Un gruppo di ragazzini, ripreso da una telecamera di videosorveglianza, ha urlato e scritto con lo spray frasi omofobe di fronte all’ingresso del Gay center, spazio fondato da varie associazioni del mondo Lgbt+ nel quartiere di Testaccio, a Roma. I vandali hanno anche danneggiato a colpi di mazza da baseball il muro colorato di arcobalento all’entrata del centro. “Questo è l’ennesimo atto da parte di giovanissimi che si sono resi protagonisti anche di irruzioni nella nostra sede, minacce e insulti a volontari e utenti. Attacchi che presentano chiari indicatori di odio omolesbobitransfobico, agiti nel branco. Una modalità che riconosciamo ormai sempre più di frequente nelle strade del nostro Paese” denuncia il Gay center in un post sui social. Secondo i volontari del centro, episodi come questo sono il “il risultato di un discorso pubblico che incita sempre di più all’odio verso chi continua a essere etichettato come “diverso” e perciò bersaglio di violenza”.
Oltre a chiedere che le scritte vengano rimosse, le associazioni lanciano un appello al ministro dell’Istruzione, il leghista Giuseppe Valditara: “Chiediamo di investire in corsi contro la discriminazione verso le persone Lgbt+, affinché si possano prevenire questi comportamenti e ogni luogo di tutela delle persone Lgbt+ possa continuare a essere uno spazio sicuro di partecipazione”. Il gruppo del Partito democratico in Assemblea capitolina (il consiglio comunale di Roma) condanna l’accaduto parlando di “vergognose immagini, comportamenti inaccettabili che rivelano quanto i pericoli della discriminazione siano più attuali e diffusi di quanto si pensi. Ci auguriamo che gli autori di questi gesti vengano individuati. Oggi la nostra solidarietà va agli attivisti del Gay Center e a tutta la comunità Lgbtq+” scrivono la capogruppo Valeria Baglio e il consigliere Yuri Trombetti.