Come riportano i siti web di cinema statunitensi, l’attrice ha depositato una denuncia al tribunale della California martedì scorso
Gina Carano denuncia Disney e Lucasfilm per essere stata licenziata senza valido motivo dal set di The Mandalorian, ed Elon Musk corre in suo soccorso. Come riportano i siti web di cinema statunitensi, l’attrice ha depositato una denuncia al tribunale della California martedì scorso. Nei documenti Carano sostiene di essere stata licenziata per aver espresso opinioni di destra sui social media.
Dal canto loro alla Lucasfilm hanno fatto prendere aria alla 41enne ex lottatrice della MMA femminile dopo un post pubblicato su Twitter nel 2021: “La maggior parte delle persone oggi non si rende conto che per arrivare al punto in cui i soldati nazisti poterono facilmente rastrellare milioni di ebrei fu perché il governo tedesco fece in modo che i cittadini odiassero i propri vicini semplicemente perché erano ebrei. In cosa è diverso questo dall’odiare qualcuno oggi per le sue opinioni politiche?”.
Secondo Hollywood Reporter, ad esempio, Carano avrebbe espresso diverse volte opinioni di “destra”, anche se si tratterebbe di due post in cui l’attrice mostrava di non indossare le mascherine antiCovid e nell’altro di credere nella frode elettorale alle presidenziali del 2020. Insomma qualcosa che confligge più tra la libertà di espressione individuale sui social e il suo autoritario silenziamento che su affermazioni di destra intese come antisemite o inneggianti all’odio sociale quindi da perseguire penalmente.
A tal proposito in soccorso alla Carano è giunto proprio Elon Musk, oggi patron di X che ha mantenuto la promessa di pagare le spese legali per gli utenti che affermano di essere stati discriminati a causa della loro attività sulla sua piattaforma social. In un comunicato ufficiale di X, viene affermato che “come segno di X per la libertà di parola, siamo orgogliosi di fornire supporto finanziario all’attrice Gina Carano consentendole di rivendicare i suoi diritti di libertà di parola su X e la possibilità di lavorare senza essere bullizzata, molestata o discriminata”. Dal canto suo l’attrice ha chiosato sostenendo che “le mie parole sono state costantemente distorte per demonizzarmi e disumanizzarmi come estremista di destra”.