Il tabloid Daily Mail sta snocciolando una chicca al giorno in attesa della pubblicazione del volume, Mia Madre ed Io, che conterebbe notizie esclusive e del tutto inedite cerca la vera volontà della compianta regina che, in 70 anni di regno, ne ha viste di ogni
Nessuno ormai potrà smentirla, ma nell’ultima rivelazione contenuta nel suo libro che uscirà il 15 febbraio, Ingrid Seward afferma con certezza che la regina Elisabetta II avrebbe preferito che Diana sposasse il principe Andrea anziché Carlo, notoriamente innamorato di Camilla. Il tabloid Daily Mail sta snocciolando una chicca al giorno in attesa della pubblicazione del volume, Mia Madre ed Io, che conterebbe notizie esclusive e del tutto inedite cerca la vera volontà della compianta regina che, in 70 anni di regno, ne ha viste di ogni. Compresa quella volta in cui Diana fu invitata per la festa per il 21esimo compleanno di Andrea nel castello di Windsor.
La giovane Spencer era bellissima e molto giovane, il suo fascino era assolutamente indiscusso, racconta il libro e le cronache ne sono testimoni, ma l’unico che sembrava non accorgersene era proprio l’allora principe del Galles, Carlo, da poco rientrato dopo un viaggio di una settimana negli Stati Uniti. Lei avrebbe ballato come una matta fino alle 5.30 del mattino sulle note di Elton John, lui non l’avrebbe degnata di alcuna attenzione, tanto da indurla a decidere di rinunciare al matrimonio. Secondo le testimonianze raccolte nel libro sarebbe stata l’intercessione del padre di Diana, il conte Spencer, a fare cambiare le cose e a concludere l’accordo sulle nozze con la regina. Eppure Elisabetta II, conoscendo bene i suoi figli, continuava a conservare un dubbio circa la riuscita della coppia convinta che Diana, ancora troppo giovane, non avesse ben chiara la differenza tra “l’uomo ed il principe, futuro re e che per questo sarebbe stata più adatta per Andrea”.
Il principe terzogenito, oltre ad essere più giovane, tra Diana e Carlo infatti c’erano 12 anni ed un mondo di interessi di differenza, è sempre stato un uomo allegro ed amante della mondanità. Al punto da arrivare poi a frequentare le persone sbagliate, in America, a cominciare da Jeffrey Epstein condannato per pedofilia e morto suicida in carcere a New York nel 2019. L’amicizia tra i due è costata cara alla famiglia reale che ha dovuto pagare almeno 12 milioni di Sterline per tirarlo fuori dal processo e raggiungere un accordo con la grande accusatrice Virginia Giuffre.
Ma questa è storia recente, il libro invece si occupa di raccontare come a quel punto fondamentale fu l’intervento della Regina Madre che invitò Carlo e Diana in Scozia, nella sua residenza a Birkhall, nelle pertinenze di Balmoral. Sebbene le differenze tra i due fossero ancora lampanti e l’entusiasmo manifestato da Lady D. fosse di molto superiore a quello del principe, la coppia discusse a lungo delle difficoltà del ruolo al quale si preparava e delle pressioni alle quali sarebbe stata sottoposta dopo il matrimonio. Sia per quello che riguardava la vita a corte, sia per il rapporto con l’esterno e soprattutto con la stampa che sin da subito si era mostrata molto interessata alla fidanzata del futuro re. Diana era stata avvisata e già durante il fidanzamento si era accorta della grande solitudine alla quale sarebbe stata condannata, spiegano le anticipazioni pubblicate sui giornali in questi giorni. “Carlo non faceva grandi sforzi per apparire romantico e dimostrare attenzioni nei suoi confronti e questo la rendeva sempre più infelice.”
E ancora: “A me non sembra strano – scrive la Seward – che il principe Carlo fosse fuori per la maggior parte del suo tempo e che non tornasse per cenare con lei tutte le sere.” Insomma, la famiglia reale ha un’agenda di impegni fittissima che “rende la vita familiare praticamente impossibile da vivere a meno che non si trovi a Balmoral o a Sandringham”, dove normalmente trascorre le vacanze. Questo libro, ultimo di una interminabile serie, promette grandi rivelazioni sui segreti della corona inglese, ma a giudicare da come sono andate le cose, l’unica triste considerazione che rimane è quella che il destino di Diana, comunque, non le avrebbe riservato grandi felicità anche se avesse scelto un principe diverso.