La sala d’attesa di fronte all’Emporio della Solidarietà di Baranzate, nell’hinterland milanese, è piena di gente. Famiglie e pensionati in attesa della possibilità di fare una spesa gratuita grazie al progetto dell’Associazione La Rotonda in collaborazione con la Caritas. Da quando hanno aperto nel marzo 2021 hanno assistito oltre mille persone.

“L’idea dell’emporio è nata proprio per dare delle risposte a quella fascia di popolazione che lavora, ma fa parte di un ceto medio che sta scivolando lentamente verso la povertà – racconta il coordinatore dell’area condividi dell’associazione, Jacopo Fioravanti – moltissime delle nostre famiglie lavorano in due oppure hanno una pensione che non gli basta”.

Persone come Tania (nome di fantasia). Lavora quattro ore a settimana, otto euro all’ora. Anche suo marito ha un impiego, ma con due figli, le spese per l’affitto e l’aumento dei prezzi, due salari non bastano per arrivare a fine mese. E così si è rivolta all’Emporio. “Qui le famiglie ricevono dei punti che vengono caricati su una tessera e poi loro possono scegliere come utilizzarli – spiega Fioravanti – l’idea fondamentale è quella della dignità della scelta, cioè la possibilità non di ricevere un pacco che qualcun altro ha scelto, ma di poter valutare quali sono i propri bisogni”. La responsabile del magazzino, Maja, spiega quali sono i prodotti più richiesti: “Olio, latte, tonno e poi quelli per l’igiene che nell’ultimo periodo hanno avuto un aumento dei prezzi molto significativo”.

Ma l’emporio non è solo un luogo dove poter fare la spesa. Qui ci sono anche degli spazi dedicati al sostegno delle madri con bambini e bambine fino a due anni perché “ad una mamma e al suo bimbo non servono solo latte e pannolini, ma anche supporto e consigli per affrontare al meglio la crescita dei primi mesi”. Una rete che prova a intercettare i bisogni di una platea di persone sempre più ampia: “Nell’ultimo anno abbiamo avuto un aumento del numero di pensionati soli – conclude Fioravanti – ma l’elemento che vediamo sempre di più sono i cosiddetti working poor, persone che hanno un lavoro e un reddito ma non riescono a sostenere i costi effettivi della loro vita”.

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