Si inasprisce la protesta degli agricoltori francesi. I manifestanti, secondo quanto riferisce la polizia, hanno fatto irruzione in una zona di stoccaggio dei mercati generali di Rungis, alle porte di Parigi, dove sono stati commessi “danni”. Gli agricoltori sono stati evacuati dalle forze dell’ordine e sarebbero 79 le persone fermate dalla polizia. Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, aveva avvertito i manifestanti che qualsiasi tentativo di accesso ai mercati generali di Rungis, il mercato all’ingrosso più importante della Francia, sarebbe stato impedito dalle forze dell’ordine. I manifestanti, aveva avvertito il ministro ai microfono di Sud Radio, non devono entrare “a Rungis, ma se mai dovessero farlo, ovviamente, lo ripeto qui, non lasceremo che accada”.

Un gruppo di agricoltori provenienti dal nord del Paese si erano riuniti da questa mattina ad un punto di blocco dell’autostrada A1, tra Parigi e Lille, bloccati a loro volta dai mezzi blindati dei gendarmi ad appena due chilometri dal grande aeroporto transalpino che collega Parigi al resto del mondo. Gli agricoltori in rivolta avevano chiesto ai gendarmi di farli avanzare simbolicamente di dieci metri, ma le forze dell’ordine hanno rifiutato, mantenendo la posizione.

In Germania, gli agricoltori hanno nuovamente bloccato strade e ingressi autostradali con i trattori in segno di protesta contro i previsti tagli ai sussidi nel settore. In particolare, le azioni di protesta sono in atto in Baviera, dove gli agricoltori vogliono bloccare numerosi accessi a strade e autostrade e dove sono previsti disagi per il traffico. Gli agricoltori si sono mobilitati anche in altri Laender federali, radunandosi con i trattori su diversi ponti e incroci autostradali nella zona di Neubrandenburg. In Sassonia-Anhalt i trattori hanno temporaneamente bloccato diversi ingressi autostradali.

Proseguono in Belgio le proteste. Diversi punti di passaggio del confine tra il Belgio e la Francia sono stati bloccati nel quadro di una protesta congiunta degli agricoltori dei due Paesi. Secondo il giornale francese La Voix du Nord, gli agricoltori intendono restare sul posto per tutto il giorno, prima di incamminarsi per Bruxelles giovedì, in concomitanza con il summit straordinario dell’Unione europea. La situazione più critica si è creata mercoledì mattina sull’autostrada in prossimità del comune di Aalter nelle Fiandre, bloccata dai trattori in entrambe le direzioni.

La strada statale Atene-Lamia è stata chiusa in entrambe le direzioni da un blocco di agricoltori della cittadina di Atalanti, nella Grecia centrale. Il premier greco Kyriakos Mitsotakis ha incontrato gli agricoltori che hanno organizzato delle proteste a Vonitsa, in Etolia. Un portavoce della protesta ha chiesto, tra le altre cose, misure di sostegno immediate da parte del governo, la riduzione dei costi di produzione e la creazione di progetti infrastrutturali nelle campagne. “Sapete benissimo che il sostegno al settore primario è la nostra massima priorità politica. Conosco i problemi” ha dichiarato il primo ministro, e ha aggiunto: “Siamo sempre aperti a vedere cosa possiamo fare meglio sia a livello nazionale che europeo”.

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