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Ilaria Salis, il padre a La7: “È invecchiata di 10 anni in 11 mesi. Domiciliari in Ungheria? C’è un serio problema di sicurezza per lei”

Drammatica testimonianza del padre di Ilaria Salis, Roberto, nella trasmissione Tagadà (La7). Il papà della 39-enne milanese, detenuta in Ungheria dopo essere stata arrestata l’11 febbraio dello scorso anno, descrive le condizioni della figlia: “Quelle immagini che avete visto sono molto crudeli e toccanti per chiunque le veda, figuratevi per i genitori. L’ambasciata sapeva di mia figlia in catene: quella di ieri è stata la prima udienza del processo, ma ci sono state altre occasioni in cui Ilaria – spiega – è stata tradotta in tribunale in quelle condizioni. Tra l’altro, quelle immagini riportano solo una parte delle vessazioni subite da mia figlia: prima di entrare in tribunale, è stata per un’ora e mezza in catene all’interno di una celletta 90×120 senza aperture con solo una piccola bocca di lupo per l’areazione. La situazione non è semplice per niente”.

E aggiunge: “Credo che Ilaria in un anno sia invecchiata di 10 anni. Ha perso peso, è molto pallida, ha lividi sui polsi e sulle caviglie a causa della manette molto strette. Con l’ambasciata ho contatti praticamente da quando è stata arrestata Ilaria. Anche oggi sono stato in ambasciata e ho fatto presente delle cose che sono successe e che ritengo intollerabili. Diciamo che abbiamo definito un piano di azione che però deve essere validato dal ministero degli Esteri e da quello della Giustizia. I domiciliari in Ungheria? C’è davvero un problema importante di sicurezza”.

Roberto Salis rivela: “Ieri ad assistere all’udienza c’erano 4 neonazisti vestiti di nero. Io e mia moglie abbiamo evitato qui l’albergo e alloggiamo in una casa Airbnb per evitare che il nostro nome possa circolare liberamente. I nostri indirizzi di casa sono noti alla magistratura, ma l’indirizzo di residenza di mia figlia, dopo 3 giorni dal suo arresto, è stato passato a un giornale ungherese di estrema destra“.