Un centinaio di persone si sono date appuntamento in piazza San Domenico a Napoli per manifestare in favore del popolo palestinese nonostante il divieto del ministro dell’Interno Piantedosi. “Oggi è la giornata della Memoria tradita – spiegano gli attivisti del centro sociale Mezzocannone occupato – innanzitutto da Israele ma anche da chi si sta rendendo complice di questo progetto di apartheid e di pulizia etnica ormai in atto da anni sul suolo palestinese”. Un presidio, spiegano i presenti, che non è contro la giornata della Memoria. “I morti di ieri vanno rispettati come quelli di oggi – spiega una manifestante – ma pensare che in questo momento dei bambini subiscono amputazioni perché il governo israeliano non lascia passare antibiotici e aiuti umanitari è disumano, potrebbero essere i miei figli, per questo sono scesa in piazza oggi e per questo è doveroso scendere a manifestare”. “In questo Paese dove si grida al fascismo ogni due secondi, si riconosce il fascismo nelle braccia tese ad Acca Laurentia – spiega Giuliano Granato di Potere al Popolo – ma non si riconosce il fascismo quando si attacca il diritto allo sciopero come avvenuto qualche mese fa e quando si attacca, come in questo caso, il diritto a manifestare”.

Articolo Successivo

Luigi Baldan, il militare che si ribellò a Salò: la deportazione nel lager, i sabotaggi nelle fabbriche naziste, il cibo regalato alle prigioniere ebree

next