L’inizio della nuova stagione di MotoGP è oramai un conto alla rovescia: da martedì 6 a giovedì 8 febbraio ci saranno i test di Sepang (Malesia), dal 10 marzo partirà la stagione a Losail (Qatar). La Ducati è chiamata a confermarsi e intanto nella consueta cornice di Madonna di Campiglio ha presentato le nuove Desmosedici GP24 ufficiali di Francesco Bagnaia e di Enea Bastianini, con grande voglia di rivalsa dopo le sfortune (e gli infortuni) che lo hanno costretto a saltare ben otto Gp dei 20 in calendario nel 2023. Con loro, sono state svelate anche le due Ducati Superbike di Alvaro Bautista e Niccolò Bulega, oltre alla Desmo 450 MX, la vera novità assoluta di giornata con cui Ducati entra ufficialmente nel mondo del fuoristrada: quest’anno correrà nel campionato italiano motocross con il nove volte campione del mondo Tony Cairoli e l’otto volte campione italiano Alessandro Lupino, per essere poi pronta per il Mondiale nel 2025.
Bagnaia soddisfatto del motore: “Sensazioni positive da Valencia”
La nuova Desmosedici GP24 MotoGP stupisce per bellezza e conterà di diverse novità tecniche. La livrea, realizzata da Aldo Drudi, è stata impreziosita da un dettaglio grafico fluo che si può notare su cupolino, carena laterale e sul codone. Un dettaglio che riprende la curva presente nel logo Ducati, arricchita dal numero legato al pilota. Le novità più grandi saranno al motore, come confermato dal direttore generale di Ducati Corse, Luigi Dall’igna, che nella conferenza di presentazione ha parlato di “uno step in più, dopo che negli ultimi anni abbiamo fatto un po’ fatica a migliorare”. In particolare un’evoluzione di quello sulla GP23, un quattro tempi 1000 cc V4 a 90°, con distribuzione desmodromica e telaio a doppia trave in lega di alluminio già apprezzato da Bagnaia: “Sin da Valencia — ha detto il pilota di Chivasso (Torino) durante la presentazione al Palacampiglio — abbiamo subito sentito delle differenze positive, quindi ho terminato i test ero molto contento”.
Carena rinnovata, Dall’Igna: “A Sepang vedremo come si comporterà la moto”
Le altre grandi novità saranno alla carena, dove sotto saranno nascoste le novità elettroniche principali. Carena che, però, verrà svelata solamente nei test di Sepang, dato che durante la presentazione era ancora presente quella della GP23 dello scorso Mondiale. Il motivo è chiaro: non voler concedere vantaggi alla concorrenza prima dei test malesi di inizio febbraio. “Ne porteremo una visivamente differente rispetto al passato — ha aggiunto Dall’Igna — sulla carta tutto è facile, ma a Sepang ci sarà il giudizio del pilota e vedremo se piacerà. Il momento di inizio stagione è sempre quello più difficile, perché il pilota prende contatto con la moto e avremo tanti nuovi pezzi da assemblare”. L’obiettivo è quello di provare a bissare i fantastici risultati dello scorso anno, quando la Ducati è stata protagonista di un vero e proprio dominio: non solo ha monopolizzato le prime tre posizioni nel Mondiale, con Jorge Martín e Marco Bezzecchi alle spalle di Pecco, ma ha anche ottenuto 17 vittorie nelle normali gare oltre a 16 Sprint Race.
Bagnaia, costanza e velocità già da inizio stagione: “Abbiamo una bella scimmia”
Già da inizio stagione, Pecco sarà chiamato a fare sul serio, specie se in Gresini c’è un Marc Marquez con grande voglia di riscatto e che già dai test invernali di Valencia è andato molto veloce sulla Ducati. Conterà sin da subito essere più costanti rispetto all’anno scorso: “Il livello continuerà ad alzarsi, il fatto di avere otto Ducati in pista è un favore ma anche uno sfavore in certe situazioni — le parole di Bagnaia — Tutti hanno fatto step in avanti, l’anno scorso Aprilia e Ktm, ma ci sono anche Honda e Yamaha. La concorrenza sarà tosta”. L’importante quest’anno “è star tranquilli in determinate situazioni, perché lavorando bene si arriva comunque. Se sono carico? Abbiamo una bella scimmia (ride e fa riferimento alla voglia di tornare in pista, ndr)”. Nel finale di evento è stato presentato anche Mauro Grassilli, annunciato giovedì come nuovo direttore sportivo, di marketing e comunicazione di Ducati Corse e sostituito naturale di Paolo Ciabatti, da quest’anno direttore generale della nuova divisione Ducati Corse Off-Road.