Si torna a parlare di riforma della Rai. L’ultimo caso, in ordine di tempo, ha riguardato il titolo del Tg1 che annunciava insieme “mille euro per gli anziani” e le prossime elezioni. Così è riesplosa la polemica politica, con la segretaria del Partito democratico che ha convocato un sit-in alla Rai “per difendere la libertà di stampa e il valore di un sevizio pubblico che non può essere TeleMeloni“, ha detto Elly Schlein. All’annuncio della segretaria dem ha replicato su X il leader di Azione: “La protesta contro la Rai politicizzata deve essere accompagnata da una proposta, altrimenti finirà come il Teatro di Roma dove alla fine destra e sinistra si sono accordati per lottizzare“, ha affermato Carlo Calenda che rivolgendosi ai dem ha chiesto loro se fossero pronti “a sostenere la proposta per una Rai veramente indipendente“.
Alla domanda ha subito risposto il deputato del Partito democratico ed ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando ricordando di avere presentato alla Camera una proposta di legge di “riforma della governance Rai in Fondazione“, la stessa che aveva già presentato da vicesegretario Pd. “Se Carlo Calenda, e altre forze politiche, sono interessati a discuterne noi siamo pronti“, ha scritto sui social Orlando. Una proposta immediatamente accolta proprio da Calenda: “Facciamolo Andrea. Fondazione indipendente e via la Commissione di vigilanza. Su questi punti ci siamo”, ha replicato il leader di Azione. Quello della riforma della Rai è un argomento più volte venuto fuori nel corso degli anni, il Movimento 5 stelle ne parlava già nel marzo del 2015. Sta di fatto che fino a oggi nulla è ancora cambiato.