Speciale Festival di Sanremo 2024

Sanremo 2024, le pagelle dei look della prima serata: Dargen D’Amico con gli orsetti di peluche, I Ricchi e Poveri impacchettati – FOTO

È Marco Mengoni ad aprire il 74esimo Festival di Sanremo. Lui, il trionfatore dell’edizione 2023, scende le scale con la stessa emozione dell’anno scorso ma tutt’altra consapevolezza (e disinvoltura). Il primo applauso dell’Ariston è tutto per lui. Punta sul poker d’assi Valentino-Fendi-Versace-Emporio Armani. Giacche che cadono a pennello (come la Prince jacket di Versace, spalle dritte, girovita stretto e rever a lancia) dettagli preziosi, (vedi la maglia a rete girocollo ricamata con cristalli custom made Atelier Versace), mentre le trasparenze e il completo gonna pantalone in pelle nera fanno alzare la temperatura. Lui lo sa e ci scherza su: “Il vostro nuovo sfondo del telefono”, twitta postando la foto di uno degli outfit vedo-non-vedo. E quando sta per scoccare la mezzanotte ecco arrivare il colpo di scena: si esibisce in un medley sulle note dei suoi più grandi successi e durante la performance sfoggia un look mozzafiato rosso fuoco. O meglio, rosso Valentino: l’ha creato per lui il direttore creativo Pierpaolo Piccioli e il top speciale è interamente realizzato con la nuova tecnica della Maison, Altorilievo.Voto: 10 e lode.

Amadeus inizia in bianco – Si parte con sobrietà. Il conduttore, giunto alla sua quinta edizione, fa il suo ingresso con la prima delle 35 giacche che Gai Mattiolo, il suo stilista di fiducia, ha creato per questo Festival: modello smoking, è bianca con una trama optical delicatissima. Ha preso servizio. Sì, come ‘cameriere del ristorante di una nave da crociera, nella serata di gala’. Voto: 7.

Clara cangiante – E una delle giovanissime protagoniste di questo Festival e le è toccato il compito di aprire la gara. Indossa un abito Giorgio Armani Privé dalla silhouette scolpita dal tessuto rigido con effetti cangianti sui toni del viola: una scelta coraggiosa visto che dietro le quinte si dice dice che Amadeus non ami affatto questo colore e lo abbia bandito dal palco. Voto: 7.

Sangiovanni in total withe – La serata è iniziata da una decina di minuti e già abbiamo una certezza: il bianco è decisamente uno dei colori prediletti di quest’anno. Per lui completo con giacca doppiopetto e pantalone over, cravatta e camicia. Dettaglio di stile: una spilla dorata sul rever. Un look nel complesso non riuscitissimo. Voto 5.

Fiorella Mannoia sposa a piedi nudi – Che vi dicevamo poc’anzi sul bianco? Anche Fiorella sceglie il bianco, in particolare un raffinato abito da sposa a sirena in pizzo con strascico. Il significato sta nei primi versi della sua canzone, quando dice proprio: “Sono una sposa sopra l’altare”. Non ha mai nascosto di mal sopportare i tacchi e così eccola a piedi nudi, disinvolta e sicura di sé. Canta un inno alla potenza delle donne dal ritmo travolgente e sembra e una sirena appena uscita dal mare. Chapeau! Voto 8.

La Sad punk nell’anima – Creste fluo, petto nudo con tatuaggi in vista e corsetto metallico che ricalca una cassa toracica. Sono punk nell’anima e teneri nel cuore. Grinta e personalità, ci piacciono. Voto 8.

Marco Mengoni e quella maglia metallica – Per lui è come se un anno non fosse mai passato. Torna sul palco e canta “Due Vite”con il pubblico in coro, con quella “sua maglia metallica” di cristalli e perline. Voto: solo 10 per lui.

Irama no brand – Dopo qualche eccesso del passato, Irama fa tabula rasa e si presenta in total black con un pantalone in similpelle e t-shirt. Tutto rigorosamente no brand. Il focus è tutto sulla potenza della sua canzone e la scelta è lodevole. Bravo. Unica pecca: i capelli biondo melange con effetto bagnato alla Jesse McCartney dei primi anni Duemila. Voto: 7.

Ghali brilla – Si può essere abbaglianti con semplicità? Sì. Vedere Ghali. Il suo total look con pantalone a vita bassa con twin set cropped coordinato è stellare (e infatti ad un certo punto spunta anche il suo amico “alieno”). Voto: 7,5.

Negramaro con stile – La rock band italiana torna a Sanremo, dopo lo straordinario successo dei festeggia menti appena conclusi per i loro primi vent’anni di carriera. Per l’occasione la stylist Rebecca Baglini ha curato per loro una serie di look completamente Made in Italy e custom made: stasera Giuliano Sangiorgi sfoggia una blusa in seta a collo alto con maniche in trasparenza e sciarpa integrata alla Carla Fracci. O Blanco, a seconda della generazione di riferimento. Ai piedi indossa un mocassino Santoni e ha stile da vendere. Voto: 6.

Annalisa parigina – Ha la sensualità e l’eleganza inconfondibili di Dolce e Gabbana. D’altra parte a vestirla è la stylist Susanna Ausoni (che non sbaglia mai un colpo). Canta “quando quando quando” e già fa ballare l’Ariston: giacca da smoking nera over con sotto top di seta e shorts di pailletes, parigine e reggicalze a vista. Frangetta, tacchi alti, trucco semplice e chocker di velluto al collo a completare il look. Voto: 6.5

Mahmood caccia & pesca – Va bene tutto ma questo gilet over in pelle multitasca caccia&pesca ci delude. Eccome. Dov’è la “tuta gold” che canti a squarciagola? Invece niente, dolcevita in seta, pantaloni in pelle nera e stivali tutto by Prada. Voto: 4.

Marco Mengoni look 3 – Per la sua terza uscita sfoggia un completo giacca (a petto nudo) e pantalone di pelle bordeaux, il colore del momento. E sui social c’è chi subito ironizza: “Si è vestito con la stessa pelle dei divani Poltrone & Sofà”.

Diodato basta bianco – Per carità, il taglio sartoriale della giacca è sublime. E porta la firma inconfondibile di Alessandro Sartori per Zegna. Ma basta con tutto questo bianco. E con questi capelli ingellati in pieno stile anni Duemila. Voto: 6.

Federica Brignone sprint- Dalle piste da sci all’Ariston, Federica sembra non aver mai fatto altro: sul palco è super spigliata e se la cava egregiamente anche nell’annunciare Loredana Berté. Unica pecca: l’outfit. È un long dress di Emporio Armani troppo semplice e poco valorizzante per il suo fisico da atleta. Voto: 5.

Loredana Bertè alla grande – Minigonna ultra mini bianca, così come la camicia, e golf nero. Tutto Maison Valentino. Lo stile è il suo ma senza gli eccessi del passato. Canta “io faccio da sola” e anche questo look l’ha scelto da sola: iconica. E che gambe! Voto: 7,5.

Alessandra Amoroso vamp – Gonna lunga nera a tubino, crop top, collier di diamanti e guanti lunghi con anello e bracciale di Cartier a vista, da vera diva. Look bellissimo, unica pecca il make up: saranno le luci, ma gli zigomi e le labbra rosa pesca stridono decisamente con l’allure da vamp. In ogni caso, buona la prima per lei. Voto 8.

The Kolors in bianco e nero – Niente, se non è bianco stasera è nero. E se non è nero è direttamente in bianco e nero. Vestono Emporio Armani. Originalità zero, ma almeno si balla ed è subito estate. Voto 6.

Angelina Mango ipnoticaLe previsioni dei bookmakers sono state confermate: lo stylist Nick Cerioni ha scelto per lei Etro, lo stesso brand con cui vesti i Maneskin nell’anno del loro trionfo all’Ariston. Non è un brand facile e per sfoggiarlo al meglio serve la giusta personalità, cosa che ad Angelina non manca. Balla, ancheggia e sventola la sciarpa-treccia. L’abito lungo icon l’iconica fantasia in stile etno-chic la rende ipnotica. Un concentrato di ritmo, grinta ed energia. Proprio quel che ci voleva quando mancano pochi minuti alla mezzanotte (e siamo solo a metà gara). Voto: 8.

Il Volo, che twist – Addio giacca, cravatta e camicia; benvenuto kimono. Anche qui, complimenti a Nick Cerioni. Ha fatto un grandissimo lavoro di restyling sullo stile dei tre giovani tenori che calcano i palcoscenici mondiali da quando erano poco più che bambini. Vestono Emporio Armani e la loro è una nuova eleganza maschile. Ben fatto! Voto: 8.

I Ricchi e Poveri impacchettati – “Aspettate che ne vale la pena”, avevano scritto sui social avvisando i loro fan di resistere al sonno fino alla loro uscita. E, in effetti, ne valeva davvero la pena. Dopo il look “a cuori” sfoggiato per il green carpet, la stylist Rebecca Baglini ha pensato di “impacchettarli” per il loro grande ritorno in gara a Sanremo. E così, eccoli entrare sul palco tenuti insieme da un maxi fiocco rosso: ci sono voluti 9 metri di duchesse di seta, 14 metri di crinolina, 25 stecche e due giorni di lavoro per realizzarlo. Effetto wow garantito. Anche perché, diciamolo, ci vuole una grande autoironia per giocare così con il proprio personaggio. Bravi! Voto: 8.5.

Dargen D’Amico “orsettoso” – È Moschino a vestire Dargen, con una serie di look ispirati all’archivio della storica casa di moda realizzati apposta per lui. Il completo doppio petto nero è arricchito da innumerevoli orsetti di peluche dell’iconico modello Teddy Bear, in una chiara ispirazione al copricapo di orsetti disegnato da Franco Moschino per l’Autunno/Inverno 1988. “Se lui e Franco Moschino si fossero conosciuti si sarebbero amati”, ci ha detto la stylist Rebecca Baglini. E in effetti l’accoppiata di stili si rivela simbiotica ed efficace. A completare il look, uno degli orologi del secondo drop di Swatch Bioceramic WHAT IF? Collection, mostrato qui in anteprima. L’unione di arte, innovazione e creatività si fonde con l’eclettismo della musica di Dargen in maniera vincente. Voto: 9.

Emma conica – Non entusiasma il minidress con le coppe del reggiseno coniche e le maniche alla Bella Baxter di ‘Povere creature’. Confidiamo nelle prossime serate. Voto: 5