Gli automobilisti della Norvegia, rappresentati dalla Norges Automobil-Forbund (NAF), non si limitano ad acquistare auto elettriche, ma ne verificano l’efficienza alle basse temperature per valutarne lo scostamento della percorrenza rispetto a quella dichiarata. Lo scorso gennaio, sulla stessa distanza e con una singola carica, diversi modelli a listino nel paese scandinavo sono stati guidati sul medesimo percorso tra -2 e -10°.
L’esito della verifica premia le auto delle case automobilistiche cinesi, la cui offensiva europea preoccupa non poco i costruttori del Vecchio Continente. Sette fra le auto con la minore differenza percentuale tra i chilometri dichiarati e quelli percorsi con il freddo arrivano dall’Asia, cinque sono di marche della Repubblica Popolare, una sesta è di un brand britannico della galassia di una multinazionale del Celeste Impero e l’altra è coreana.
L’attenzione riservata dall’associazione degli automobilisti della Norvegia è significativa. Un po’ perché il paese è il maggior produttore europeo di greggio e un po’ perché in nessun’altra nazione la quota delle elettriche è così alta: nel 2023 le immatricolazioni a zero emissioni hanno superato l’82%. I volumi (poco meno di 104.600 unità) hanno subito una flessione del 24,4%, inferiore tuttavia a quello del mercato (-27,2% attorno ai 127.000 esemplari) e a qualsiasi altro tipo di alimentazione.
I norvegesi, insomma, comprano, ma non proprio “a batteria chiusa”: i test sono periodici. I modelli che scontano meno il freddo sono perlopiù di grandi dimensioni e generalmente anche costosi. A cominciare dalla HiPhi Z, una esclusiva GT cinese da non meno di 105.000 euro da 5,2 metri di lunghezza accreditata di una percorrenza di 555 chilometri, che con il freddo sono appena il 5,9% in meno: 33 km di differenza. Ricorrendo sempre allo scostamento percentuale, nel giro di pochi decimali ci sono tre auto, seppur con una perdita in doppia cifra: del 12,1% per la Bmw i5, del 12,3% per la Lotus Eletre e del 12,5% per la Kia EV9, che è la più “piccola (5 metri) e anche la più “economica” (a partire da 72.500 euro).
Quindi tre macchine cinesi: i Suv Xpeng 9 e Nio EL6 e la berlina Nio ET5, per le quali sono state rilevate differenze percentuali fra il 13,1 e il 14,1%. Poi due modelli premium tedeschi che si assomigliano nelle dimensioni (4,88 e 4,91 metri di lunghezza) e nel prezzo, poco sotto gli 85.000 euro. Si tratta della Mercedes-Benz EQE Suv (18,7% di percorrenza in meno con il freddo) e della Audi Q8 e-Tron Sportback (20,2%). La Top 10 viene chiusa dalla più compatta e meno cara delle vetture ai primi posti: con una differenza del 20,6% c’è la BYD Dolphin, che costa poco più di 35.000 euro e misura 4,3 metri di lunghezza. Modelli simili o più piccoli per dimensioni – dalla Hyundai Kona alla Peugeot E-308, dalla Jeep Avenger alla Opel Astra – hanno valori superiori: rispettivamente del 24,9, del 27,4, del 27,6 e del 28,3%.
Con il riferimento percentuale, la Toyota bZX4 è il modello che ha patito maggiormente le temperature rigide (32% di scostamento), seguito dalla Volkswagen ID.7 (31,9%), dalla Volvo C40 (30,9%) e dalla Polestar 2 Long Range (30%). La Tesla Model 3 è rimasta di poco sotto questa cifra, -29,9% (629 promessi e 441 percorsi). In termini di perdita di percorrenza, la VW ID.7 è quella che ha perso più chilometri (194 chilometri) seguita dalla della Tesla Model 3 (188). Anche in termini autonomia (522 km) la HiPhi Z è risultata la migliore, davanti alla Nio ET5 (481, ma partiva da 560) e alla Hyundai Ioniq 6 (468, mentre quelli dichiarati sono 614).