Un’aggressione per aver messo un like ad un post del trapper Carter5Star. È ai limiti dell’incredibile il movente ricostruito dagli investigatori della Polizia di Stato di un vero e proprio assalto avvenuto nella Stazione di Padova lo scorso 14 febbraio 2022. Quel giorno quando sei giovani, fan del cantante padovano Baby Touché (coinvolto in una faida per cui si sono stati nove arresti), avevano aggredito un 25enne di Lecco. Il gruppo, composto da stranieri di seconda generazione provenienti da Padova, Milano e Ferrara, aveva circondato la vittima, dopo che aveva postato video sui social annunciando la sua presenza nella zona della stazione.
L’assalto in stazione – L’aggressione era avvenuta nel pomeriggio, con i giovani che avevamo colpito la vittima con calci, pugni e persino un coltello, lasciandola ferita e inerme. Gli agenti della Polizia Ferroviaria erano intervenuti dopo aver sentito urla e notato una folla vicino all’aggressione. Sul luogo avevano trovato il giovane gravemente ferito e coperto di sangue. Nonostante la presenza di diverse persone, nessuno aveva collaborato nell’identificare gli aggressori, ma anche la vittima era rimasta in silenzio Le indagini della Squadra Mobile di Padova hanno rivelato un contesto di rivalità tra trapper su TikTok e Instagram. Tra gli aggressori individuati, due erano giovani pugili, uno dei quali è stato successivamente arrestato per tentato omicidio in un altro episodio grave in provincia di Bergamo.
Le indagini sulla droga – I poliziotti indagavano su un gruppo di giovani coinvolti nello spaccio che acquistavano hashish da un fornitore di origini marocchine di Quarto D’Altino (Verona) e che aveva affidato il trasporto dello stupefacente a giovani incensurati italiani. Fra gli indagati c’era un 25enne di Cadoneghe, molto vicino al giovane trapper padovano successivamente indagato anche lui per il pestaggio avvenuto in stazione. Benché quest’ultimo fosse del tutto estraneo ai traffici illeciti dell’amico, spesso si spostandosi a bordo della sua auto, trascorrendo diverso tempo in sua compagnia anche in una sala registrazione di Ponte San Nicolò.
Gli scontri per aumentare il numero di follower – È in occasione di quegli spostamenti che i poliziotti hanno potuto intercettare il giovane trapper commentare le gesta dei suoi “leoni” (così era solito indicare i suoi seguaci), ovvero gli scontri e le risse che sempre più di frequente avvenivano tra i medesimi ed il gruppo di simpatizzanti del trapper rivale. Dietro gran parte di quegli episodi di violenza si celava la necessità dei due contendenti di aumentare il numero di followers sulle diverse piattaforme social le stesse sulle quali venivano pubblicati in tempo reale gli scontri. In occasione del pestaggio di Padova, il trapper padovano aveva commentato sui social “nessuna scelta solo conseguenza”, riferendosi alla reazione avuta dai suoi “leoni” alla provocazione lanciata sulla medesima piattaforma social dal giovane 25enne della fazione contrapposta, che intenzionalmente lo aveva avvisato di trovarsi a Padova.