Speciale Festival di Sanremo 2024

Sanremo 2024, The Kolors: “Se una canzone piace ai bambini vuol dire che avrà successo”

La band composta da Stash, Alex e Dario torna sul palco dell’Ariston con un brano dai suoni elettronici, funky e la cassa in quattro. Le carte in regola per bissare il successo di “Italodisco” ci sono tutte

di Andrea Conti

Sull’onda del successo straordinario di “Italodisco”, tormentone dell’estate 2023, i The Kolors tornano al Festival di Sanremo 2024 a sei anni dall’ultima partecipazione con “Frida (Mai mai mai)”. “Un ragazzo una ragazza” cattura al primo ascolto e c’è da scommettere che il Teatro Ariston sarà rapito dalle sonorità del brano. Potrebbero essere loro la rivelazione di questo Festival. La band composta da Stash, Alex e Dario suoneranno il 3 aprile al Forum di Assago di Milano e il 20 giugno quello all’Auditorium Parco della Musica – Cavea di Roma: “Sarà la festa per i nostri fan”.

Sentite il carico delle aspettative?
Più che altro siamo felicissimi di aver letto le recensione super positive di voi giornalisti che avete ascoltato il nostro brano in anteprima. Abbiamo cercato di portare la nostra identità sonora e abbiamo sempre sognato questo momento.

Rispetto alla prima partecipazione al Festival con che animo tornate all’Ariston?
Il fatto di averlo già fatto, ormai sei anni fa, comporta una consapevolezza maggiore e anche la voglia di goderci alcuni momenti invece di far prevalere l’ansia e la preoccupazione. Andiamo coi i piedi ben piantati per terra per riuscire a vivere questa esperienza al 100%.

“Un ragazzo una ragazzo” come nasce?
Un brano che è nato in un lasso di tempo lungo. È stato ripreso più volte e in più sessioni. Un giorno faremo ascoltare la versione demo di questo brano che suona in maniera totalmente diverso. Eravamo in stazione con Davide Petrella (co-autore, ndr) e abbiamo visto un ragazzo che tentava di rompere il ghiaccio con una ragazza. La nostra attenzione si è catalizzata su quel momento e sulle difficoltà che i ragazzi hanno nell’approccio in un mondo dove, ormai, le relazioni virtuali sono diventati predominanti.

Lo avevate già presentato lo scorso anno ad Amadeus?
Sì ma era la versione demo. Giusto che sia rimasta nel cassetto perché oggi può suonare esattamente come l’avevamo in mente. Siamo felici di esserci quest’anno al Festival perché è la Champions League. Amadeus ha una visione di insieme globale vincente.

Cosa avete in mente per le cover?
Un medley con brani che ci rappresentano e che hanno contribuito alla nostra formazione musicale. Riprendiamo capolavori del passato rimodellandoli nel presente. Avremo con noi un artista a cui teniamo moltissimo e anche nelle nostre interviste passate abbiamo espresso il desiderio di far qualcosa assieme. Anche questo sogno si avvererà.

Qual è la formula del successo dei The Kolors?
Abbiamo imparato molto dal successo ma anche dai momenti down. Un giorno mi ricorderò sicuramente di più i momenti difficili che abbiamo vissuto che i numeri importanti. Comunque se una canzone piace ai bambini vuol dire che hai fatto centro. È un gran segnale, vuol dire che è una canzone pura e sincera. È successo così con “Italodisco”, ad esempio.

Cosa vi ha consigliato Maria De Filippi?
La sento spesso e sempre. Maria è la madre di questo progetto, siamo esplosi letteralmente ad ‘Amici’, quando venivamo dai locali di Milano con le nostre giacchette chiodo. Ci vogliamo bene, è reciproca anche la stima.

Cosa accadrà al Forum?
Sarà il nostro più grande grazie a chi ci ha seguito fino ad oggi. Quando siamo usciti da ‘Amici’ c’era la possibilità di andare in tour nei palazzetti, ma abbiamo preferito aspettare. Abbiamo lavorato tanto ed oggi siamo pronti. Meno male che abbiamo fatto così.

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