Si contrae il giro d’affari dell’industria italiana a novembre, mese che era stato caratterizzata dalla decima flessione consecutiva della produzione. L’Istat stima una diminuzione del fatturato mese su mese dell’1%, al netto dei fattori stagionali, risultato di una dinamica negativa su entrambi i mercati: -0,1% sul quello interno e -2,7% su quello estero. Rispetto al novembre del 2022 la flessione è del 3,4%, con un calo equamente suddiviso tra mercato domestico estero. Si tratta dell’ottava flessione mensile consecutiva. Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie si registrano incrementi tendenziali per i beni strumentali (+2,7%) e per i beni di consumo (+0,1%), mentre risultano in calo i beni intermedi (-10,1%) e l’energia (-9,1%). Con riferimento al comparto manifatturiero – prosegue l’Istat – il settore che mostra l’incremento maggiore è quello dei macchinari e attrezzature (+6,8%), mentre le flessioni più marcate si riscontrano nel comparto della chimica (-12,7%) e nell’industria del legno, della carta e della stampa (-12%).