La lotta a quale sia la migliore crema spalmabile è agguerrita e la Nutella, crema spalmabile più conosciuta al mondo, ha un posto d’onore nelle classifiche, nonostante i moltissimi competitor che ha sul mercato. Uno tra questi, e anche tra i più noti, è Rigoni d’Asiago, azienda italiana che produce confetture, miele e creme, e che di recente in uno spot ha pubblicizzato la sua crema spalmabile “Nocciolata”, con cacao e nocciole ma senza olio di palma.
Ferrero in quello spot ha visto un attacco alla Nutella, che invece utilizza ancora l’olio di palma, e ha avviato una causa in Francia contro Rigoni d’Asiago e lo spot televisivo in cui mette in evidenza l’aspetto sostenibile della propria crema, con l’accusa di “denigrazione e parassitismo”. La sfida legale è risultata essere un fallimento per Ferrero perché la corte francese ha respinto le accuse e ha anche disposto una compensazione di 10 mila euro che l’azienda sarà ora costretta a pagare alla Rigoni Di Asiago France.
L’intera vicenda ha riacceso la polemica sull’utilizzo dell’olio di palma, che rappresenta l’80% degli oli vegetali alimentari, la cui produzione è accusata di forte impatto sulla deforestazione nelle regioni tropicali, principalmente in Indonesia e Malesia che contribuiscono all’85% della produzione mondiale. Il dibattito ha riacceso gli animi dei consumatori che non condividono questa scelta. Ferrero, per parte sua, ha sottolineato la necessità di garantire la consistenza liscia e cremosa della Nutella che è possibile anche grazie all’olio di palma, e sostenuto il rispetto di una rigorosa politica per garantire forniture di olio di palma tracciabili e sostenibili al 100%, utilizzando il marchio RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil) di fronte alle critiche delle associazioni ambientaliste che mettono in discussione queste certificazioni.