Ora è ufficiale: Lewis Hamilton sarà un nuovo pilota Ferrari dal 2025. Con un breve comunicato e un tweet con tanto di sfondo rosso con il cavallino rampante nel mezzo, la scuderia di Maranello ha fatto sapere di esser lieta “di annunciare che Lewis Hamilton entrerà a far parte del team dalla stagione 2025, con un contratto pluriennale”. Poco prima era arrivata l’ufficializzazione della fine del rapporto tra il pilota britannico e la scuderia Mercedes. Il lungo corteggiamento ha quindi tagliato il traguardo. Il pilota più iconico e vincente della F1 non si è fatto sfuggire l’ultimo treno ‘rosso’ e alla fine si è fatto convincere. Sposerà la Ferrari, che per l’inglese è sempre stata un’attrattiva, mai nascosta. La giornata che ha segnato il clamoroso passaggio è stata segnata da una serie di colpi di scena. Ad un mese dal via della prossima stagione e a dieci giorni dalla presentazione della nuova Mercedes, la scuderia tedesca ha annunciato, dopo quanto fatto trapelare dal team principal Toto Wolff, il divorzio a fine stagione dal sette volte campione del mondo, ‘strappo’ che ha aperto all’inglese le porte di Maranello.
Pochi minuti dopo è infatti arrivata l’ufficialità del passaggio del britannico a Maranello per un sodalizio che scatterà a partire dal 2025, un anno prima della rivoluzione in termini di regolamento (tra motore, drs e aerodinamica) e un mese dopo la scadenza del contratto che lega fino al 2024 Carlos Sainz alla scuderia emiliana che ha scelto di non rinnovare con l’iberico, stringato (“Darò tutto per la squadra“) nel confermare il suo addio a fine stagione. “Ho trascorso 11 anni meravigliosi con questa squadra e sono così orgoglioso di ciò che abbiamo raggiunto insieme. La Mercedes fa parte della mia vita da quando avevo 13 anni. È tempo di una nuova sfida”, sono state le parole di Hamilton nel salutare quella che ha definito la sua ‘famiglia’. Ciò che fece il campionissimo Michael Schumacher a metà degli anni ’90 approdando ad una Ferrari che stava, in termini di prestazioni e risultati, molto peggio di quella di oggi, portandola al massimo dei suoi livelli, proverà a ‘replicare’ Hamilton, altro guru del ‘circus’, la cui presenza nel team ‘rosso’ darà forza ad una scuderia che si sta rinforzando attorno al team principal Vasseur e al suo nuovo progetto di squadra.
E non è escluso che possano arrivare per quella data nuovi ingegneri e nuovi tecnici, pescando proprio da casa Mercedes. Per otto anni gloriosi, la partnership tra il 39enne di Stevenage e la scuderia tedesca durata 11 stagioni, è stata, per valore assoluto, quella più dominante e di maggior successo in F1. Il risultato poggia sull’incredibile numero di 82 vittorie complessive e sei campionati mondiali piloti. Ma dopo tre annate senza gloria, Hamilton si deve essere sentito meno legato alla Mercedes. Alla base del suo sì, meno rimorsi proprio nei confronti di quello squadrone che lo ha fatto diventare un campione da Guinness dei primati (103 vittorie, 197 podi, 104 pole e 4.639,5 punti). Consapevole di non essere più imbattibile è emersa in lui la convinzione che per diventare leggendario e superare il record dei sette mondiali, non ci fosse nulla di meglio che guidare e vincere con la vettura che fu di Schumacher. Una possibilità e un’attrattiva troppo grande per chi è alla fine del suo percorso sportivo ma ha ancora voglia di combattere, sfidare se stesso e superare i propri limiti e magari provare a dare fastidio al nuovo ‘cannibale’, di nome Max Verstappen.
Il passaggio di Hamilton ai rivali della Ferrari per la prossima stagione viene dunque letto come un’accusa schiacciante alla Mercedes, su quanto sia caduta nella normalità e, peggio ancora mettendo in dubbio la possibilità della squadra di tornare al vertice. Hamilton farà coppia con il monegasco Charles Leclerc, su cui la Ferrari ha puntato molte delle sue fiches avendogli rinnovato un contratti di cinque anni. Tutto però difenderà dall’affidabilità della ‘rossa’. Serve però una macchina che sappia correre veloce, spingere al massimo e in grado di vincere. “Sono molto sorpreso del passaggio in Hamilton in Ferrari, avrà avuto le sue motivazioni. Credo abbia avvisato il team in questi giorni, la Mercedes ha fatto molto per lui. Ci si abituerà a questa realtà”, ha dichiarato Flavio Briatore, ex team manager con la scuderia Benetton poi diventata Renault, che nutre però, seppur velatamente, alcuni dubbi. “Se condivido la scelta? Non lo so, prima di tutto si deve mettere a posto la macchina, puoi anche avere ‘Batman‘ nel team ma se la macchina non è competitiva non è che il pilota possa fare la differenza. E’ fondamentale che la macchina funzioni”, ha aggiunto Non sarà dunque l’età un problema (“In F1 ciò che conta è il cronometro, i tempi che fai al giro, in gara, la consistenza e come aiuta a mettere a punto la macchina. Abbiamo visto Alonso cosa ha fatto l’anno scorso”) ma l’affidabilità di una ‘rossa’ capace di tornare a dominare. Come ai tempi di Schumacher.