Pozzolo torna alla Camera: “Non mi sento scaricato da Fdi. Lo sparo? È un fatto privato che gestisco io”
Pozzolo è stato audito dai probiviri del partito guidato da Giorgia Meloni. Poi, i giornalisti, lo hanno intercettato fuori da un bar poco distante da Montecitorio. Quando Pozzolo esce dal bar c’è chi lo riconosce ed esclama “il pistolero!”.
“Com’è andata con i probiviri? Benissimo”, risponde il deputato ai giornalisti uscendo dal bar. Ma Pozzolo con i cronisti vorrebbe parlare di altro. “Se mi fate domande di politica io rispondo” ripete più volte, criticando le domande dei cronisti: “C’è il mondo che è in fiamme, c’è l’Iran che sta contribuendo a scatenare una simil terza guerra mondiale insieme alla Cina e alla Russia, ci sono popolazioni che stanno morendo, vedo che voi giornalisti fate un lavoro egregio, probabilmente calibrandolo nel modo che voi ritenete quello corretto ed è rispettabile, ma io la vedo in modo diverso”.
Non si capisce perché di questi temi i cronisti dovrebbero parlarne con l’onorevole, che ha conquistato le prime pagine dei giornali solo per
l’accusa di aver esploso un colpo di pistola, ferendo un uomo, a una festa di capodanno alla quale partecipavano circa trenta persone, tra cui bambini, e il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.
“Le mie idee non cambieranno mai”, afferma ancora Pozzolo a cui “non risulta”, comunque, una ipotesi di espulsione. Incalzato dai cronisti, infine, il deputato di Fdi lascia intendere di non volersi dimettersi da parlamentare.