Ecco il verdetto del Consiglio per la Scienza e la Sicurezza (SASB) del Bulletin of the Atomic Scientists, il consiglio di esperti che gestisce il temibilissimo Orologio dell'Apocalisse - Doomsday Clock
Mancano solo 90 secondi alla fine dell’umanità. L’avrà mica detto un gruppo di complottisti? Macchè, si tratta del solito aggiornamento da menagrami del Consiglio per la Scienza e la Sicurezza (SASB) del Bulletin of the Atomic Scientists, il consiglio di esperti che gestisce il temibilissimo Orologio dell’Apocalisse – Doomsday Clock. Il gruppo che di scientifico non ha proprio molto non ha oltretutto spostato le lancette, metaforiche sia mai, delle fine del mondo, rispetto all’anno scorso. Quindi la notizia sarebbe oltretutto che rispetto al 2023 la distruzione di tutti noi è come un po’ rallentata. 90 secondi all’ora X a fine gennaio 2023, 90 secondi all’ora X a fine gennaio 2024. Le grosse accelerazioni infatti sono avvenute nel 2019 (120 secondi alla mezzanotte) e nel 2022 (100 secondi). Insomma, i cosiddetti scienziati del Doomdsay clock quest’anno han deciso così.
“Non fraintendete: reimpostare l’orologio a 90 secondi a mezzanotte non è un’indicazione che il mondo è stabile. Piuttosto il contrario. È urgente che i governi e le comunità di tutto il mondo agiscano. E il Bollettino rimane fiducioso – e ispirato – nel vedere le generazioni più giovani guidare la carica”, ha spiegato Rachel Bronson, presidente e CEO del Bulletin che comprende anche premi Nobel ed esperti di discipline giuridiche (?) e umanistiche (sic).
Certo nel 2023 l’accelerata arrivò dal conflitto russo-ucraino,mentre quello israelo-palestinese non sembra aver sortito lo stesso pericolo di imminente conclusione. Al Bulletin of the Atomic Scientists sembrano moto preoccupati in una direzione: quella delle minacce russe di uso di armi nucleari. Nucleare che occhieggia un giorno sì e l’altro pure ad esempio nelle carnevalate totalitarie della Corea del Nord. Poi abbiamo l’Iran oramia vicinissimo alla sua prima bomba atomica, mentre Cina e India lavorano in silenzio per non farsi trovare impreparate sul terreno delle scorte nucleari.
Last but not least ecco che le “preoccupazioni” del Bulletin of the Atomic Scientists vertono pure sul cambiamento climatico anche se la soglia critica oltre la quale ci scioglieremo tutti è ancora matematicamente impossibile da programmare, rilevare, ipotizzare. Insomma, quando sbucano gli esperti del SABS qualche gesto apotropaico male non fa, come del resto la speranza di orientare l’opinione pubblica verso un dialogo tra superpotenze e non sotto la bandiera di nazionalismi deleteri da harakiri. L’Orologio dell’Apocalisse tra l’altro fu ideato da numerosi scienziati – tra i quali Albert Einstein e J. Robert Oppenheimer – alla fine della Seconda Guerra Mondiale di fronte alle macerie di Nagasaki e Hiroshima. Unico vero uso dell’atomica nella storia del pianeta per annientare migliaia di persone effettuato nientemeno che dai democratici Stati Uniti.