“Addio, vendete i miei kg di Pasta a Salvini”. La visita di Matteo Salvini al pastificio Rummo, esibita dal vicepremier anche sui propri canali social, non ha sortito l’effetto sperato. Anzi. Sui social i commenti contro il leader leghista e il pastificio campano si sprecano, ma il contenuto di fondo è sempre lo stesso: “Cambio pasta“. Cosimo Rummo si dice stupito e amareggiato: “Sono letteralmente senza parole”, ha detto in una intervista al Corriere del Mezzogiorno. Ma si sa, i social danno, i social tolgono. E se oggi gli utenti (e clienti) gli girano le spalle – con tanto di ashtag #boicottaRummo – appena 9 anni fa era stato proprio il potere popolare di internet e social network ad aiutare l’azienda a incrementare le vendite dopo l’alluvione del 2o15. E tra i commentatori più indignati, c’è addirittura chi ricorda proprio quel momento. E lo rinnega: “Mi mangerei le mani per avervi sostenuto nel momento di difficoltà. Mai più.”
Cuffietta in testa e iPhone in mano, Salvini sembra intanto aver inaugurato la propria campagna elettorale: “Alla faccia di quelli che vogliono la farina d’insetti, i vermi, i grilli e le cavallette, insomma a quelli che a Bruxelles combattono la dieta mediterranea”. Senza ricordare, forse, che in Italia c’è già la possibilità di vendere, comprare e consumare farina d’insetti, possibilità introdotta da una direttiva europea del 2023, recentemente recepita dai decreti del ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste guidato da Francesco Lollobrigida che, dal 29 dicembre 2023, regolano la commercializzazione di quattro diversi ingredienti a base di insetti: larva gialla, locusta migratoria, grillo domestico e verme della farina minore. Decreti adottati dal governo Meloni – di cui Matteo Salvini è Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti – già a marzo 2023, e da meno di un mese ufficialmente in gazzetta.
Nel dettaglio, il ministro Lollobrigida ha rivendicato che “i decreti prevedono regole rigide e che le confezioni contenenti prodotti a base di farine di insetti dovranno presentare una etichetta chiara e ben visibile”. Cosa che già avviene, ad esempio, anche su miele e companatici. E nel contempo ha riconosciuto che “gli insetti sono degli elementi naturali presenti nell’alimentazione di altre popolazioni. Noi non li abbiamo tra gli elementi principali della nostra dieta e io ritengo che non mettano in pericolo il nostro modello”. Insomma, il governo si allinea alle direttive europee ammettendo l’assenza di rischi per salute e tradizione.
Intanto Rummo corre ai ripari dopo essere finito al centro delle polemiche: “Il ministro delle Infrastrutture viene a fare investimenti a Benevento, chiede di venire a visitare lo stabilimento, non capisco cosa vogliano: dovevo chiudergli la porta in faccia? Non capisco”, si chiede Cosimo Rummo nell’intervista al Corriere del Mezzogiorno.