor aderenza ai protocolli terapeutici. Uno studio retrospettivo ha indagato il grado di accettazione della chemioterapia adiuvante in donne con carcinoma della mammella: tra le pazienti con depressione che non hanno richiesto aiuto psicologico, solo il 51% ha accettato di sottoporsi alla chemioterapia. L'associazione tra sintomi depressivi e riduzione della sopravvivenza può essere dovuta non solo alla mancata aderenza terapeutica, ma anche alla risposta allo stress cronico e ai meccanismi immunitari implicati".
Per garantire "servizi adeguati di psiconcologia - prosegue Del Mastro - serve non solo un potenziamento delle risorse, ma anche riconoscere il ruolo dello psiconcologo all'interno del team multidisciplinare. Inoltre, i pazienti devono essere informati di più e meglio sull'opportunità di beneficiare di questi servizi. Ad esempio, la norma che ha istituito in Italia le Breast unit ha stabilito che, all'interno dei team multidisciplinari, siano inclusi gli psiconcologi, ma troppo spesso nei centri di senologia mancano professionisti strutturati, sostituiti da figure che lavorano con contratti precari. Ecco perché sono importanti progetti come 'In buona salute', che possono rispondere alle esigenze di supporto emotivo dei pazienti. Va considerata anche la facilità di accesso al servizio online, perché non è necessario spostarsi per accedere alle strutture, vantaggio importante soprattutto quando si tratta di pazienti fragili in trattamento".
Aggiunge Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia: "Già dalla diagnosi la donna si trova a affrontare una serie di problematiche che afferiscono all'ambito psicologico. Stress, disturbi d'ansia, depressione, immagine corporea alterata, difficoltà nella sfera emotiva, familiare e di coppia, sono le più comuni di un elenco purtroppo molto lungo. Grazie anche all'aiuto dello psiconcologo, è possibile per la paziente sviluppare una capacità di adattamento e di autogestione di fronte alla malattia, arrivare cioè a quello stato di resilienza necessario a superare le difficoltà nel percorso di cura. Lo psiconcologo dovrebbe essere presente, insieme all'oncologo medico, fin dall'inizio, ad ogni colloquio, anche se siamo ben consapevoli della carenza di personale dedicato e della precarietà degli incarichi".
"Mentre ci impegniamo con forza affinché questi limiti vengano superati e si rispettino le linee guida europee che prevedono la presenza dello psiconcologo in tutte le Breast Unit, accogliamo con favore la disponibilità di una piattaforma online con figure specializzate - conclude - a cui pazienti e familiari possano rivolgersi con la certezza di trovare un supporto qualificato".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sono vicino all’amico Mario Occhiuto con tutti i senatori di Forza Italia in questo momento di immenso dolore per la scomparsa del figlio". Lo scrive sul suo profilo X il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri per la morte di Francesco Occhiuto, figlio 30enne del senatore ed ex sindaco di Cosenza.
"Gli siamo vicini nella preghiera e con la fraterna amicizia, che gli testimoniamo per essergli accanto in un momento drammatico per lui e per la sua famiglia. Che abbracciamo tutta, con un pensiero a Roberto", conclude.
Mosca, 22 feb. (Adnkronos) - Un secondo incontro tra i rappresentanti di Russia e Stati Uniti è previsto entro le prossime due settimane. Lo ha annunciato il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia di stampa statale Ria, aggiungendo che l'incontro avrà luogo in un paese terzo.
Reggio Emilia, 22 feb. - (Adnkronos) - Residui di amianto e carni in stato di decomposizione. E' cresciuta la preoccupazione dei cittadini di Reggio Emilia nei dieci giorni trascorsi dalla mattina dell’11 febbraio, quando si sono svegliati osservando una nube di fumo in cielo causata dall’incendio dello stabilimento della multinazionale Inalca, tra i leader internazionali per la lavorazione di carni fresche.
Nelle ultime ore, in seguito al parziale dissequestro dell’area, il sindaco reggiano Marco Massari ha quindi emanato un’ordinanza di bonificaper la presenza di residui di amianto e carni in stato di decomposizione negli spazi dove si era sviluppato l’incendio (VIDEO).
L’ordinanza si fonda sul referto del Dipartimento di Sanità ed Igiene pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia, da cui emerge che “l’area scoperta dell’impianto identificata come area cortiliva, contenuta nel perimetro esterno del complesso e non sottoposta a sequestro giudiziario, risulta interessata da frammenti di cemento amianto ed è necessario adottare misure precauzionali atte ad impedire la dispersione di fibre attraverso la raccolta ad umido o con aspiratori a filtro assoluto”.
Inoltre, dallo stesso referto emerge che diversi alimenti di varia origine - tra cui consistenti quantità di provenienza animale, stoccati nel magazzino della ditta Quanta Stock&Go, anch’esso parzialmente coinvolto nell'incendio - stanno subendo un “normale processo di putrefazione che determina la necessità di provvedere con urgenza alla rimozione e smaltimento degli stessi”.
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Ricky Farina
Filmmaker e aforista
Società - 21 Gennaio 2024
La morte è la cosa più innaturale che possa capitarci. Ma ho un amico che sa accarezzarla
Quando parliamo della morte ci accade una cosa meravigliosa: ci tocchiamo. La scaramanzia è erotica. Ho un amico molto erotico, si chiama Alberto Simoncini, vive a Barcellona e il suo lavoro è accompagnare le persone all’ultimo saluto, alla morte. Non puoi fare questo mestiere senza amore, altrimenti rischi di impazzire, l’amore non rende folli, non è vero, è uno stereotipo, l’amore ci fa commettere atti di intelligenza e di compassione, ed è quello che fa il mio amico Alberto.
Tra me e la morte non c’è un buon rapporto, la vedo come una grande seccatura, è veramente seccante che ci sia questo fenomeno genetico in grado di interromperci l’aperitivo e le gite al mare. Morire è la cosa più innaturale che possa capitarci, se amiamo vivere tra un Martini cocktail e l’altro e diciamola tutta: morire prima di un pre-dinner è veramente paradossale, morire dopo invece è innaturale perché abbiamo sempre sete di futuro. Non ho mai amato tutte quelle filosofie che ti fanno accettare la morte con serenità, io voglio morire incazzato. Proprio perché amo la vita.
Detto questo, se mai mi capiterà di morire per una malattia, cercherò il mio amico Alberto, il suo volto, la sua energia pulita, e me ne farò una ragione, per non impazzire. Quando vado in bagno mi chiudo sempre a doppia mandata, non capisco quelle persone che fanno i bisogni con la porta aperta, l’intimità deve restare tale quando si va di corpo, ma è anche vero che un amico si vede nel momento del bisogno. Morire è come andare di corpo, andare via per sempre. La vita finisce con un flop, un insuccesso. Alberto ci aiuta a comprendere questo maledetto flop senza speranza. Dobbiamo lasciare gli occhi dell’amore che ci fanno flap flap, per un flop flop, questa è la morte.
Non è facile accettare l’annientamento della propria coscienza, questo esile ricamo di pensieri ed emozioni che ci portiamo dentro dalla nascita. Sparire per sempre? Ma che diavoleria ontologica è mai questa? Un giorno ci sei e il giorno dopo non ci sei più? Ma siamo matti? Abbandonarsi alla corrente, questo è il segreto secondo Alberto, non opporsi al pugno ma assecondarlo con il volto, così fa meno male, non si può lottare contro qualcosa che è più forte di noi. Noi siamo Charlot e la morte è Mike Tyson. Non c’è speranza di vincere.
Non ci resta che danzare come Charlot e prendere in giro Mike Tyson. Non ci resta che la poesia e l’amore. Possiamo sempre dire “Sono fottuto? Me ne fotto!”, oppure possiamo usare la grazia dell’understatement e sussurrare: “Non ho paura di morire, mi dispiace morire, è una cosa diversa”. Un giorno ci sei, il giorno dopo non ci sei più. Una frase che sentiamo spesso, ma siamo sicuri di esserci veramente quando ci siamo? E siamo sicuri di non esserci più, quando ce ne andiamo? I morti persistono nella nostra memoria, sono organismi fantasmatici ma vitali. Non credo all’assenza dei morti. “La morte di un amico significa stare per sempre con lui, senza interruzioni” così un giorno mi ha detto un mio amico poeta.
Alberto è un artista, i suoi quadri rivelano sempre mutilazioni, sprigionano orrore e rabbia, ma c’è sempre una forte presenza dell’elemento ironico. Senza amore non si vive, ma nemmeno senza ironia. Una risata ci disseppellirà. Attraverso la sua simpatia ed empatia naturale, attraverso la sua ironia, Alberto riesce anche a giocare con le persone che stanno morendo. Possiamo giocare fino alla fine, questo ci rende umani e ci caretterizza. Questo ci distingue dagli adorati animali. L’uomo è un animale delirante che gioca in punto di morte. La vita in sintesi: dal capezzolo al capezzale.
La vita ci perdona sempre, mettendoci una pietra sopra, una lapide. La corda dell’orizzonte si tende e ci impicca all’infinito, ci facciamo la morte addosso. E rien ne va plus. Eppure, in questo tragico circo della finitudine c’è qualcosa che va oltre, che non si arrende, chiamatela speranza oppure ostinazione, chiamatelo anche coraggio. Per essere felici bisogna avere coraggio. Allora posso anche pensare di morire felice e grato, non più incazzato.
Chi non arriva a queste conclusioni da solo, ha la possibilità di rivolgersi a persone come Alberto, il mio amico che accarezza la morte e così facendo accarezza la vita. Dalla sua esperienza ha tratto due libri: Il coraggio di rompersi e 21 lutti. L’ultimo libro verrà anche rappresentato in teatro a Barcellona, da due attori spagnoli. Immaginate quante storie di vita vissuta fino alla fine, immaginate i dialoghi tra il terapeuta e il moribondo, condensati nelle pagine di un libro. Resta sempre qualcosa di noi. In fondo la morte non esiste, esistono solo diverse manifestazioni dell’Essere.
A essere sincero io resto sempre legato alla manifestazione più banale, quella in cui possiamo entrare in un bar e ordinare il solito! Ma mi rendo conto che persone come Alberto ci suggeriscono che possiamo entrare nello stesso bar e ordinare l’insolito. Vivere è insolito. Il paradosso è che persone come Alberto vengono accusate di insensibilità dai più sprovveduti, con frasi del genere “Ma come fai? Io non riuscirei mai a stare nella stessa stanza con un agonizzante!”. Pensate invece a quanta sensibilità, a quanto amore, a quanta ironia ci vuole per fare quello che fa Alberto. Agonizzare significa lottare e Alberto lotta insieme a noi.
Le persone come lui sono indispensabili al nostro coraggio e alla nostra ultima e immedicabile felicità. Per questo gli ho dedicato un film ritratto che trovate dopo la lettura di questo pezzo, sono 30 minuti di film che nell’arco di una vita potete concedervi il lusso di vedere. E’un argomento che ci riguarda tutti, nessuno escluso. Forse un giorno resusciteremo, io spero di risorgere con il mio cappello e di avere un indirizzo buono dove andare a bere un Martini, in caso contrario, se il paradiso dovesse essere un posto per astemi, chiederò a Dio un permesso speciale per suicidarmi dalla vita eterna. Userò Alberto come intermediario. Di Alberto mi fido, perché è un uomo che ha sofferto molto, solo chi ha sofferto così tanto può giocare con la morte e darle una carezza sul volto.
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Ponte sullo Stretto, le mie obiezioni ai detrattori
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Mondo
“Risoluzione Usa all’Onu non cita l’integrità ucraina”. Rubio: “Semplice e storica”. Mosca: “Una buona idea”. Voci al fronte: “Non sarà giusta, ma almeno sarà pace”
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Cronaca
Il Papa “ha riposato bene”. “Dimissioni? Sono speculazioni”. Le condizioni mediche: “Non è fuori pericolo, il vero rischio è la sepsi”
Gaza, 22 feb. (Adnkronos) - Gli ostaggi israeliani Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert sono stati trasferiti alla Croce Rossa Internazionale dopo essere saliti sul palco a Nuseirat, nel centro di Gaza, prima del rilascio da parte di Hamas.
Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) - "In Italia sono sempre più giovani medici attratti dalla ginecologia oncologica: questa specializzazione conta bravi chirurghi intorno ai 45 anni, in Italia sono circa 50, tra cui molte donne. E loro saranno tra i protagonisti domani del simposio 'Innovation in Gyn Onc', appuntamento voluto dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia all’interno di Esgo", European Gynaecological Oncology Congress, in corso fino a domenica a Roma (Hotel dei Congressi all’Eur). Così all’Adnkronos Salute Vito Trojano, presidente di Sigo alla vigilia del meeting all’interno del Congresso Esgo 2025, un'esperienza formativa con oltre 50 sessioni scientifiche che in questa tre giorni di lavori presentano gli ultimi sviluppi medici e scientifici nella ricerca, nel trattamento e nella cura dei tumori ginecologici, tenuti da esperti di fama mondiale.
"Sarà una giornata molto importante perché non solo è un connubio fra la Società europea di ginecologia oncologica e la Sigo – spiega Trojano – ma perché dedicata alle nuove generazioni. Obiettivo: poter fare in modo che la Ginecologia oncologica sia sempre più attrattiva e di interesse per i giovani che aspirano a fare i medici".
Tra i temi al centro del simposio, nuove proposte per la vaccinazione e lo screening del cancro cervicale, prevenzione del cancro ovarico oltre la chirurgia, medicina di precisione in oncologia ginecologica, novità dalla biopsia liquida, algoritmi terapeutici nel carcinoma ovarico di prima linea, efficacia e sopravvivenza a lungo termine con gli inibitori di Parp. E ancora: la salute digitale in oncologia ginecologica, telechirurgia, telesonografia, teleconsulenza e Hipec (chemioterapia ipertermica intraperitoneale) in oncologia ginecologica. "Ampio spazio sarà dato ovviamente alle nuove terapie mediche, alle tecniche chirurgiche e all’Intelligenza artificiale con cui i futuri chirurghi si addestrano e si formano", conclude Trojano.
Gaza, 22 feb. (Adnkronos) - A Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, verranno rilasciati tre ostaggi (Omer Shem Tov, Eliya Cohen e Omer Wenkert) rapiti il 7 ottobre, anziché quattro come si pensava in precedenza. Il quarto ostaggio, Hisham al-Sayed, rapito nel 2015, verrà liberato in un altro luogo e senza una cerimonia pubblica. I veicoli della Croce Rossa sono presenti a Nuseirat, ma sembra che ci potrebbe essere ritardo nella consegna.
Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) - Ansia e depressione, nei pazienti con cancro, peggiorano la risposta alle cure e riducono la sopravvivenza. Lo evidenziano i risultati di uno studio (Stress Lung) pubblicato su 'Nature Medicine' e condotto su 227 pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule in stadio avanzato e trattati in prima linea con farmaci immunoterapici. A 2 anni, solo il 46% dei pazienti con distress emozionale, in particolare ansia e depressione, era vivo rispetto al 65% delle persone colpite dal carcinoma polmonare, ma senza segni di disagio psicologico. In Italia lo psicologo dedicato all'oncologia è presente, sulla carta, in circa la metà dei centri, in realtà solo il 20% delle strutture dispone di professionisti formati per affrontare il disagio mentale determinato dal cancro. Per contribuire a colmare questa lacuna nasce 'In buona salute', la prima piattaforma online di psiconcologia in Italia (inbuonasalute.eu), presentata ieri a Milano, in un incontro con la stampa. Si tratta di un luogo sicuro, accessibile e altamente professionale - riporta una nota - dove pazienti, caregiver e operatori sanitari possono ricevere un aiuto qualificato, senza limiti di tempo o spazio.
"Si stima che più del 50% dei pazienti oncologici sviluppi livelli significativi di distress emozionale che hanno un impatto negativo sulla qualità di vita, sull'adesione ai trattamenti e, quindi, sulla sopravvivenza - spiega Gabriella Pravettoni, responsabile scientifico di 'In buona salute', direttrice della divisione di Psiconcologia dell'Istituto europeo di oncologia e professoressa di Psicologia delle decisioni all'Università degli Studi di Milano - Il sostegno psiconcologico è fondamentale prima, durante e dopo le cure. Sono contenta che ci siano iniziative di questo genere dove si possa offrire un supporto concreto e personalizzato a chi affronta il tumore, attraverso un percorso di cura psicologica mirato e focalizzato al miglioramento del benessere mentale durante ogni fase della malattia".
Dopo aver completato un questionario online, la piattaforma suggerisce lo specialista più in linea con le necessità di ogni persona. E' infatti disponibile un team di psiconcologi certificati, impegnati a fornire un aiuto prezioso a pazienti, caregiver e operatori sanitari. Nella piattaforma è possibile trovare risorse, supporto emotivo e informazioni affidabili. E' consigliato un ciclo di 10 sedute online di 50 minuti.
"Troppo spesso i risvolti psicologici di una diagnosi di cancro sono lasciati in seconda linea, rispetto ai bisogni strettamente clinici - continua Pravettoni - Vanno considerate le difficoltà dei medici a discutere di questi argomenti durante la visita, anche per mancanza di tempo, e la riluttanza dei pazienti a confidarli, talvolta per lo stigma ancora associato ai problemi legati alla salute mentale. Anche quando i problemi psicologici vengono riconosciuti, non è facile gestirli nella pratica clinica. Non esiste, infatti, un modello di valutazione e intervento adatto a tutte le circostanze. Anche il supporto psiconcologico deve adeguarsi e rispondere ai bisogni dei pazienti, adottando tutti gli strumenti utili, incluse le sedute online".
Nel 2024, nel nostro Paese, sono stati stimati 390.100 nuovi casi di tumore. Grazie ai programmi di screening e ai progressi nelle terapie, aumenta il numero di persone che vivono dopo la diagnosi: nel 2024 erano circa 3,7 milioni. "La cura a 360 gradi di questi cittadini deve implicare una maggiore attenzione alle conseguenze psicologiche della malattia - afferma Lucia Del Mastro, professore ordinario e direttore della Clinica di Oncologia medica dell'Irccs Ospedale policlinico San Martino, Università di Genova - Il distress emozionale nelle persone colpite dal cancro è una condizione frequente, che ha un impatto negativo sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza. I pazienti oncologici con sintomi depressivi mostrano, inoltre, una minor aderenza ai protocolli terapeutici. Uno studio retrospettivo ha indagato il grado di accettazione della chemioterapia adiuvante in donne con carcinoma della mammella: tra le pazienti con depressione che non hanno richiesto aiuto psicologico, solo il 51% ha accettato di sottoporsi alla chemioterapia. L'associazione tra sintomi depressivi e riduzione della sopravvivenza può essere dovuta non solo alla mancata aderenza terapeutica, ma anche alla risposta allo stress cronico e ai meccanismi immunitari implicati".
Per garantire "servizi adeguati di psiconcologia - prosegue Del Mastro - serve non solo un potenziamento delle risorse, ma anche riconoscere il ruolo dello psiconcologo all'interno del team multidisciplinare. Inoltre, i pazienti devono essere informati di più e meglio sull'opportunità di beneficiare di questi servizi. Ad esempio, la norma che ha istituito in Italia le Breast unit ha stabilito che, all'interno dei team multidisciplinari, siano inclusi gli psiconcologi, ma troppo spesso nei centri di senologia mancano professionisti strutturati, sostituiti da figure che lavorano con contratti precari. Ecco perché sono importanti progetti come 'In buona salute', che possono rispondere alle esigenze di supporto emotivo dei pazienti. Va considerata anche la facilità di accesso al servizio online, perché non è necessario spostarsi per accedere alle strutture, vantaggio importante soprattutto quando si tratta di pazienti fragili in trattamento".
Aggiunge Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia: "Già dalla diagnosi la donna si trova a affrontare una serie di problematiche che afferiscono all'ambito psicologico. Stress, disturbi d'ansia, depressione, immagine corporea alterata, difficoltà nella sfera emotiva, familiare e di coppia, sono le più comuni di un elenco purtroppo molto lungo. Grazie anche all'aiuto dello psiconcologo, è possibile per la paziente sviluppare una capacità di adattamento e di autogestione di fronte alla malattia, arrivare cioè a quello stato di resilienza necessario a superare le difficoltà nel percorso di cura. Lo psiconcologo dovrebbe essere presente, insieme all'oncologo medico, fin dall'inizio, ad ogni colloquio, anche se siamo ben consapevoli della carenza di personale dedicato e della precarietà degli incarichi".
"Mentre ci impegniamo con forza affinché questi limiti vengano superati e si rispettino le linee guida europee che prevedono la presenza dello psiconcologo in tutte le Breast Unit, accogliamo con favore la disponibilità di una piattaforma online con figure specializzate - conclude - a cui pazienti e familiari possano rivolgersi con la certezza di trovare un supporto qualificato".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sono vicino all’amico Mario Occhiuto con tutti i senatori di Forza Italia in questo momento di immenso dolore per la scomparsa del figlio". Lo scrive sul suo profilo X il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri per la morte di Francesco Occhiuto, figlio 30enne del senatore ed ex sindaco di Cosenza.
"Gli siamo vicini nella preghiera e con la fraterna amicizia, che gli testimoniamo per essergli accanto in un momento drammatico per lui e per la sua famiglia. Che abbracciamo tutta, con un pensiero a Roberto", conclude.
Mosca, 22 feb. (Adnkronos) - Un secondo incontro tra i rappresentanti di Russia e Stati Uniti è previsto entro le prossime due settimane. Lo ha annunciato il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia di stampa statale Ria, aggiungendo che l'incontro avrà luogo in un paese terzo.
Reggio Emilia, 22 feb. - (Adnkronos) - Residui di amianto e carni in stato di decomposizione. E' cresciuta la preoccupazione dei cittadini di Reggio Emilia nei dieci giorni trascorsi dalla mattina dell’11 febbraio, quando si sono svegliati osservando una nube di fumo in cielo causata dall’incendio dello stabilimento della multinazionale Inalca, tra i leader internazionali per la lavorazione di carni fresche.
Nelle ultime ore, in seguito al parziale dissequestro dell’area, il sindaco reggiano Marco Massari ha quindi emanato un’ordinanza di bonificaper la presenza di residui di amianto e carni in stato di decomposizione negli spazi dove si era sviluppato l’incendio (VIDEO).
L’ordinanza si fonda sul referto del Dipartimento di Sanità ed Igiene pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia, da cui emerge che “l’area scoperta dell’impianto identificata come area cortiliva, contenuta nel perimetro esterno del complesso e non sottoposta a sequestro giudiziario, risulta interessata da frammenti di cemento amianto ed è necessario adottare misure precauzionali atte ad impedire la dispersione di fibre attraverso la raccolta ad umido o con aspiratori a filtro assoluto”.
Inoltre, dallo stesso referto emerge che diversi alimenti di varia origine - tra cui consistenti quantità di provenienza animale, stoccati nel magazzino della ditta Quanta Stock&Go, anch’esso parzialmente coinvolto nell'incendio - stanno subendo un “normale processo di putrefazione che determina la necessità di provvedere con urgenza alla rimozione e smaltimento degli stessi”.