Un’auto con a bordo una donna è stata ritrovata in un canale, in provincia di Milano. I vigili del fuoco di Milano stanno intervenendo presso il Canale di Muzza nei pressi di Paullo per il recupero della vettura. Sul posto anche il nucleo sommozzatori SAF fluviale con l’ausilio di un’autogru. Dalle prime ipotesi e informazioni sembra che all’interno dell’auto ci sia il corpo di una donna di 75 anni. Si tratterebbe di una residente della zona che non dava sue notizie da venerdì 26 gennaio. Per questo i parenti si sono rivolti ai carabinieri di San Donato che stamattina, dopo un ulteriore sopralluogo, hanno individuato la macchina, solitamente utilizzata dall’anziana, ribaltata nel canale. La vettura si trovava nel centro del canale, che in questo periodo è molto profondo.
Cronaca
Milano, un’auto nel Canale di Muzza: a bordo il corpo di una donna scomparsa da un giorno
- 12:07 - Migranti: Magi, 'patriota Meloni ci metta faccia, sostenga Mattarella e difenda Italia'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Nella gravissima ingerenza di un membro designato del governo americano contro la sovranità italiana, spicca la modalità con cui Giorgia Meloni è intervenuta nel dibattito: ha affidato a imprecisate fonti di palazzo Chigi la sua dichiarazione che possiamo definire di circostanza sulle parole del presidente Mattarella. Praticamente, ha deciso di non metterci la faccia, in una sorta di timore reverenziale verso l’amministrazione Trump". Lo scrive il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
"Dove è finita la patriota che sbraitava contro l’Unione europea per difendere la sovranità del nostro Paese? Dove è finita Giorgia 'l’italiana' che all’opposizione diceva di voler sbattere i pugni sul tavolo ogni qual volta qualcuno osava commentare dall’estero le vicende italiane? Meloni ci metta la faccia e sostenga pubblicamente il presidente della Repubblica italiana Mattarella oppure non ci resta che prendere atto che Meloni è più d’accordo con Elon Musk che con il capo dello Stato italiano. Bell’esempio di patriota", conclude Magi.
- 12:06 - Umbria, Laureti (Pd): "Cinque anni per rendere regione 'cuore verde' d'Europa"
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Abbiamo uno slogan nella nostra regione che è 'Umbria, cuore verde d'Italia'. Mi piacerebbe poter lavorare nei prossimi anni con Stefania Proietti per unire l'Europa e l'Umbria e far sì che l'Umbria possa diventare cuore verde d'Europa. Per far questo però bisogna crederci nell'Europa, mentre parte dei partiti che sostengono Donatella Tesei non hanno questa idea dell'Europa, delle sfide che dobbiamo affrontare e vincere tutti insieme, altrimenti perderemo tutti". Così Camilla Laureti, eurodeputata del Pd e responsabile dem per le Politiche agricole e alimentari, intervistata da Adnkronos nell'ambito dello speciale 'Regioni al voto', dedicato al prossimo appuntamento elettorale in Umbria ed Emilia Romagna.
"Ci sono molte opportunità offerte dall'Europa ma bisogna saperle cogliere, avere una visione, una strategia sia sulle emergenze sia sul medio e lungo termine. Ma credo che questo sia difficile dato che l'attuale presidente della regione Umbria, Donatella Tesei, è in un partito che non crede nell'Europa, che parla di più Italia e meno Europa", ha osservato Laureti. "Stiamo discutendo proprio in queste settimane la nuova programmazione della Politica agricola comune (Pac). Il problema delle aziende agricole - e lo abbiamo visto nelle proteste degli scorsi mesi - riguarda il reddito degli agricoltori. Quindi io credo che la politica agricola comune possa aiutare le aziende se arriva veramente a tutti gli agricoltori della nostra regione. Però, dato che molto spesso non è così, io sono al lavoro al Parlamento europeo per far sì che questo, nei prossimi anni, avvenga", ha aggiunto.
"La nostra regione ha una grande opportunità che però deve essere colta: quando parliamo delle aree interne, parliamo di aree deboli soggette a spopolamento e invece noi dobbiamo investire - ha proseguito Laureti -. Lo abbiamo letto anche nel rapporto di Letta, l'importanza della 'restanza': soprattutto i giovani devono poter scegliere se restare o se partire. Purtroppo, nella nostra regione, negli ultimi cinque anni 15mila giovani hanno lasciato l'Umbria. E allora come aiutiamo le aree interne? Le aiutiamo con un altro dei programmi europei che è la politica di coesione che vale un terzo del bilancio europeo, sono oltre 300 miliardi di euro. Tra l'altro sono al lavoro su questo perché sono nel coordinamento del patto rurale che è un pezzo della visione strategica delle aree interne. Anche qui, però, il punto nodale è che quei fondi devono arrivare in ogni area dell'Umbria e noi, con la regione, dobbiamo lavorare per questo in futuro".
E, per i prossimi cinque anni, la priorità è la sanità, secondo Laureti: "Tesei in questi cinque anni di governo regionale ha smantellato il servizio sanitario pubblico. La nostra era una delle regioni benchmark per la sanità mentre oggi i dati della fondazione Gimbe ci dicono che l'Umbria è tra le peggiori regioni su migrazione sanitaria e quint'ultima su persone che rinunciano alle cure. Il 9,2% degli umbri ha rinunciato a curarsi, la media nazionale è il 7%. Perché dico questo? Dico questo perché per far andare i cittadini verso la sanità privata basta smantellare quella pubblica, invece per fortuna nel nostro Paese il servizio sanitario nazionale è un diritto universale sancito anche dalla nostra Costituzione. Penso, quindi, che votare per Stefania Proietti presidente significhi votare una sanità pubblica che sia un diritto per tutte e per tutti", ha concluso.
- 12:01 - Umbria, Nevi (Fi): "Semplificare e stare vicini a imprese che vogliono creare occupazione"
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Semplificare al massimo e cercare di essere vicini alle imprese che vogliono espandersi, svilupparsi e creare occupazione in Umbria: questo è il cuore del nostro progetto di governo per i prossimi anni". Così Raffaele Nevi, deputato di Forza Italia e segretario della XIII commissione Agricoltura della Camera dei deputati, intervistato da Adnkronos nell'ambito dello speciale 'Regioni al voto', dedicato al prossimo appuntamento elettorale in Umbria ed Emilia-Romagna.
"Lo abbiamo già fatto in questa legislatura di governo regionale - ha proseguito Nevi -. La nostra regione ha avuto delle performance molto significative sotto il profilo economico. A parte l'industria del turismo, che abbiamo sostenuto attraverso una promozione della nostra regione che ha dato ottimi risultati e attraverso lo sviluppo delle infrastrutture, a cominciare dal nostro aeroporto regionale, ci siamo impegnati e ci impegneremo ancora di più a semplificare e a cercare di far percepire alle imprese del nostro territorio che c'è un governo regionale che è vicino, che non è contro di loro, e che cerca in tutti i modi di incentivarli a crescere e svilupparsi". E l'agricoltura è uno dei settori chiave, secondo Nevi: "Il sostegno alle imprese agricole è una parte fondamentale del nostro programma di governo per la regione Umbria. Noi ci impegniamo per i prossimi anni a evitare di restringere, in senso maggiormente vincolistico, la legislazione ambientale perché siamo convinti che, soprattutto nelle zone rurali e nelle zone a bassa densità di popolazione dove ci sono difficoltà oggettive anche per quanto riguarda l'attività di impresa, ci sia già una restrizione ambientale molto importante per cui ci siamo impegnati, per quanto riguarda la regione, a non inasprire ulteriormente le normative ambientali", ha chiarito.
Un tessuto imprenditoriale vivo e in espansione è anche un antidoto allo spopolamento della regione, soprattutto riguardo alle giovani generazioni. "I giovani vorrebbero stare molto volentieri in Umbria perché si vive bene. Quindi il problema è creare le condizioni affinché ci sia una redditività delle imprese, soprattutto di quelle agricole. I giovani rimangono se hanno la possibilità di vivere del loro lavoro. Ecco perché puntiamo a creare condizioni favorevoli affinché in Umbria fare impresa sia meno difficile che in altre parti d'Italia, nonostante le difficoltà geografiche esistenti", ha osservato Nevi. Infine, puntare sull'export dei prodotti regionali è cruciale: "Per rendere l'Umbria più competitiva sui mercati internazionali bisogna semplicemente accorciare le filiere, cioè fare in modo che ci sia un'integrazione tra piccole e grandi realtà, tra la produzione primaria agricola e l'industria di trasformazione e la rete di commercializzazione. Abbiamo fatto grandi cose in questi ultimi anni. Ad esempio, grazie al ministro Tajani, abbiamo sbloccato le esportazioni dei nostri straordinari salumi e prodotti a base di carne suina negli Stati Uniti: un provvedimento che le imprese attendevano da tanti anni. Ecco è un piccolo esempio ma indicativo di quanto abbiamo lavorato per conseguire l'obiettivo di far uscire l'Umbria e l'immagine della nostra regione anche all'estero e cercare così di aiutare i nostri imprenditori che realizzano prodotti eccezionali", ha concluso il deputato e portavoce nazionale di Forza Italia.
- 11:55 - Ue: Picierno (Pd), 'Meloni pensi a risolvere stallo invece di fare post su Fb'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "I nomi in questa vicenda non c’entrano nulla. Ho letto il post infantile di Giorgia Meloni. Prendersela con il Partito democratico e ridurre tutta la questione a Fitto sì, Fitto no, significa non leggere con le lenti giuste quello che sta accadendo. Invece di fare i post su Facebook, Giorgia Meloni dovrebbe mettersi su un aereo, venire a Bruxelles e contribuire a risolvere la situazione. Questo fa un leader politico". Lo ha detto la vicepresidente del Parlamento europeo ed europarlamentare del Partito democratico, Pina Picierno, intervenendo a ‘Ping Pong’ su Radio1.
- 11:55 - Giustizia: Consulta, 'no a giudice udienza comparizione in giudizio dibattimentale'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - La Corte costituzionale (sentenza n. 179) ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 34, comma 2, del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che è incompatibile a celebrare il giudizio dibattimentale di primo grado il giudice dell’udienza di comparizione predibattimentale, introdotta recentemente nel procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica dall’art. 32 del d.lgs. n. 150 del 2022, sul modello dell’udienza preliminare. Il Tribunale di Siena ha sollevato la questione di costituzionalità nell’ambito di un procedimento penale nel quale lo stesso giudice, che aveva tenuto l’udienza di comparizione predibattimentale, si trovava ad essere anche investito del giudizio dibattimentale.
Il predetto Tribunale ha rilevato che la censurata norma processuale (art. 554-ter, comma 3, cod. proc. pen.) si limitava a porre la regola secondo cui il giudice del dibattimento sarebbe dovuto essere «diverso» rispetto al giudice dell’udienza di comparizione predibattimentale; ma non prevedeva l’incompatibilità di cui all’art. 34 cod. proc. pen. La Corte costituzionale ha ritenuto fondata la censura sotto il profilo della dedotta violazione degli artt. 24, secondo comma, e 111, secondo comma Cost., affermando che la mancata previsione, in tal caso, di una vera e propria incompatibilità viola i principi costituzionali di terzietà e imparzialità del giudice, quali presupposti dell’effettività della tutela giurisdizionale.
La Corte ha, infatti, sottolineato che nelle ipotesi di incompatibilità previste dall’art. 34 cod. proc. pen., l’imparzialità del giudice è compromessa ex sé, in generale e in astratto, diversamente da quanto si verifica nei casi di possibile astensione del giudice per gravi ragioni di convenienza, di cui all’art. 36 cod. proc. pen.; disposizione questa che, invece, si riferisce a situazioni, in cui la terzietà e l’imparzialità del giudice risultano compromesse in concreto, caso per caso. La sola prescrizione della diversità del giudice del dibattimento rispetto a quello predibattimentale non è sufficiente ad assicurare la piena garanzia del giusto processo, trattandosi in una fattispecie in cui il pregiudizio all’imparzialità e terzietà del giudice del dibattimento è di gravità tale da dover essere necessariamente prevista in via generale e predeterminata come ipotesi di incompatibilità.
La Corte ha, poi, ritenuto violato anche l’art. 3 Cost., rilevando che il giudice dell’udienza preliminare e il giudice dell’udienza predibattimentale sono soggetti alla medesima regola di giudizio compendiata nel canone secondo cui «il giudice pronuncia sentenza di non luogo a procedere» quando «gli elementi acquisiti non consentono» di formulare «una ragionevole previsione di condanna». Invece l’art. 34, comma 2, cod. proc. pen. detta una disciplina ingiustificatamente differenziata nella misura in cui prevede l’incompatibilità a partecipare al giudizio soltanto per «il giudice che ha emesso il provvedimento conclusivo dell’udienza preliminare» e non anche per il giudice dell’udienza predibattimentale.
Dall’ampliamento dei casi di incompatibilità per effetto della dichiarazione di illegittimità costituzionale è conseguita la necessità di assicurare il principio del giusto processo anche con riferimento al giudizio di impugnazione della sentenza di non luogo a procedere, sicché la Corte, in via consequenziale, ha altresì esteso la dichiarazione di illegittimità costituzionale anche a questa ulteriore ipotesi.
- 11:49 - Ue: Loperfido (Fdi), 'continuano incontri per ingresso Serbia'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Con il prof. Giulio Tremonti abbiamo ricevuto, a distanza di tre settimane dalla visita a Belgrado, la Presidente dell'Assemblea Nazionale serba, Ana Brnabic, accompagnata da una folta delegazione e dall'Ambasciatrice Jeremic. L'incontro testimonia il forte legame tra i nostri Paesi e si è concordi che è prioritario un rapido ingresso della Serbia in Europa. Durante la riunione abbiamo rimarcato su come il nostro rapporto possa e debba risultare strategico ai fini dell'allargamento Ue, che comporterebbe stabilità dei Balcani, prosperità e sviluppo. Su queste direttrici e con questi obiettivi, continueremo a lavorare insieme". Lo dichiara il deputato di Fratelli d'Italia Emanuele Loperfido, componente della Commissione Esteri.
- 11:49 - Governo: Fratoianni, 'Meloni ha in mente modello autoritario, c'è paura della cultura e dissenso'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Questa è una maggioranza nella quale il vice segretario del secondo partito della coalizione, Crippa della Lega, ha detto nell'aula di Montecitorio che è più grave cantare 'Bella Ciao' in aula che fare il segno della Decima Mas. Questo è un governo le cui articolazioni territoriali consentono, come successo a Bologna, ai fascisti di sfilare nella città medaglia d'oro della resistenza a pochi metri dalla stazione, teatro della più grande strage fascista della storia della repubblica". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in un’intervista a Fanpage.
"Se Maurizio Landini, segretario della più grande organizzazione sindacale italiana, la Cgil, dice che forse è il tempo di una rivolta sociale, davanti a provvedimenti che sviliscono il lavoro, umiliano chi è in difficoltà, il problema diventa ed è la 'rivolta sociale' di Landini, ma allo stesso tempo – prosegue il leader di SI - il vice premier Salvini, che non è nuovo a certi linguaggi, usa termini, parole, anche attraverso gli account istituzionali, che segnalano non solo la volgarizzazione crescente del linguaggio pubblico, ma segnalano un ulteriore elemento che trovo pericoloso".
"Le parole hanno un peso, e hanno un peso soprattutto se a pronunciarlo sono esponenti di primo piano delle Istituzioni e le parole di Salvini che usa abitualmente sono ancora una volta nel solco di una certa destra eversiva", conclude Fratoianni.