La conduttrice Francesca Fialdini ha sottoposto una sfilza di domande a Martina Stella per poi lasciare la parola all'esperto e tracciare un profilo psicologico dell'attrice
“Adesso facciamo un test psicologico”. A queste parole pronunciate da Francesca Fialdini, durante l’ultimo appuntamento “Da noi… a ruota libera”, Martina Stella ha reagito terrorizzata: “È una vita che sono in analisi, chissà cosa ne verrà fuori”. A bordo campo, in studio, un esperto che ha annotato tutte le risposte del temutissimo test.
Le domande del programma di RaiUno spaziano dai film alla definizione d’amore, dal rapporto genitore-figli alle Principesse Diana Spencer e Kate Middleton. “Hai la possibilità di scegliere uno dei due ruoli per un film: Diana o Kate” è la prima domande del test. Martina Stella ha risposto: “Sono due ruoli difficilissimi. Direi Diana perché è un personaggio complesso, una donna piena di ombre. A me piace molto molto lavorare sui personaggi con una ricerca psicologica approfondita”. Non manca il tema dell’amore, ma “meglio come un valzer o un tango?” chiede la Fialdini. L’attrice non ha dubbi l’amore è un tango: “Faccio scelte molto di pancia, sono una persona passionale”.
Il focus del test psicologico affonda poi sui rapporti genitoriali. “Noti che tua figlia è di cattivo umore, che fai? Indaghi con discrezione o ne parli alla prima occasione?”. Non ci sono dubbi nemmeno stavolta per la Stella: “Non amo assillare mia figlia adolescente con mille domande. Il dialogo tra di noi è molto importante. Le parlo, dialogo con lei con molta complicità”. Si torna così all’improvviso al cinema: “Sequel di Via Col Vento o L’ultimo bacio?”. L’ospite del programma sceglie il film che la lanciò nel cinema italiano nel 2001: “Ho sempre avuto tanta voglia di crescere e diventare adulta. Lo sono diventata presto anche per questo lavoro mi sono sempre relazionata col mondo adulto. Sono sempre stata curiosa di diventare grande, non mi spaventa il tempo che passa”.
Infine la parola all’esperto che ha così sentenziato: “Martina è proiettata verso al futuro, ho come l’impressione che sia una donna che ha costruito una forza sulle sue fragilità, ha avuto bisogno di proiettarsi in avanti. Ha colto le occasioni e le ha sfruttate perché le sono capitate e perché è stata brava a coglierle”. Insomma come direbbero a Roma: ‘A’ Freud scansate!’.