“Se vuoi sapere dove si trova il Re basta vedere dove ci sono delle tende svolazzanti”
Che aria tira a corte? Dipende da chi c’è a palazzo. Se gli stili di vita, in casa, sono dettati da re Carlo III, allora l’aria è fredda. A confermarlo ci sono le rivelazioni contenute nel libro “Charles III: New King, New Court, The Inside Story” scritto da Robert Hardman, per 18 anni al fianco dell’allora principe del Galles come giornalista ed oggi suo biografo. Oltre a tanti dettagli sulla storia dei Windsor, il volume contiene anche indiscrezioni sulle bizzarrie e le abitudini condivise nella casa reale tra le quali emergerebbe il gusto per l’aria frizzantina manifestato dal sovrano che è solito aprire tutte le finestre per aggiustare la temperatura interna.
Considerando i rigori britannici, non si può che immaginare un freddo gelido nelle stanze, figuriamoci quando si pensa agli inverni scozzesi, a Balmoral, dove la Royal Family ama trascorrere il suo tempo. Lady Diana odiava il castello di Balmoral, chissà, forse anche per questo; Camilla, stando a quando riferito da Hardman, avrebbe gusti diversi dal consorte e questo darebbe vita a qualche disappunto. Lei preferisce ambienti caldi accoglienti e chiude le finestre, lui l’aria fresca, anzi, gelida e le apre.
Di più, a corte esisterebbe un vero e proprio codice di dialogo tra i dipendenti che, ironicamente sono soliti scambiarsi informazioni spiegando che: “Se vuoi sapere dove si trova il Re basta vedere dove ci sono delle tende svolazzanti”. Lui sicuramente sarà in quella stanza con le finestre spalancate e un grande freddo. Tutt’altro microclima, quello privilegiato da Camilla che cercherebbe calore e comodità. Ironia della sorte, sempre Hardman, definendo il ruolo della seconda moglie nella vita di Carlo, avrebbe parlato di una ventata di aria fresca.
Sicuramente l’ironia è la dote che la contraddistingue e che ha saldato la relazione con il re da quando erano ragazzi. Camilla, che i nipotini chiamano Ga-Ga, quando non è d’accordo con il marito, abbassa la voce e non lo affronta in maniera diretta. Difficile del resto immaginare di poter contrariare un re! Quindi, pur mantenendo un atteggiamento tollerante, la sua ragionevole risposta sarebbe comunque quella di trasformare il suo studio, come dicono a corte, in una “sauna”. Tutti contenti, nessun conflitto inutile, tanto a palazzo lo spazio c’è. Il re, inoltre avrebbe l’abitudine di saltare il pranzo, ma su questo Camilla eviterebbe di seguirlo concedendosi un pasto, anche da sola. Pare che la regina sia una grande amante di cibo e buon vino e si concederebbe sempre quello che le piace, diversamente dalla rigida disciplina a tavola osservata dal consorte.
Ma la complicità tra i due sarebbe lampante, seppur discreta, soprattutto nei momenti che contano. Carlo tende a perdere di vista la nozione del tempo, Camilla controlla sempre l’orologio e quando è ora di andare, con lo spigolo della borsa darebbe un colpetto al sovrano per ricordargli che è tempo di accomiatarsi dagli ospiti e levare le tende…