Damien Chazelle è il più giovane regista vincitore. La La Land, Titanic e Eva contro Eva i film con più candidature. Clint Eastwood il più anziano regista premiato. L’oscar – che a proposito di primati è il premio cinematografico più prestigioso e antico al mondo – nel 2024 arriva alla sua 96esima edizione. E in 95 anni sono tanti i record che ha stabilito con le sue ambite statuette, che hanno di fatto cambiato la storia del cinema. In attesa del 10 marzo, quando si terrà la cerimonia di premiazione di quest’anno, il 23 gennaio sono state rese note tutte le nomination, con alcune conferme e molte sorprese, ma soprattutto tanti nuovi record e curiosità.
Partiamo dall’Italia. Io capitano è il trentatreesimo film italiano candidato all’Oscar per il miglior film internazionale (ex film straniero). Per Matteo Garrone è la prima volta in gara. E se dovesse trasformare la nomination in statuetta, come sottolinea il sito specializzato Cinematografo.it, diventerebbe il quindicesimo italiano nella storia dell’Academy, consolidando il nostro primato nella categoria. L’ultimo film italiano a vincere fu, ormai dieci anni fa, La grande bellezza di Paolo Sorrentino. L’ultimo candidato, nel 2022, È stata la mano di Dio, sempre del regista napoletano. Perfect Days è il primo film di Wim Wenders in gara per l’Oscar al film internazionale. Il maestro tedesco, 79 anni il prossimo agosto, aveva ricevuto tre candidature per il miglior documentario (2000 con Buena Vista Social Club, 2012 con Pina e 2015 con Il sale della terra).
Grazie a Killers of the Flower Moon, Martin Scorsese supera Steven Spielberg e diventa il regista in attività con il maggior numero di candidature (ma una sola vittoria). Quest’anno è anche l’unico americano in cinquina (gli altri sono il greco Yorgos Lanthimos, i britannici Jonathan Glazer e Christopher Nolan e la francese Justine Triet). Il film – che racconta la storia della tribù di nativi americani Osage – ha accumulato 10 candidature. Cifra tonda che contiene un altro primato: la sua protagonista, Lily Gladstone, è la prima nativa americana in corsa per l’Oscar alla miglior attrice. Il film offre inoltre a Robert De Niro la sua nona nomination in carriera, ottava per l’interpretazione: il primo l’Oscar come miglior attore non protagonista lo vinse esattamente mezzo secolo fa con Il padrino – Parte II.
Nonostante le 8 nomination, Barbie manca le due che avrebbero suggellato il trionfo: la miglior regia per Greta Gerwig (in corsa per la sceneggiatura non originale) e la miglior attrice per Margot Robbie (che vedremo comunque sul red carpet in quanto produttrice del film). John Williams si conferma uomo dei record: il leggendario compositore, già vincitore di cinque Oscar, ottiene la nomination numero 54 grazie a Indiana Jones e il quadrante del destino, consolidando il primato assoluto come individuo vivente più nominato nella storia dell’Academy (meglio di lui solo Walt Disney con 59). Jodie Foster, già vincitrice di due Oscar e in corsa come non protagonista per Nyad, ottiene la quinta nomination in quarantasette anni, a ventinove anni dall’ultimo tentativo. Annette Bening, protagonista di Nyad, mai premiata finora, prova l’assalto alla statuetta per la quinta volta in trentatré anni.
Nella rosa dei film candidati quest’anno, sono sette i film presentati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia: il film Leone d’Oro Povere creature! (Poor Things) di Lanthimos, il Leone d’Argento per la regia Io capitano di Garrone, Maestro di Bradley Cooper, El conde di Pablo Larraín, La società della neve (La sociedad de la nieve) di J. A. Bayona, La meravigliosa storia di Henry Sugar di Wes Anderson e Bobi Wine: the People’s President di Moses Bwayo e Christopher Sharp. Negli anni è capitato numerose volte che i film benedetti dalla Mostra del Cinema di Venezia poi vincessero anche le statuette agli Oscar, da La La Land al Joker di Todd Phillips. Che capiti anche alla fiaba dark del regista greco? Povere creature! è il quinto Leone d’Oro dal 2017 a ricevere la candidatura per l’Oscar al miglior film e con 11 candidature si piazza al secondo posto dopo Oppenheimer, che ne ha ben 13. Per il regista di The Lobster è il secondo tentativo per agguantare il premio per la regia, e in caso di vittoria sarebbe il primo vincitore di origini greche.