La giornalista, ospite di Fabio Fazio sul Nove, ha parlato di Rai, Giorgia Meloni e guerre: le sue parole
Tra gli ospiti di Che Tempo Che Fa, per la puntata di ieri 21 gennaio, anche Lucia Annunziata. “Che bello il tuo rientro in televisione qui, mi fa molto piacere. Sono molto onorato. Mancavi dal 25 giugno, l’ultima puntata di Mezz’ora In Più“, ha esordito Fabio Fazio facendola accomodare. “Sono stata brava, mi sono messa a riposo”, ha commentato subito la giornalista nata a Sarno 73 anni fa. Quindi la frecciatina di Fazio, ora su Nove: “È anche una cosa saggia insomma, uno capisce quando è il momento prima che venga in mente ad altri. Senti, ti è mancata la televisione?”. “Come lavoro no, a settembre ho iniziato a lavorare in Radio 24, con una trasmissione impegnativa. La mia trasmissione (quella in Rai, ndr)? Non mi sono pentita. Mi dispiace, ma credo che alla fine fosse una scelta giusta. Non è stata una scelta di odio. Pensa che nella mia vita mi sono dimessa 12 volte, quindi voglio dire. E non mi è mai successo niente”. “Però il tema è: se siamo ancora lontani da un Paese in cui esistono valori condivisi, come quello di una televisione pubblica e indipendente. Io lo sento dire da 40 anni. Siamo lontani?”, ha domandato il conduttore. Allora l’ospite: “Io penso un’altra cosa: i giornalisti sono dei professionisti e quindi, quando non vanno d’accordo con gli editori, devono dire che non sono d’accordo. Questa è la cosa più importante: gli editori hanno poteri, soldi e possono cambiare. I giornalisti se non sono d’accordo se ne vanno. Penso al mio percorso, non faccio grandi discorsi sui media. Anche in America è così, non c’è posto dove non sia così. La Rai – ho detto questa parola dopo tanto tempo – ha un editore che è Palazzo Chigi e ha il diritto di esercitare come vuole le proprie opzioni. Sta ai giornalisti se condividere o no il percorso. Si tratta di compatibilità”.
Quindi Fazio le ha domandato: “Quando senti dire che la presidente Meloni è più avanti rispetto al suo partito, sei d’accordo?“. “Io penso che sul piano politico la Meloni sia molto in gamba – ha detto Lucia Annunziata -. Ha una cosa molto forte: lei è un avversario formidabile e infatti, secondo me, il rischio che l’opposizione corre è quello di essere cooptata. Non perché fanno patti ma perché lei ha degli schemi di lavoro capaci di dettare l’agenda. Su molte cose è già successo. La Meloni durerà tutta la Legislatura, poi ci sono sempre gli inciampi, ma sulla carta c’è un calendario di voto e soprattutto la grande crisi dell’Europa, le guerre. C’è un ‘liberi tutti’, queste sono condizioni in cui questo Governo si può consolidare. Secondo me il vero problema è dell’opposizione“. Infine la giornalista e scrittrice ha concluso: “Oggi il problema vero è capire questo Paese quante voci riesce a sentire. Se io oggi fossi stata in onda? In questo momento sono ossessionata dalla politica estera: il vero allargamento del conflitto non c’è ancora stato. La cosa che è successa è la definizione della guerra: via mare – Cina e America – e via Iran. Io avrei parlato di questo fondamentalmente”.