Per i propri 40 anni, la divisione Audi Sport si è regalata un modello celebrativo. Naturalmente con motore a combustione, inevitabilmente a trazione integrale e decisamente esclusiva. È la RS 6 Avant GT, che condivide la meccanica con la strettissima parente “Performance”, ma che è più leggera di una quindicina di chili (2.075 kg). Per la prima volta, alla familiare ad alte prestazioni – fino a 305 km/h di velocità massima – sono stati tolti i tradizionali mancorrenti al tetto per renderla più filante.
Monta cofano e paraurti in carbonio e viaggia su pneumatici adatti alle andature elevate sistemati su cerchi da 22” dal design dedicato. È una serie speciale limitata ad appena 660 esemplari, la metà dei quali riservati agli appassionati del Vecchio Continente, di cui una quarantina dirottati verso l’Italia, dove – dicono le indiscrezioni – l’interesse rilevato dai concessionari è forte. Una sorpresa relativa considerato il listino (circa 100.000 euro in più rispetto alla “Performance”), visto che il Belpaese è il quinto mercato al mondo per la casa dei Quattro Anelli.
Il prezzo fissato dalla filiale nazionale è non meno che impegnativo: fra i 250.000 e i 260.000 euro, in base al tipo di verniciatura (due tinte sono specifiche per questo modello e una è anche abbinata ad un wrapping particolare, disponibile peraltro in combinazione con altre tonalità) e a seconda che ci siano o meno gli inserti interni o esterni in fibra di carbonio.
L’esclusività del modello non è legata solo alla tiratura, ma in parte anche alla sua produzione, una parte della quale avviene in modo artigianale, presso i Böllinger Höfe di Heilbronn, dove la macchina assume la fisionomia GT e dove ogni esemplare viene identificato con una specifica numerazione. Le auto arrivano da una mezza dozzina di chilometri di distanza, dalla fabbrica di Neckersulm, dove si fanno i telai e dove vengono assemblate e laccate.
La nuova Audi RS 6 Avant GT richiama il concept RS 6 GTO esibito quattro anni fa, ma è un riconoscimento al bolide per le competizione del 1989, la Audi 90 quattro IMSA GTO. Sotto il cofano gli ingegneri hanno piazzato il V8 TFSI a doppia sovralimentazione da 4.0 litri e 630 Cv. La coppia arriva a 850 Nm con un’accelerazione da 0 a 100 orari di 3,3”. Nel ciclo misto di omologazione WLTP la percorrenza è compresa fra i 7,9 e gli 8,2 chilometri per litro: malgrado il tipo di carrozzeria, con una macchina simile difficilmente si va a fare la spesa.
Audi assicura che il piacere di guida di questo modello è, se possibile, ancora superiore. La ragione, fanno saper da Ingolstadt, è riconducibile a diversi elementi, tutti di serie. Sono stati migliorati i tempi di cambiata della trasmissione automatica a otto rapporti, sono stati adottati gli ammortizzatori a ghiera regolabili che riducono di 10 millimetri l’altezza da terra rispetto alla RS 6 Avant “standard” ed è stato impiegato il differenziale posteriore sportivo quattro ottimizzato, con una calibrazione analoga a quella della “Performance”.
Le motorizzazioni termiche sono ormai “a scadenza” e anche se Audi non ha fornito dettagli circa eventuali altre serie limitate, il destino è segnato: fra due anni ogni nuovo modello lanciato sul mercato sarà solo elettrico, mentre a partire dal 2033 non verranno più commercializzate auto con le insegne dei Quattro Anelli alimentate da propulsori a combustione. Il costruttore ha ufficializzato l’arrivo delle prime esclusive RS 6 Avant GT nel corso del prossimo trimestre.