A dare le pagelle ai testi di Sanremo 2024 ci pensa l’Accademia della Crusca. Sul sito mentelocale.it è stata pubblicata un’imponente analisi dei versi presenti tra le canzoni in gara sul palco dell’Ariston redatta dal professore Lorenzo Coveri, importante linguista e membro dell’Accademia della Crusca. In apertura Coveri sottolinea due caratteristiche degli ultimi festival condotti da Amadeus: da un lato la cosiddetta “presa di potere alla parola” dove la dimensione verbale gravida di hip-hop, rap e trap, è tornata in primo piano, relegando la musica ha un ruolo “meno vistoso”; dall’altro “la compresenza di generi che ha portato a un sovrapporsi di tendenze linguistiche”. A questo punto la classifica dei testi con i voti.
Angelina Mango e i Negramaro totalizzano il massimo (9/10) e sono tallonati da Dargen D’Amico, Diodato, Fiorella Mannoia, Gazzelle e Ghali con 8. Fanalini di coda: Maninni con 5, Fred De Palma e Il Volo entrambi con 4. Coveri peraltro si sofferma su “Tuta gold” il brano di Mahmood, sottolineando (come avevano segnalato anche noi giorni fa) questa sorta di apice della “rivoluzione Amadeus” con testi che provengono senza troppa mediazione da un gergo giovanile imbottito di anglicismi. Un’occhiata infine a una strana meteora, tal Emanuele Palumbo, alias Geolier, che “utilizza un dialetto contemporaneo, mescolando elementi tradizionali con forme espressive moderne”. Ovviamente il gioco dell’analisi dei testi si ferma laddove musica e intepretazioni potranno ribaltare il giudizio. Forse.