La Corte Costituzionale albanese ha dato il via libera all’accordo sui migranti firmato dal primo ministro Edi Rama e dalla presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. La notizia era stata anticipata dalla testata albanese Gazeta Shqiptare. L’accordo “non lede l’integrità territoriale dell’Albania”, secondo il comunicato stampa della Corte, che ha ignorato le critiche delle Ong e dell’opposizione albanese contro l’apertura sul territorio albanese di due grandi centri di accoglienza per i migranti. Il presidente della Corte, Holta Zacaj, ha definito l’accordo “in linea con la Costituzione”.

La Corte ha valutato che il governo albanese “disponesse dei poteri adeguati per la negoziazione e la firma del protocollo in questione” e che l’accordo “non modifica i confini territoriali o l’integrità territoriale della Repubblica d’Albania”, quindi “non costituisce un accordo che abbia a che fare con il territorio sotto l’aspetto fisico”. Pertanto – conclude la Corte nel suo pronunciamento – l’accordo è da considerarsi “in conformità con la Costituzione” e quindi “consente la sua ratifica da parte dell’Assemblea”.

A dicembre la stessa Corte aveva sospeso la ratifica dell’accordo da parte del Parlamento di Tirana: oggi ha preso la sua decisione ritenendo l’accordo conforme alla Costituzione e bocciando la richiesta di 30 deputati dell’opposizione che ne chiedevano l’annullamento. In Italia, la scorsa settimana, la Camera dei deputati ha approvato il ddl di ratifica dell’accordo che prevede l’apertura di due Cpr in territorio albanese con una capienza massima di 3.000 persone.

Sull’accordo ha espresso la sua preoccupazione l’alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite (Ohchr), Volker Türk, ascoltato dalla commissione straordinaria per la tutela e promozione dei diritti umani del Senato: “Questi trasferimenti verso l’Albania per assolvere le procedure di asilo e rimpatrio, evadono questioni importanti legate ai diritti umani, soprattutto la libertà dalla detenzione arbitraria e la necessità di assicurare procedure di richiesta d’asilo adeguate, incluso lo screening e l’identificazione”, ha detto Türk alla commissione.

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