Ponte sullo Stretto, le mie obiezioni ai detrattori
di Leonardo Botta
Da modesto ingegnere incapace di progettare anche l’ultimo dei bulloni di un ponte, mi sono fatto qualche idea sull’ambizioso progetto di quello sullo Stretto. Con una premessa: se mai un giorno esso vedrà la luce, io mi ci accamperò per essere il primo ad avere il piacere di attraversarlo. Il mio è un ragionamento che afferisce più alla sfera emozionale che tecnica: mi piacciono, anche per deformazione professionale, le opere ingegneristiche piùardite. Rimasi estasiato davanti ai padiglioni della Ciudad de las Artes y Ciencias, l’avveniristico quartiere valenciano di Calatrava. Analoga sensazione ebbi alla vista dello Shard, il grattacielo di vetro che il nostro Renzo Piano ha magistralmente incasellato nello skyline di Londra; o della catalana SagradaFamilia, visionaria opera di Gaudì; o dell’Atomium di Bruxelles.
Tornando ai ponti, il più imponente che io abbia visitato è quello sul Bosforo che unisce l’Europa e l’Asia nei pressi di Istanbul: una struttura dalla lunghezza di un chilometro, che a me già sembrò titanica; figuratevi come immagino mi apparirebbe il viadotto tra Villa San Giovanni e Messina che, di chilometri tra i due opposti piloni, ne macinerebbe quasi tre e mezzo! Ma ai dati tecnici tornerò tra un po’; ora voglio avanzare qualche “obiezione alle obiezioni” dei molti detrattori dell’opera. Innanzitutto consentitemi di contrastare una delle più ricorrenti, secondo me stucchevoli critiche: “Il ponte rischia di unire non due coste, bensì due cosche”. Questa mi sembra una colossale sciocchezza: secondo tale metro di ragionamento, nelle già bistrattate terre siculo-calabresi non si dovrebbero più realizzare opere pubbliche perché sarebbe sempre configurabile il rischio di foraggiare la malavita organizzata!
Trovo più fondata l’altra contestazione, secondo la quale la Sicilia ha una viabilità interna, su gomma o rotaia, così disastrata che non si può pensare di partire da un’opera che consumerà da sola una quindicina di miliardi, salvo imprevisti, varianti o aggiornamento prezzi. Ma potrebbe anche darsi il caso che il ponte possa fare da volano a una stagione di investimenti infrastrutturali in quelle aree, che provino a riallinearne il sistema trasportistico ai livelli di altre regioni. Non mi esprimo (non sono un etologo) sugli allarmi delle associazioni ambientaliste riguardo alle eventuali conseguenze sulle rotte migratorie delle specie animali nel canale.
Torniamo agli aspetti tecnici (qui emergono tutte le mie pur incompetenti perplessità). Come dicevo il ponte, per il quale si è scelta la soluzione a unica campata sospesa (rispetto alle alternative del tunnel sommerso o di una struttura a più campate), prevede un impalcato di “luce” pari a 3,3 km sorretto da due colossali piloni alti 400 metri (più o meno quanto le sfortunate torri gemelle) per mezzo di cavi del diametro di oltre un metro. Bene, attualmente il ponte di campata più lunga (due chilometri) al mondo è quello dei Dardanelli (Turchia): la tecnologia che evolve senza sosta, ma per passi graduali, dovrebbe conoscere, con il Ponte sullo Stretto, un impressionante balzo in avanti nel guinnes dei primati, fino quasi a raddoppiare la lunghezza rispetto all’attuale record. D’altro canto fu lo stesso Salvini, oggi ministro delle Infrastrutture ed entusiasta sponsor del ponte, a mostrare le stesse perplessità qualche anno fa: «Dicono che non sta in piedi».
Qui mi fermo; il progetto esecutivo è ovviamente corredato di tutte le autorizzazioni, certificazioni, validazioni prescritte dalle norme. Segnalo solo, in ultimo, le criticità evidenziate recentemente dalla trasmissione Report relative a procedure di aggiornamento del progetto (rispetto a quello di berlusconiana genesi approvato nel 2011), un po’ troppo rapide a fronte della complessità dell’opera che dovrà affrontare, speriamo in omnia saecula, sismi, vento e usura (e dando per scontato che i mitologici mostri Scilla e Cariddi non costituiscano un pericolo concreto:). Cos’altro dire: orsù, alle ruspe!
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Qualcuno spieghi a Tajani, che parla di Ocalan, che all’epoca dei fatti la segretaria del Pd Schlein aveva 13 anni. Dovrebbe trovare argomenti più solidi per coprire la responsabilità del suo governo sul caso Almasri". Così il Pd replica alle ultime affermazioni di Antonio Tajani.
Milano, 30 gen. (Adnkronos) - L'orario, il luogo e un'immagine "rilevante". La consulenza dell'esperto informatico Marco Tinti, incaricato dalla procura di Milano, rafforza la credibilità di Omar T., il giovane testimone dell'incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml. Davanti agli inquirenti aveva raccontato di aver assistito e registrato con il cellulare quanto accaduto, la sera del 24 novembre scorso, all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta dove lo scooter guidato da Fares Bouzidi, su cui viaggiava anche la vittima, si è scontrato con un'auto dei carabinieri, dopo che il T Max non si era fermato all'alt e aveva proseguito la fuga per venti minuti.
Il testimone aveva raccontato di essere stato costretto da altri due carabinieri, indagati per favoreggiamento e depistaggio, a cancellare un video. Se l'esame del cellulare, voluto dalla procura, non ha restituito nessun video di quella notte, "tuttavia, dall'analisi della timeline è emersa la presenza una miniatura, presumibilmente di un video, di possibile interesse". La miniatura è un'immagine di anteprima, di piccole dimensioni, generata automaticamente dal cellulare. Il frame mostra - confrontando anche con la geolocalizzazione del cellulare - un incrocio cittadino, probabilmente quello dove, intorno alle ore 4, avviene l'incidente mortale. "La rilevanza della miniatura è attribuibile sia alia data e all'ora dell'ultima modifica, sia agli elementi visivi che essa presenta" si legge nella relazione.
"La data di ultima modifica associata al file risale al giorno 24 novembre 2024 ore 4:05:07. Inoltre, comparando la miniatura con le immagini dell'incrocio stradale fornite da Google Streei View, è possibile affermare con un ragionevole grado di certezza come il file ritragga una strada cittadina compatibile con via Ripamonti a Milano. L'inquadratura sembra essere in direzione nord verso via Ripamonti, dall'angolo sud-est dell'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta". Che si tratta di un fotogramma di un video, e non di una semplice foto, il consulente lo deduce dalla dimensione del file, "tipico della maggior parte dei video registrati dal dispositivo e tuttora salvati su di esso". Inoltre, dalla cronologia di navigazione web di quella sera si evidenziano ricerche ripetute su Google 'come recuperare video da cestino' a partire dalle ore 4.38.
Palermo, 30 gen. (Adnkronos) - La ragazza di 17anni accusata di avere ucciso, nel febbraio 2024, insieme con il padre e una coppia di amici dei genitori, la madre e due fratelli, "è imputabile e capace di intendere e di volere". Lo ha deciso il gip del tribunale per i minorenni Nicola Aiello in seguito alla perizia di un neuropsichiatra infantile di Roma che ha valutato la capacità della ragazza. Il gip ha disposto l'inizio della requisitoria per il prossimo 6 marzo. La giovane è imputata per omicidio plurimo aggravato e soppressione di cadavere.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Luisa Morgantini è stata rilasciata insieme al giornalista de Il Sole 24 Ore dopo essere stati fermati in Cisgiordania dalle truppe israeliane . È una buona notizia che tuttavia non cancella la vergogna dei metodi usati contro attivisti e giornalisti stranieri dalle autorità israeliane". Lo dicono Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, di Avs, quest’ultimo ha parlato poco fa direttamente con Morgantini che insieme a Roberto Bongiorni è in attesa che le autorità israeliane liberino i due accompagnatori palestinesi ancora in stato di fermo.
"I fermi, le prevaricazioni e le infinite attese per fare qualsiasi cosa sono il loro modo di agire per scoraggiare chiunque chieda diritti per il popolo palestinese. Ringraziamo i funzionari della Farnesina e il personale diplomatico italiano in Israele che si è impegnata in tutte queste ore per il loro rilascio. Luisa non si è mai fermata - concludono - e non lo farà neanche stavolta. Nemmeno noi".
Milano, 30 gen. (Adnkronos) - In un'informativa della Guardia di finanza di Milano, tra gli atti che fanno parte del fascicolo del processo contro Chiara Ferragni - imputata per truffa continuata e aggravata in relazione alle operazioni commerciali 'Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni' (Natale 2022) e 'Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate (Pasqua 2021 e 2022) - emergono una serie di mail in cui si evince il malumore su come il team dell'imprenditrice digitale sembra voler gestire la comunicazione sugli accordi commerciali raggiunti. In una mail dell'azienda dolciaria di Cerealitalia si evidenzia come la dicitura 'acquistate l'uovo per sostenere' sarebbe "fuorviante in quanto passerebbe l'errato concetto che acquistando l'uovo si sostiene la causa benefica", mentre in realtà il numero dei prodotti venduti nulla c'entra con la somma destinata all'ente di sostegno per bambini.
Ancora più esplicite le mail in casa Balocco dopo il contrasto con il team di Chiara Ferragni è esplicito. "Mi verrebbe da rispondere 'in realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante...'" scrive una dipendente all'amministratrice delegata Alessandra Balocco (indagata) che replica: "Hai perfettamente ragione. Si attribuiscono meriti che non hanno, ma il buon Dio ne terrà conto al momento opportuno". E chi cura la comunicazione mette in allarme l'azienda dolciaria di Cuneo. "Chiara Ferragni si sta prendendo tutto il bello di questa iniziativa e voi tutto il brutto. (...) Alla faccia del nuovo Natale rosa e stiloso, insomma. Fate molta attenzione".
E le paure diventano realtà quando le denunce portano all'apertura di un fascicolo in procura e alla perquisizione della Guardia di finanza nelle aziende Ferragni. Nell'informativa viene evidenziato un messaggio Whatsapp inviato al personale: "Avviso importante. Fabio (Damato ex braccio destro dell'imprenditrice digitale, ndr) mi ha chiesto di avvisarvi di non andare in ufficio in Tbs, sia noi dell'ufficio sia chi aveva meeting con lui. C'è la Guardia di finanza e stanno interrogando parte del team". E ancora: "Ragazzi anche chi sta andando in Fenice non andate in ufficio. Sono arrivati anche li, Fabio non vuole che inizino a interrogare tutti".
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Sono un garantista, non ho mai chiesto dimissioni. Sull'opportunità è una scelta che spetta alla ministra Santanchè, alla sua sensibilità, non devo dirglielo io". Lo ha detto Antonio Tajani a 'Dritto e rovescio' sul caso Santanchè.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "C'è molta propaganda politica, legittima, da parte della segretaria del Pd. La sinistra non può dare lezioni, ripresero loro Ocalan con rullo di tamburi all'aeroporto". Lo ha detto Antonio Tajani a 'Dritto e rovescio' sul caso Almasri.
non riesci a leggere ilfattoquotidiano.it perché hai negato i consensi relativi alla pubblicità. Per continuare a leggerci accetta i consensi o diventa nostro Sostenitore (in questo modo navigherai senza nessuna inserzione).
Ti ricordiamo che il nostro lavoro ha un costo ripagato dalla pubblicità e dai sostenitori. Il tuo aiuto è per noi indispensabile.
Se clicchi “Accetta i consensi” acconsenti in questo modo al trattamento dei tuoi dati personali mediante l'impiego di tutti i cookie presenti sul sito, fermo restando la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento. Navigherai in modo totalmente gratuito e potrai visualizzare fino ad un massimo di 5 articoli al mese, e vedrai la pubblicità. Che cosa sono i cookie?
Se clicchi su “Rifiuta e Sostienici” sottoscrivi un abbonamento Sostenitore a “ilfattoquotidiano.it”, al costo promozionale di 1€ al mese per 3 mesi. A decorrere dal quarto mese il costo dell'abbonamento diverrà di 5,99€ al mese, il tutto mantenendo le tue attuali impostazioni. Da abbonato potrai navigare senza alcun tipo di pubblicità.
Sostenitore
I post scritti dai lettori
Società - 22 Gennaio 2024
Ponte sullo Stretto, le mie obiezioni ai detrattori
di Leonardo Botta
Da modesto ingegnere incapace di progettare anche l’ultimo dei bulloni di un ponte, mi sono fatto qualche idea sull’ambizioso progetto di quello sullo Stretto. Con una premessa: se mai un giorno esso vedrà la luce, io mi ci accamperò per essere il primo ad avere il piacere di attraversarlo. Il mio è un ragionamento che afferisce più alla sfera emozionale che tecnica: mi piacciono, anche per deformazione professionale, le opere ingegneristiche più ardite. Rimasi estasiato davanti ai padiglioni della Ciudad de las Artes y Ciencias, l’avveniristico quartiere valenciano di Calatrava. Analoga sensazione ebbi alla vista dello Shard, il grattacielo di vetro che il nostro Renzo Piano ha magistralmente incasellato nello skyline di Londra; o della catalana Sagrada Familia, visionaria opera di Gaudì; o dell’Atomium di Bruxelles.
Tornando ai ponti, il più imponente che io abbia visitato è quello sul Bosforo che unisce l’Europa e l’Asia nei pressi di Istanbul: una struttura dalla lunghezza di un chilometro, che a me già sembrò titanica; figuratevi come immagino mi apparirebbe il viadotto tra Villa San Giovanni e Messina che, di chilometri tra i due opposti piloni, ne macinerebbe quasi tre e mezzo! Ma ai dati tecnici tornerò tra un po’; ora voglio avanzare qualche “obiezione alle obiezioni” dei molti detrattori dell’opera. Innanzitutto consentitemi di contrastare una delle più ricorrenti, secondo me stucchevoli critiche: “Il ponte rischia di unire non due coste, bensì due cosche”. Questa mi sembra una colossale sciocchezza: secondo tale metro di ragionamento, nelle già bistrattate terre siculo-calabresi non si dovrebbero più realizzare opere pubbliche perché sarebbe sempre configurabile il rischio di foraggiare la malavita organizzata!
Trovo più fondata l’altra contestazione, secondo la quale la Sicilia ha una viabilità interna, su gomma o rotaia, così disastrata che non si può pensare di partire da un’opera che consumerà da sola una quindicina di miliardi, salvo imprevisti, varianti o aggiornamento prezzi. Ma potrebbe anche darsi il caso che il ponte possa fare da volano a una stagione di investimenti infrastrutturali in quelle aree, che provino a riallinearne il sistema trasportistico ai livelli di altre regioni. Non mi esprimo (non sono un etologo) sugli allarmi delle associazioni ambientaliste riguardo alle eventuali conseguenze sulle rotte migratorie delle specie animali nel canale.
Torniamo agli aspetti tecnici (qui emergono tutte le mie pur incompetenti perplessità). Come dicevo il ponte, per il quale si è scelta la soluzione a unica campata sospesa (rispetto alle alternative del tunnel sommerso o di una struttura a più campate), prevede un impalcato di “luce” pari a 3,3 km sorretto da due colossali piloni alti 400 metri (più o meno quanto le sfortunate torri gemelle) per mezzo di cavi del diametro di oltre un metro. Bene, attualmente il ponte di campata più lunga (due chilometri) al mondo è quello dei Dardanelli (Turchia): la tecnologia che evolve senza sosta, ma per passi graduali, dovrebbe conoscere, con il Ponte sullo Stretto, un impressionante balzo in avanti nel guinnes dei primati, fino quasi a raddoppiare la lunghezza rispetto all’attuale record. D’altro canto fu lo stesso Salvini, oggi ministro delle Infrastrutture ed entusiasta sponsor del ponte, a mostrare le stesse perplessità qualche anno fa: «Dicono che non sta in piedi».
Qui mi fermo; il progetto esecutivo è ovviamente corredato di tutte le autorizzazioni, certificazioni, validazioni prescritte dalle norme. Segnalo solo, in ultimo, le criticità evidenziate recentemente dalla trasmissione Report relative a procedure di aggiornamento del progetto (rispetto a quello di berlusconiana genesi approvato nel 2011), un po’ troppo rapide a fronte della complessità dell’opera che dovrà affrontare, speriamo in omnia saecula, sismi, vento e usura (e dando per scontato che i mitologici mostri Scilla e Cariddi non costituiscano un pericolo concreto:). Cos’altro dire: orsù, alle ruspe!
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
Articolo Precedente
La morte è la cosa più innaturale che possa capitarci. Ma ho un amico che sa accarezzarla
Articolo Successivo
La città 30 va bene, ma solo se procede parallela alle altre quattro soluzioni su controlli immediati
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Il Garante della privacy blocca Deepseek in Italia: “Decisione a tutela dei dati degli utenti”
Politica
Caso Almasri, Meloni attacca i giudici: “Indagarmi è un danno al Paese. Vogliono decidere, si candidino”. Anm: “I politici non provino a fare i magistrati”
Mondo
L’ex eurodeputata Luisa Morgantini e l’inviato del Sole Bongiorni arrestati e poi rilasciati da Israele
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Qualcuno spieghi a Tajani, che parla di Ocalan, che all’epoca dei fatti la segretaria del Pd Schlein aveva 13 anni. Dovrebbe trovare argomenti più solidi per coprire la responsabilità del suo governo sul caso Almasri". Così il Pd replica alle ultime affermazioni di Antonio Tajani.
Milano, 30 gen. (Adnkronos) - L'orario, il luogo e un'immagine "rilevante". La consulenza dell'esperto informatico Marco Tinti, incaricato dalla procura di Milano, rafforza la credibilità di Omar T., il giovane testimone dell'incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml. Davanti agli inquirenti aveva raccontato di aver assistito e registrato con il cellulare quanto accaduto, la sera del 24 novembre scorso, all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta dove lo scooter guidato da Fares Bouzidi, su cui viaggiava anche la vittima, si è scontrato con un'auto dei carabinieri, dopo che il T Max non si era fermato all'alt e aveva proseguito la fuga per venti minuti.
Il testimone aveva raccontato di essere stato costretto da altri due carabinieri, indagati per favoreggiamento e depistaggio, a cancellare un video. Se l'esame del cellulare, voluto dalla procura, non ha restituito nessun video di quella notte, "tuttavia, dall'analisi della timeline è emersa la presenza una miniatura, presumibilmente di un video, di possibile interesse". La miniatura è un'immagine di anteprima, di piccole dimensioni, generata automaticamente dal cellulare. Il frame mostra - confrontando anche con la geolocalizzazione del cellulare - un incrocio cittadino, probabilmente quello dove, intorno alle ore 4, avviene l'incidente mortale. "La rilevanza della miniatura è attribuibile sia alia data e all'ora dell'ultima modifica, sia agli elementi visivi che essa presenta" si legge nella relazione.
"La data di ultima modifica associata al file risale al giorno 24 novembre 2024 ore 4:05:07. Inoltre, comparando la miniatura con le immagini dell'incrocio stradale fornite da Google Streei View, è possibile affermare con un ragionevole grado di certezza come il file ritragga una strada cittadina compatibile con via Ripamonti a Milano. L'inquadratura sembra essere in direzione nord verso via Ripamonti, dall'angolo sud-est dell'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta". Che si tratta di un fotogramma di un video, e non di una semplice foto, il consulente lo deduce dalla dimensione del file, "tipico della maggior parte dei video registrati dal dispositivo e tuttora salvati su di esso". Inoltre, dalla cronologia di navigazione web di quella sera si evidenziano ricerche ripetute su Google 'come recuperare video da cestino' a partire dalle ore 4.38.
Palermo, 30 gen. (Adnkronos) - La ragazza di 17anni accusata di avere ucciso, nel febbraio 2024, insieme con il padre e una coppia di amici dei genitori, la madre e due fratelli, "è imputabile e capace di intendere e di volere". Lo ha deciso il gip del tribunale per i minorenni Nicola Aiello in seguito alla perizia di un neuropsichiatra infantile di Roma che ha valutato la capacità della ragazza. Il gip ha disposto l'inizio della requisitoria per il prossimo 6 marzo. La giovane è imputata per omicidio plurimo aggravato e soppressione di cadavere.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Luisa Morgantini è stata rilasciata insieme al giornalista de Il Sole 24 Ore dopo essere stati fermati in Cisgiordania dalle truppe israeliane . È una buona notizia che tuttavia non cancella la vergogna dei metodi usati contro attivisti e giornalisti stranieri dalle autorità israeliane". Lo dicono Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, di Avs, quest’ultimo ha parlato poco fa direttamente con Morgantini che insieme a Roberto Bongiorni è in attesa che le autorità israeliane liberino i due accompagnatori palestinesi ancora in stato di fermo.
"I fermi, le prevaricazioni e le infinite attese per fare qualsiasi cosa sono il loro modo di agire per scoraggiare chiunque chieda diritti per il popolo palestinese. Ringraziamo i funzionari della Farnesina e il personale diplomatico italiano in Israele che si è impegnata in tutte queste ore per il loro rilascio. Luisa non si è mai fermata - concludono - e non lo farà neanche stavolta. Nemmeno noi".
Milano, 30 gen. (Adnkronos) - In un'informativa della Guardia di finanza di Milano, tra gli atti che fanno parte del fascicolo del processo contro Chiara Ferragni - imputata per truffa continuata e aggravata in relazione alle operazioni commerciali 'Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni' (Natale 2022) e 'Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate (Pasqua 2021 e 2022) - emergono una serie di mail in cui si evince il malumore su come il team dell'imprenditrice digitale sembra voler gestire la comunicazione sugli accordi commerciali raggiunti. In una mail dell'azienda dolciaria di Cerealitalia si evidenzia come la dicitura 'acquistate l'uovo per sostenere' sarebbe "fuorviante in quanto passerebbe l'errato concetto che acquistando l'uovo si sostiene la causa benefica", mentre in realtà il numero dei prodotti venduti nulla c'entra con la somma destinata all'ente di sostegno per bambini.
Ancora più esplicite le mail in casa Balocco dopo il contrasto con il team di Chiara Ferragni è esplicito. "Mi verrebbe da rispondere 'in realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante...'" scrive una dipendente all'amministratrice delegata Alessandra Balocco (indagata) che replica: "Hai perfettamente ragione. Si attribuiscono meriti che non hanno, ma il buon Dio ne terrà conto al momento opportuno". E chi cura la comunicazione mette in allarme l'azienda dolciaria di Cuneo. "Chiara Ferragni si sta prendendo tutto il bello di questa iniziativa e voi tutto il brutto. (...) Alla faccia del nuovo Natale rosa e stiloso, insomma. Fate molta attenzione".
E le paure diventano realtà quando le denunce portano all'apertura di un fascicolo in procura e alla perquisizione della Guardia di finanza nelle aziende Ferragni. Nell'informativa viene evidenziato un messaggio Whatsapp inviato al personale: "Avviso importante. Fabio (Damato ex braccio destro dell'imprenditrice digitale, ndr) mi ha chiesto di avvisarvi di non andare in ufficio in Tbs, sia noi dell'ufficio sia chi aveva meeting con lui. C'è la Guardia di finanza e stanno interrogando parte del team". E ancora: "Ragazzi anche chi sta andando in Fenice non andate in ufficio. Sono arrivati anche li, Fabio non vuole che inizino a interrogare tutti".
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Sono un garantista, non ho mai chiesto dimissioni. Sull'opportunità è una scelta che spetta alla ministra Santanchè, alla sua sensibilità, non devo dirglielo io". Lo ha detto Antonio Tajani a 'Dritto e rovescio' sul caso Santanchè.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "C'è molta propaganda politica, legittima, da parte della segretaria del Pd. La sinistra non può dare lezioni, ripresero loro Ocalan con rullo di tamburi all'aeroporto". Lo ha detto Antonio Tajani a 'Dritto e rovescio' sul caso Almasri.