“Fleximan? Un Robin Hood alla rovescia. Il noto ladro rubava ai ricchi per dare ai poveri, lui invece ruba vite. Non c’è nulla di eroico in quello che sta facendo il nuovo simbolo dell’egoismo in una società che, passo dopo passo, perde l’empatia e il rispetto per la vita altrui” scrive sul Corriere della Sera il giornalista Luca Valdiserri, padre di Francesco, il 18enne investito e ucciso a Roma mentre camminava sul marciapiede. Lo sterminatore di autovelox e il suo aiutante sono stati filmati a Rosolina incappucciati e l’auto con cui sono fuggiti aveva la targa oscurata. E questa notte un vandalo ha abbattuto la colonnina autovelox fisso su via Dismano alle porte di Ravenna all’altezza della frazione di Osteria. Il raid, in stile Fleximan, è stato compiuto dopo che nei giorni scorsi nella città romagnola era stato affisso un cartello di “incoraggiamento” sull’apparecchio di via Bellucci.

“Autovelox, tutor, scout e speed salvano vite. Il limite di 30km/h nasce da studi scientifici dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità. Statisticamente 9 pedoni su 10 investiti a 30 km/h si salvano; 7 su 10 a 40 km/h; 1,5 su 10 a 50 km/h. Il falso eroismo di Fleximan si basa sulle fake news. Una è che gli autovelox siano in mano ai Comuni per fare cassa. I proventi che derivano dalle multe per eccesso di velocità sono per legge (articolo 142, comma 12-ter del Codice della strada) destinate interamente al miglioramento della sicurezza stradale attraverso interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture. Se qualche sindaco le usa per altri scopi va contro la legge. In quel caso va punito il sindaco e non lo strumento. Il 18 gennaio è stato divelto un autovelox a Riese Pio X, in provincia di Treviso. Qualsiasi motore di ricerca ci porta facilmente a vedere il passato di incidenti e morti sulla strada in quel piccolo paese” prosegue Valdiserri.

Il giornalista ricorda poi l’articolo di Lorenzo Borselli sulla rivista ufficiale dell’Asaps, portale della sicurezza stradale in cui scrive che ogni postazione fissa dell’autovelox viene installata solo dopo il via libera del Prefetto e se si ritiene che i dispositivi siano ingannevoli “ci si aspetta dal Mit: un provvedimento che abolisca le multe per eccesso di velocità, dal momento che sono conseguenti alla commissione di truffe; l’abolizione dei limiti di velocità; una rivisitazione delle leggi della fisica, perché quelle che finora ci hanno insegnato devono essere tutte sbagliate e l’immediata fine delle indagini per identificare Fleximan, che potrà comunque invocare di aver agito nell’adempimento di un dovere sociale”. Fleximan, chiude Valdiserri, non è Robin Hood, ma “un fake hero”.

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