Presidi e cortei in tutta Italia e due fronti caldi: Sanremo e Roma. Giovedì inizia la grande mobilitazione nella Capitale. Già in tanti sono presenti ai punti di raduno dentro e fuori Roma: “Attendiamo migliaia di mezzi, fra trattori e camion”, assicura Danilo Calvani, leader del Cra Agricoltori traditi. “Domani – aggiunge – prenderà il via la mobilitazione e inizieranno a riempirsi i presidi attorno alla Capitale. Non sappiamo il giorno esatto della manifestazione, ma presumibilmente nella seconda metà della prossima settimana, e potrebbe tenersi al Circo Massimo“.
Intanto da Melegnano, nel Milanese, una delegazione di circa 15 trattori parte alle 20 in direzione Sanremo. “Accettiamo la proposta del direttore artistico del Festival di Sanremo Amadeus il quale ha proposto di accogliere una delegazione di agricoltori sul palco dell’Ariston“, fa sapere in una nota il coordinamento nazionale di Riscatto agricolo. La rappresentanza degli agricoltori, dice ancora il movimento, porterà con sé la bandiera italiana “con la quale chiediamo di poter salire sul palco del teatro Ariston e in diretta”. Al Festival, aggiunge Riscatto agricolo, “porteremo le nostre preoccupazioni, le nostre paure e le nostre fatiche, per illustrare brevemente i motivi della grande mobilitazione dei giovani agricoltori italiani, per continuare a sperare nel futuro della nostra agricoltura e determinati nel continuare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni”. Non è noto se gli accordi siano stati già presi e se la rappresentanza degli agricoltori in protesta metterà piede sul palco: l’incognita sulla loro presenza, infatti, si intreccia con la politica e i rapporti tra Palazzo Chigi e la Rai.
Da Nord a Sud è un susseguirsi di presidi e manifestazioni mentre agricoltori e allevatori attendono notizie per pianificare l’arrivo a Roma. Anche nel caso della grande manifestazione nella Capitale rimangono tante incognite. Nel dubbio, si registrano ripercussioni anche sull’attività giudiziaria. Mentre sempre più trattori cominciano a confluire alla porte della Capitale il presidente della Terza Corte di Assise di Roma ha disposto il rinvio dell’udienza fissata per giovedì mattina all’aula bunker del carcere di Rebibbia nel processo per l’omicidio del leader degli Irriducibili, Fabrizio Piscitelli detto “Diabolik“. Alla luce dell’annunciata mobilitazione degli agricoltori “che dovrebbero confluire su Roma da diverse regioni di Italia con annunciati blocchi delle vie di comunicazione della Capitale”, si legge nel provvedimento, e considerato che diversi giudici popolari hanno “la residenza fuori dal Raccordo Anulare, appare improbabile che si possa regolarmente costituire la Corte”. Così la decisione del rinvio.