“Le inefficienze riscontrate a Palermo, come altrove, nella distribuzione dell’assegno di inclusione, che ha sostituito il reddito di cittadinanza, non sono un problema burocratico, non sono casuali, sono un problema politico di cui voi siete responsabili. Dovere dello Stato è migliorare le condizioni dei cittadini in difficoltà e voi le state peggiorando. Sono tantissimi i cittadini esclusi da ogni sostegno e i più fortunati sono alle prese con queste gravi inefficienze. In pratica, togliete la stampella a chi zoppica e gli dite di correre se vuole mangiare“. Così il deputato del Movimento 5 stelle, Dario Carotenuto, intervenendo in Aula durante il question time e rivolgendosi alla ministra del Lavoro, Marina Calderone.
“Lo Stato dovrebbe redistribuire la ricchezza per garantire benessere a tutti i cittadini – aggiunge il deputato – Questo ci prescrive la Costituzione. Voi la state calpestando. Diffondete informazioni parziali e deformanti grazie alla complicità di editori impuri. Alcuni siedono anche tra i banchi di questo Parlamento, sono editori di quei giornali che si scandalizzano per l’1 per cento – l’1 per cento – delle truffe per il reddito di cittadinanza ma che nulla dicono sull’evasione, che ci costa 80 miliardi l’anno”.
Immediata la risposta della ministra che ha assicurato che il governo si sta “prendendo carico dei bisogni dei più deboli”, sottolineando che “i nostri controlli preventivi generano certamente delle reiezioni per diversi motivi, tra cui anche, per esempio, la mancata comunicazione di attività lavorativa”.
Nonostante le rassicurazioni della ministra, però, per il Movimento 5 stelle, l’Adi è “l’ennesimo fallimento del governo“, spiega ancora il deputato Davide Aiello, prendendo la parola in Aula e sottolineando che “anche l’Ocse, nel suo rapporto, invita il Governo ad ampliare i requisiti per accedere all’Adi: ad oggi, infatti, vengono tagliati fuori centinaia di migliaia di nuclei familiari in povertà assoluta”.