Dopo essere stato in cura nel 2016 all’ospedale all’Angelo di Mestre morì. I parenti del pazienti avevano avviato una causa che ha portato a un accordo per un milione di euro. Nel mezzo ci c’è stata una serie di consulenze ed un invito del giudice a chiudere la vertenza nel 2022: l’Ulss 3 verserà 500mila euro ai familiari mentre altrettanto sarà chiamata a fare l’assicurazione dell’ospedale.
Secondo quanto raccontato dal Gazzettino, non ottenendo risposte alla loro richiesta, due anni dopo, nel 2018, i parenti hanno chiesto un accertamento tecnico sul caso. La perizia del Consulente tecnico d’ufficio, depositata nel 2020, aveva fatto scattare il ricorso. In un’udienza del 2 aprile 2022 il giudice ha chiesto all’azienda sanitaria e aol legale dei familiari del paziente di trovare un accordo. Soltanto un anno dopo, nel febbraio 2023, è arrivata la proposta di transazione formulata dall’assicuratore che gestisce gli incidenti per l’Ulss, ma alla fine dello stesso mese dello scorso anno il “Comitato valutazione sinistri” dell’azienda aveva rifiutato l’ipotesi di un accordo perché “non sussisterebbero le condizioni”.
Durante un’udienza del 25 maggio 2023, di fronte a un nuovo invito del giudice a trovare una soluzione pacifica, l’avvocato dell’Ulss 3 decide di fare un passo indietro. Il 30 maggio, quindi, il Comitato valutazione sinistri aziendale è tornato a esaminare l’ipotesi di una conciliazione e questa volta il parere è stato favorevole. Il risarcimento da un milione di euro agli eredi del paziente dell’Angelo è stato autorizzato alcuni giorni fa: 500mila euro a carico dell’assicurazione, altri 500mila dell’Ulss 3, più altri 70mila ancora a carico dell’assicuratore per le altre spese.