La Sad - Emma - Ghali - 7/10
La Sad
Sul red carpet sfilano conciati come uno dei più celebri cattivi di Batman, Bane, che era una specie di nerboruto bolscevico intenzionato a radere al suolo la corrottissima Gotham City. Poi però, vestiti da scheletri-paninari fuori da un Burghy nel 1986, cantano un pezzo acerbo ma importante sul suicidio, trasformandosi negli eroi di cui non sapevamo di avere bisogno. Voto 6.
Emma
Bella, un outfit che le dona, Emma si presenta a Sanremo con un pezzo euro dance che pare “non succederà più che torni alle tre e io mi addormento senza te” interpretato con una gestualità didascalica imperdonabile dopo 20 anni di palcoscenico. Non c’è continuità musicale ed estetica, è ora di capire chi sia Emma. Voto 5
Ghali
Aspettavamo il suo ritorno come la pioggia gli agricoltori a febbraio. E ha piovuto tantissimo. Canzone, outfit che valorizza la sua fisicità verticale e dinoccolata, scelta di accompagnarsi con un alieno che però lo guarda dalla platea come fosse su un altro pianeta e non occupa il palco per evitare l’effetto scimmia/Gabbani, è tutto incredibilmente giusto. Infine, è l’unico artista in gara a fare riferimento a Gaza nel testo della sua canzone, in un festival in cui coraggio, al massimo, è la cresta punk o il conduttore con la gonna. Voto 10