Un’impresa storica, una rimonta mai vista prima nello sci: Daniel Yule, 30esimo e ultimo dei qualificati dopo la prima manche, vince lo slalom speciale di Chamonix valido per la Coppa del Mondo. Una pagina di sport memorabile ma triste: l’incredibile prova del 30enne svizzero infatti è stata nettamente favorita dal caldo anomalo che sta investendo le montagne sul versante francese del Monte Bianco. Specialmente la seconda manche, con il via alle ore 12.30, si è disputata su una neve che assomigliava a farina. Complice anche l’altitudine non elevata del pendio (l’arrivo è sotto i mille metri), gli ultimi sciatori a scendere – i migliori della prima manche – si sono ritrovati praticamente a fare sci nautico.

Così Yule, che aveva un distacco di 1″93 dal leader, il francese Clément Noel, è riuscito a rimontare tutti i 29 rivali scesi dopo di lui sfruttando al meglio il manto nevoso ancora intonso al suo passaggio. Lo svizzero ha disputato una grandissima prova, rifilando 6-7 decimi a chi è sceso subito dopo di lui – ma è innegabile che il contesto di questa impresa storica sia uno spettacolo deprimente, dovuto a condizioni climatiche fuori dal normale abbinate a una pista più che rivedibile. Dietro a Yule si è piazzato un altro svizzero, Loic Meillard, che era terzo dopo la prima manche con un secondo e 22 centesimi di vantaggio. Noel, che sognava l’impresa in casa, si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio.

Migliore degli italiani è stato Alex Vinatzer, anche lui capace di approfittare delle condizioni anomale per rimontare dalla 21esima alla decima posizione: “La pista si è scaldata tanto e chi si è piazzato meglio nella prima manche ha dovuto fare grandi manche per stare davanti. Yule, con il primo pettorale ha approfittato al massimo della situazione”, ha analizzato l’azzurro al termine dello slalom. D’altronde, questa stagione della Coppa del Mondo di sci è stata fortemente condizionata dagli effetti del riscaldamento globale: gare cancellate, risultati bizzarri, pendii pericolosi, calendario contingentato.

Proprio a Chamonix, ad esempio, venerdì e sabato si sarebbero dovute disputare due prove di discesa libera maschile, cancellate per via delle temperature troppo elevate. Stessa decisione presa in Germania, a Garmisch-Partenkirchen, dove è stato spazzato via l’intero programma femminile. Gare che non verranno nemmeno recuperate, proprio perché ormai il calendario è già troppo fitto di appuntamenti per via dei rinvii precedenti. Già a inizio stagione furono cancellate le prove previste a Cervinia. È stato solo l’inizio, mentre in altre occasioni gli atleti hanno sciato in condizioni folli: viene in mente, per fare un altro esempio, lo slalom di Schladming (Austria) disputato la sera del 24 gennaio scorso sotto la pioggia.

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