“Ho iniziato alla grande e non vedevo l’ora di giocare questa partita”. Dopo una semifinale storica, che interrompe la striscia vincente di Novak Djokovic, che durava dagli ottavi di finale dell’edizione 2018, e che porta Jannik Sinner alla sua prima finale agli Australian Open – e la prima di sempre per un italiano – le parole a caldo del tennista italiano sono lucide ma condite di entusiasmo: “E’ stata una partita durissima. Ho iniziato benissimo nei primi due set, Nole ha sbagliato tanto. Ho sbagliato un match point nel 3° set, ma volevo essere pronto per il set successivo”. E con ironia rivela: “Io e lui abbiamo un tennis simile, cercavo di far partire lo scambio sul suo servizio, anche se a volte provavo a indovinare“.

“Avevo perso con Nole a Wimbledon, ho imparato da quella partita. Fa parte del mio processo di crescita“, prosegue il giovane campione. “La risposta è il nostro punto forte. Cercavo di far partire lo scambio, non dico le tattiche perché ho la sensazione che faremo qualche altra partita contro. Mi ero allenato con Djokovic quando avevo 17 anni, cercavo di imparare dai migliori. Mi aveva consigliato di essere imprevedibile, di migliorare il servizio e ho la sensazione di poter migliorare ancora. Volevo essere preparato, dallo scorso anno la fiducia è altissima ed ero sicuro di poter giocare contro i migliori del mondo”.

E in merito all’altra semifinale, che decreterà il suo prossimo avversario, Sinner si dice tranquillo: “Zverev o Medvedev? La guarderò, mi piace guardare il tennis e la guarderò tranquillo. Sono 2 giocatori incredibili, sarà interessante. Vediamo chi affronterò domenica. La mia famiglia è a casa e starà a casa: saluto tutti i tifosi italiani, abbiamo anche la finale di doppio ed è bello essere ancora in corsa”. E in merito a domenica 28 gennaio, quando ci sarà la finale, promette: “Scenderò in campo con il sorriso e darò il massimo, sarà la mia prima finale e vedremo come andrà a finire”. “Saluto non solo la mia famiglia, ma tutte le persone che mi sono vicine e i miei tifosi italiani. Abbiamo anche Bolelli e Vavassori in finale nel doppio, è bello avere degli italiani ancora in corsa. Apprezzo questo calore, che non arriva solo da casa ma anche da qui”.

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