“Non se ne esce mai veramente. Io mi sono ripresa e ci sono ricaduta più volte, anche dopo le gravidanze”. Arianna David ha conosciuto l’anoressia, e anche oggi, 30 anni dopo, ammette di non esserne uscita del tutto. Intervistata dal Corriere della Sera l’ex reginetta di bellezza eletta Miss Italia 1993 rivela come tutto sia iniziato 3 anni dopo il celebre concorso: “Avevo l’incubo di diventare grassa. Già mi prendevano in giro per il mio accento romano, non avrei sopportato di essere derisa anche per il mio peso”.
IL MOMENTO PEGGIORE – Il punto più basso? “Quando sono arrivata a pesare 39 chili e a non avere più il ciclo mestruale per un anno. Lì mi sono messa paura”. Prima di quel momento Arianna David spiega di essersi sentita addirittura forte e in grado di avere il controllo sulla situazione: “Sentivo che potevo decidere su e di me stessa, potevo scegliere se vivere o morire”. L’ex modella sottolinea di essersi rimessa in piedi da sola, ma non vuole affatto sminuire l’importanza dei centri preposti ad aiutare chi soffre di disturbi alimentari, anzi: “Non ho mai frequentato questi centri che però sono utilissimi per chi soffre di queste problematiche. Ed è importante che siano e restino centri pubblici. Anche perché tante persone non possono permettersi assistenza privata e non per questo devono essere abbandonate”.
COME STA ARIANNA DAVID OGGI – Oggi quell’incubo non è del tutto alle spalle: “Non se ne esce mai veramente. Io mi sono ripresa e ci sono ricaduta più volte, anche dopo le gravidanze. Sono fatta di cristallo e a seconda degli stati d’animo mi rompo e ci ricasco. E poi quando ti guardi allo specchio non ti piaci mai, ma non è una percezione reale. E sono trenta anni che me la porto dentro”. Attualmente Arianna David dice di pesare 47 chili e di portare la taglia 34, “quella che indossano i bambini”. Ama cucinare, ma se si parla di mangiare il discorso è ben diverso: “Non mi piace più nulla. Non mangio praticamente niente, solo cibi light. Controllo le calorie. Ma mangio il gelato, di quello ne mangio tanto”.