In alcune zone le raffiche hanno raggiunto i 90 mph, rendendo molto rischiose qualsiasi tipo di operazione di aviazione
La tempesta Isha ha fatto cancellare centinaia di voli. Tratte da mezz’ora si sono prolungate per ore. Aerei partiti da Lanzarote sono stati fatti atterrare in Francia, perché a Dublino le raffiche di vento erano molto forti ed era impossibile avvicinarsi. I disagi non sono stati pochi. Se gli aeroporti inglesi, scozzesi ed irlandesi erano pieni di velivoli impossibilitati a partire, anche per i passeggeri la situazione non è stata facile da gestire. Molti clienti, infatti, si sono trovati i voli cancellati o, addirittura, hanno dovuto fare scalo in paesi diversi rispetto a quelli previsti al momento dell’arrivo. Tutto a causa della tempesta Isha, per l’appunto. In alcune zone le raffichedi vento hanno raggiunto i 90 mph, rendendo molto rischiose qualsiasi tipo di operazione di aviazione.
La compagnia più colpita è stata Ryanair, che ha avuto ben 166 voli cancellati in entrata e in uscita. La tratta Manchester-Dublino, date le rischiose condizioni di atterraggio, è stata costretta a dirottare su Parigi Beauvais. Un volo Lufthansa da Monaco a Dublino è dovuto a ritornare al punto di decollo. “Isha ha fatto sentire la sua presenza nel sud dell’Inghilterra e in Irlanda, dove i venti soffiavano a 70-75 mph, da sud-ovest, il che significava venti trasversali nei nostri principali aeroporti del sud, con wind shear e turbolenze che aggiungevano ulteriori sfide per gli equipaggi di volo“, si legge sotto il post pubblicato da Steve Fox, capo delle operazioni di rete per NATS. E ancora: “E nel nord del paese i venti erano ancora più violenti, con raffiche di oltre 90 miglia orarie che creavano problemi non solo all’aviazione ma all’intera infrastruttura dei trasporti. Gli aeroporti del Regno Unito cominciavano a riempirsi di aerei impossibilitati a partire o dirottati, per tutta la serata abbiamo monitorato la situazione mentre gli aerei venivano dirottati da Dublino a Deauville, da Edimburgo a Colonia e ovunque nel Regno Unito fosse meno colpito e lo spazio fosse ancora disponibile a disposizione dei piloti”.
“È come guidare un veicolo con vento forte, stai contrastando tutto”, ha detto alla CNN lo streamer dell’aviazione Jerry Dyer di Big Jet TV. “Portare l’aereo a terra in sicurezza è un enorme sforzo di squadra in circostanze come quella di ieri e non tutta la squadra sta pilotando l’aereo”, ha dichiarato un pilota che ha voluto rimanere anonimo. “Ci alleniamo per questi eventi estremi e pianifichiamo il successo, ma consideriamo anche le nostre contingenze in grande dettaglio. Ieri abbiamo consentito un rifornimanto con carburante sufficiente per un ulteriore avvicinamento se necessario, una permanenza extra e persino una diversione verso un aeroporto dove il vento non era così forte. E’ tutta una questione di pianificazione e di opzioni quando l’atterraggio a destinazione non è garantito”, ha concluso.