“Ho già predisposto la convocazione in commissione Anticamorra della Regione Campania del giornalista de Il Fatto Quotidiano Vincenzo Iurillo e del presidente Wwf Terre del Tirreno Claudio D’Esposito dopo l’arresto dell’imprenditore pregiudicato Salvatore Langellotto per l’aggressione di D’Esposito, e pochi giorni dopo le minacce a Iurillo”. Lo annuncia la presidente della commissione anticamorra Carmela Rescigno.
Rescigno si riporta alle vicende raccontate su ilfattoquotidiano.it: il pestaggio a sangue di D’Esposito, avvenuto il 26 marzo scorso, come ritorsione alle denunce dell’ambientalista che avevano stoppato alcune sue speculazioni edili; la benedizione religiosa dei camion di proprietà dell’imprenditore, schierati sulla piazza davanti al sagrato della Chiesa, a soli duecento metri dal luogo dell’aggressione, il giorno dell’antivigilia di Capodanno, col traffico paralizzato dalla paranza dei veicoli intenti a entrare in un luogo chiuso al pubblico; la puntata delle Iene del 16 gennaio scorso con le interviste a d’Esposito e Iurillo che ricostruiscono l’accaduto, e Langellotto che lancia allusioni intimidatorie contro il giornalista, del quale ripete ossessivamente il cognome al telefono con Giulio Golia; la nota della Sma Campania, la partecipata ambientale della Campania, che dopo la trasmissione di Italia 1 ha sollecitato e ottenuto l’allontanamento di Langellotto dai cantieri dell’emergenza post alluvione di Ischia, dove secondo alcuni reportage e foto su ‘Il Golfo’ stava lavorando coi camion “benedetti”; infine l’arresto di Langellotto per lesioni aggravate dalla minaccia grave, ordinato venerdì scorso dal Gip di Torre Annunziata su richiesta della Procura guidata da Nunzio Fragliasso, al culmine di indagini che hanno avuto una brusca accelerazione nei giorni successivi alla puntata delle Iene. “Le istituzioni – dichiara Rescigno – hanno il dovere di proteggere e sostenere la preziosa opera di denuncia che cronisti come Iurillo portano avanti da anni contro criminalità e colletti bianchi”.