È iniziato ieri sera il Festival di Sanremo 2024, la kermesse canora che per cinque giorni vedrà 30 cantanti sfidarsi con i loro brani inediti per aggiudicarsi, nella serata di sabato 10 febbraio, la vittoria finale. Ieri sera per il quinto anno consecutivo, Amadeus ha confermato il suo talento, affiancato per l’occasione da Marco Mengoni, per la prima volta in veste di co-conduttore. Ma a stupire, tra tutti, in questa prima serata di Sanremo è stata Fiorella Mannoia, la cantante romana che è tornata sul palco dell’Ariston con il brano Mariposa.
Terza artista a esibirsi in questa prima serata di Festival, Fiorella Mannoia ha incantato tutti non solo con la sua voce, ma anche con l’abito scelto per la performance. Mannoia si è presentata sul palco dell’Ariston a piedi scalzi sfoggiando un abito bianco da sposa. Un vestito molto attillato con lungo strascico di pizzo, creato per lei dal marchio Luisa Spagnoli. Un abito elegante e sensuale, perfetto per un matrimonio. Per enfatizzare questo look, la cantante ha raccolto i lunghi capelli rossi e ha puntato su un trucco naturale. Ma perché Fiorella Mannoia si è vestita da sposa a Sanremo 2024? La risposta a questa domanda sta nei primi versi della sua canzone. È lei stessa a rivelarlo. A inizio brano, infatti, Fiorella che, per la cronaca, è già sposata con il produttore musicale Carlo Di Francesco, pronuncia una frase che è diventata manifesto di indipendenza e libertà tutta al femminile. Mariposa è un inno all’orgoglio delle donne e vuole celebrarle in ogni loro ruolo, che siano spose o meno. E se nella vita reale Fiorella ha indossato per il suo matrimonio un tailleur e delle scarpe da ginnastica, questa volta, sul palco dell’Ariston, ha scelto il classico abito lungo bianco per un matrimonio metaforico con il suo pubblico. “Sono la strega in cima al rogo. Una farfalla che imbraccia il fucile. Una regina senza trono, una corona di arancio e di spine. Sono una fiamma tra le onde del mare, sono una sposa sopra l’altare” dice infatti Fiorella nella canzone per poi specificare che, da donna, nel suo profondo “è e rimane libera e orgogliosa”.
Oltre a Mannoia, hanno scelto un look total white anche Diodato che ha sfoggiato un completo sartoriale firmato Zegna, Sangiovanni in un elegantissimo suit firmato GCDS e Il Tre che ha puntato su un jeans e un giacchino in denim e vernice bianca di Diesel. Molti artisti in gara però, si sono presentati in nero. Da Annalisa, sensuale in Dolce & Gabbana, a Geolier in DSquared2, da Irama, rigorosamente no brand, a Dargen D’Amico che ha optato invece per un classico abito impreziosito da piccoli orsetti in peluches, una riedizione firmata Moschino. In nero Paul & Shark anche tutti i membri dei Negramaro, a partire da Giuliano Sangiorgi vestito con una camicia con collo a sciarpa e un pantalone a vita alta. Mahmood sensuale e inaspettato con il gilet di pelle pieno di tasche e i pantaloni cargo firmati Prada, mentre Alessandra Amoroso ha sfoggiato un lungo abito Monot con scollo dritto e guanti lunghi. Anche la rapper BigMama ha scelto un abito a bustier total black griffato Lorenzo Seghezzi. E hanno scelto il nero anche Gazelle, Loredana Berté in Maison Valentino ed Emma Marrone in Marc Jacobs. Il motivo dietro a questa scelta? Oltre a essere il colore perfetto per ogni occasione, il nero ha un significato profondo legato alla competizione che corre di pari passo con il Festival: il Fantasanremo. Secondo questo gioco virtuale, infatti, i cantanti in gara che scelgono di indossare abiti monocromatici, esclusi scarpe e accessori, conquistano 10 punti al Fantasanremo.
Tanti sono i Bonus che i cantanti possono accaparrarsi, ma tanti anche i Malus che possono subire. Tra i punti più singolari da guadagnare, secondo le regole del Fantasanremo 2024 ci sono l’esibizione a piedi scalzi, i fiori donati al direttore d’orchestra, l’esibizione di cartelli sul palco, abbracci, ringraziamenti e ovviamente gli outfit total black. Tra i malus più temuti, invece c’è la scelta di sedersi sulle scale durante l’esibizione, la paura di scendere le scale dell’Ariston e l’errore del conduttore e dei co-conduttori durante la lettura del cartellino. Vedremo dunque questa sera se la regola del monocolore verrà rispettata anche nella seconda serata della kermesse canora.