La seconda serie della Porsche Macan saluta definitivamente i motori termici e sposa la causa del 100% elettrico, portando al debutto la nuova piattaforma “PPE” con architettura a 800 Volt, elettrica nativa e ingegnerizzata insieme ad Audi. Il modello è chiamato a replicare il successo della prima generazione – venduta, nel corso di una decade, in oltre 800 mila pezzi – di cui, stilisticamente, costituisce un’evoluzione: a cambiare fra il vecchio e il nuovo modello sono sopratutto i dettagli, ispirati all’altra elettrica della Porsche, la Taycan.
A quest’ultima si rifanno anche gli interni della nuova Macan, che beneficiano di tre display dedicati a strumentazione, infotainment e intrattenimento per il passeggero. Una chicca? L’head-up display con realtà aumentata, che proietta le informazioni sul parabrezza, nel campo visivo del driver. Lunga 4,78 metri (6 cm in più della precedente), la nuova Macan ha pure un passo più lungo di quasi 9 cm, a tutto vantaggio dell’abitabilità interna. Il bagagliaio posteriore ha una capacità di 540 litri, quello anteriore di 84.
Due le varianti al debutto, 4 e Turbo, entrambe bimotore: la prima eroga fino a 408 CV di potenza e 650 Nm di coppia motrice, tocca i 220 km/h di velocità massima e scatta da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi, con 613 km di autonomia dichiarata. La Turbo eroga 639 CV e 1.130 Nm, raggiunge i 260 km/h e brucia lo zero-cento in 3,3 secondi, con 591 km di percorrenza omologata. Sia la 4, sia la Turbo, sono alimentate da una batteria a litio da 100 kWh, che può essere ricaricata da colonnine a 270 kW per passare dal 10 all’80% della carica in circa 21 minuti.
A mascherare la massa della vettura e a migliorare la dinamica di guida pensano l‘asse posteriore sterzante, gli ammortizzatori a controllo elettronico (per la Turbo sono di serie le sospensioni pneumatiche) e il differenziale autobloccante posteriore. Prime consegne in estate, con prezzi che partono da 88.187 euro per la Macan 4 e 121.242 euro per la Macan Turbo.