All'estremo Sud, Capps ha anche trovato l'amore, incontrando la sua attuale compagna, Michelle
Dal Colorado al Polo Sud. No, non è un titolo del libro, bensì rappresenta la scelta di vita fatta da Jeff Capps, un meccanico. La decisione di trasferimento è nata da una conversazione con un suo amico: “Un giorno è passato un vecchio amico e mi ha detto che avevano bisogno di un meccanico per lavorare sulle motoslitte al Polo Sud: ho pensato ‘iscriviti'”, ha raccontato. Così, nel 2019 ha fatto domanda proprio per quel posto da meccanico presso la stazione di ricerca Amundsen-Scott South Pole, di proprietà del governo statunitense, ed è stato assunto con uno stipendio di 80mila dollari annui.
Oltre alla singolare esperienza, il nuovo impiego gli ha permesso di vivere con “praticamente zero spese per metà dell’anno” (d’altra parte, non ci sono certo centri commerciali o grandi vie dello shopping al Polo Sud). Nonostante qualche difficoltà climatica, Jeff si è detto soddisfatto dell’esperienza che sta intraprendendo e sui social è diventato popolare raccontando la sua vita quotidiana. Vivere al Polo Sud, ha spiegato, è quasi come essere in un film: il negozio più vicino dista 3 chilometri e, con i 43 componenti del gruppo d’impiego, ha instaurato un rapporto molto bello. L’affiatamento è tanto e, spesso, si ritrovano a condividere tempi e spazi assieme, anche dopo il lavoro. Le feste organizzate, a detta del tecnico, “sono leggendarie”. All’estremo Sud, Capps ha anche trovato l’amore, incontrando la sua attuale compagna, Michelle.
Le temperature? Proibitive. Mediamente si registrano – 60 gradi in inverno: “Ogni volta che pubblico un video in cui sono all’aperto, vengo sommerso da commenti del tipo ‘ma non ti si congelano i polmoni?’, o ‘come fanno i tuoi occhi a non congelarsi?”, ha scritto in un post su Instagram. “Sembra che sia un’idea comune (ma sbagliata) che con queste temperature estreme tutto si congeli all’istante“, ha spiegato.
E ancora: “Il congelamento può avvenire in pochi minuti a queste temperature estreme, ma non in pochi secondi“. Certamente evito di fare respiri profondi perché causano irritazione, ma non congelano i polmoni e non mi uccidono all’istante. Ecco una breve spiegazione di come ci si sente realmente all’aperto in uno degli ambienti più freddi del pianeta”, ha concluso Jeff.