di Roberto

La tempesta perfetta è in arrivo nel paese del sole.

In Italia le temperature continuano a crescere in modo costante. Il 2023 è stato dichiarato l’anno più caldo della storia, con un picco di temperatura di 1,05 gradi Celsius superiore alla media storica. Il fenomeno non riguarda di certo solo il bel paese, ma, mentre nel mondo la temperatura sta aumentando, in Italia aumenta con un tasso di crescita maggiore, seguendo il trend critico di tutta l’area mediterranea.

Vediamo alcuni numeri, fonte Osservatorio Cittàclima di Legambiente: 118 casi di allagamenti da piogge intense, 82 casi di danni da trombe d’aria e raffiche di vento, 39 casi di danni da grandinate, 35 esondazioni fluviali che hanno provocato danni, 18 casi di frane causate da piogge intense, 16 eventi con danni alle infrastrutture e 3 eventi con impatti sul patrimonio storico. In un solo anno, rispetto al 2022, si registrano aumenti significativi per gli eventi estremi: alluvioni ed esondazioni fluviali (+170%), temperature record registrate nelle aree urbane (+150%), frane da piogge intense (+64%), mareggiate (+44%), danni da grandinate (+35%), e allagamenti (+12%).

In ultimo, la tempesta perfetta, non causata dal clima, ma dal nostro governo, che ha deciso rimodulare il Pnrr dimezzando, da 2,5 miliardi a 1,2 miliardi, i fondi destinati a contrastare il dissesto idrogeologico. Ci si potrebbe chiedere se comunque i fondi stanziati siano sufficienti: in media, ogni anno, sono stati spesi oltre 1,25 miliardi per la gestione delle emergenze…

Risulta evidente che la decisione sia completamente irrazionale e scellerata. Mancherebbe solo un tassello per la tempesta perfetta, si chiama autonomia differenziata. Le previsioni meteo per il prossimo futuro sono nere: un premier forte al timone della nuova arca, che porta in salvo i nuovi duchi delle poche regioni forti del nord, mentre il paese viene sommerso dalla tempesta perfetta.

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