Si è aggravata la posizione dello studente di 17 anni che ieri a Varese ha aggredito con un coltello a serramanico una professoressa nell’atrio di una scuola. Al ragazzo “soggetto a diagnosi funzionale”, come aveva specificato la scuola, è contestata la premeditazione perché la lama usata per ferire tre volte la docente, Sara Campiglio, 57 anni, era stata portata da casa. La procura poi ha valutato di contestare le aggravanti dei futili motivi e dell’aver agito contro un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sua funzioni. La richiesta di convalida dell’arresto è stata presentata al giudice per le indagini preliminari dalla Procura dei Minori diretta dalla facente funzione Luisa Russo. L’udienza non è ancora stata fissata.
Un ragazzo “problematico”, ma che non aveva mai avuto comportamenti da “bullo”, Gli investigatori della Squadra mobile hanno iniziato gli accertamenti e le acquisizioni delle testimonianze per verificare se nei giorni scorsi tra l’insegnante e lo studente ci sia stata, come sembra, della tensione e per accertarlo sentiranno anche il personale e i compagni di classe. L’Enaip ieri si è affidata a un comunicato: “La scuola è consapevole della gravità dell’accadimento e si è già attivata per dare ai ragazzi e ai docenti un supporto psicologico al fine di affrontare al meglio la situazione per quanto possibile” sottolineando che “il ragazzo è sempre stato seguito con competenza e professionalità dalla scuola e accompagnato per un miglioramento delle sue competenze psico-attitudinali”. Il giovane, con i genitori, è stato sentito in questura dagli agenti della Mobile.