I miti della ristorazione rinomata e stellata vengono frequentemente smontati dal ‘critico mascherato’ Valerio Massimo Visintin. Intervistato da MowMag, l’autore ha criticato il modello di business di Carlo Cracco e Valerio Braschi (vincitore della sesta edizione di Masterchef Italia). La città dei prezzi elevatissimi è sempre lei, Milano, dove si vive una situazione “fuori controllo” per quanto riguarda i costi e la gestione in ambito ristorativo.
L’ex giudice di Masterchef, secondo quanto riportato da Visintin, starebbe vivendo una costante situazione di difficoltà economica che, presto, potrebbe spingerlo a lasciare Milano: “La sua attività di imprenditore della ristorazione non credo che sia in ripresa, ha comunque molti debiti e periodicamente si dice che lascerà Milano. Ha accumulato tantissimi debiti che in parte lui riesce a tamponare con iniziative extra come quelle televisive o con i grandi catering e cene. Ma quel tipo di ristorazione è sempre in difficoltà“, ha detto il critico, su Cracco.
Simile discorso di ‘gestione rivedibile’, viene proposto nei confronti del ristorante di Braschi: “La ristorazione milanese è completamente fuori controllo, me ne capitano continuamente. Sono stato da pochissimo al ristorante di Valerio Braschi, che ha vinto Masterchef, e i prezzi sono mostruosi. Tra le cose che mi hanno colpito, però, c’è un pesce che si chiama ‘Glacier 51’ e te ne portano un francobollo e mezzo. Ma la cosa che fa più impressione è che questo è un pesce che vive a duemila metri di profondità e soprattutto si trova in Australia, quindi a 16.000 chilometri da Milano. Perché devi portarmi un pesce che deve farsi in totale 18.000 chilometri per arrivare sul mio piatto? Si parla tanto di sostenibilità, ma questo fatto è una cosa intollerabile. Due francobolli di questo Glacier costano 42 euro. E questo è solo per fare un esempio”, ha concluso Visintin.