Politica

Armi all’Ucraina, maggioranza in fibrillazione. Foti (Fdi) contro il leghista Romeo: “Posizione personale, non del governo”

L’ordine del giorno della Lega per chiedere una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina e, di fatto, lo stop all’invio di armi a Kiev divide la maggioranza di governo. Se il governo tace, il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti parlando col Fatto definisce quella del capogruppo Massimiliano Romeo una “posizione personale” e “non del governo”. Negli stessi minuti a mettere in difficoltà ancora di più la maggioranza ci pensa il M5S: il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli annuncia che il suo gruppo sottoscriverà l’ordine del giorno leghista e che voterà a favore.

Alle 15, alla presenza del ministro della Difesa Guido Crosetto, in Senato inizierà il dibattito sul decreto che proroga l’invio di armi all’Ucraina. Come ha anticipato Il Fatto oggi, la Lega ha presentato un ordine del giorno che chiede una soluzione diplomatica basandosi su alcune premesse: che Kiev non può vincere la guerra, che gli Stati Uniti non aiutano più Zelensky e che l’opinione pubblica italiana è contraria all’invio di armi. Posizioni difficilmente sostenibili per Giorgia Meloni. E quindi che farà la maggioranza?

Per ora tutto tace e al momento Palazzo Chigi non ha ancora preso una posizione: nel bollettino quotidiano “Ore 11” in cui si dà la posizione del governo ai parlamentari di Fratelli d’Italia non si fa menzione della questione. Ma un primo indizio arriva dalle parole del capogruppo Foti che parla di “posizione personale” di Romeo: “Non ho letto l’ordine del giorno perché sono capogruppo alla Camera” premette Foti in Transatlantico. Quando gli viene descritta sinteticamente, il capogruppo meloniano aggiunge: “Però va detto che la posizione di Romeo sulla guerra è sempre stata personale, a volte anche diversa da quella della stessa Lega”. Quindi la sua “non è la posizione del governo”. Foti poi spiega che “come principio condividiamo l’idea di arrivare a chiudere un fronte di guerra visto quello che sta succedendo in mar Rosso”.

Negli stessi minuti, però, ci pensa il capogruppo del M5S Patuanelli a fare una mossa a sorpresa: al sito Affaritaliani.it spiega che chiederà di sottoscrivere l’ordine del giorno di Romeo e che il M5S voterà a favore. Un modo per mettere ulteriormente in difficoltà la maggioranza visto che Meloni ha sempre sfidato Giuseppe Conte sull’atteggiamento da tenere sulla guerra in Ucraina. “Ora siano coerenti e dicano stop all’invio di armi”,

Anche perché anche Forza Italia con il capogruppo azzurro Maurizio Gasparri definisce l’ordine del giorno “ragionevole” mentre quello di Italia Viva Enrico Borghi attacca: “L’ordine del giorno sembra scritto da Conte? Che dice Meloni?”.