C’è anche un medico tra le persone coinvolte in un’inchiesta che ha portato a scoprire una casa di cura in cui gli anziani venivano insultati e maltrattati. I Carabinieri del Nas di Roma, insieme ai militari delle Compagnie di Castel Gandolfo, Frascati e Velletri, martedì hanno eseguito quattro misure cautelari personali emesse dal giudice per le indagini preliminari di Velletri. Tre le persone agli arresti domiciliari: la titolare della Comunità alloggio per anziani nel cuore dei Castelli Romani, a Marino, e due operatrici socio sanitarie dipendenti, e interdittiva nei confronti di un medico di medicina generale, con la quale si è disposto il divieto temporaneo dell’esercizio della professione sanitaria, nonché a perquisizioni locali e personali.
I reati contestati, a vario titolo, sono sequestro di persona, maltrattamenti e falso ideologico e materiale. Per gli inquirenti gli ospiti della comunità erano “privati anche di qualsiasi attività ludica o ricreativa, talvolta, venivano arbitrariamente somministrati farmaci benzodiazepine e tranquillanti di vario genere“.
La procura ritiene che “con la complicità del medico, gli anziani ospiti della struttura” erano “sottoposti a mezzi di contenzione applicati al di fuori dei casi consentiti, erano costretti nelle loro stanze, subendo continui maltrattamenti fisici, minacce e insulti nonché reiterate vessazioni e intimidazioni”. Non solo, il medico di medicina generale operante nella struttura, su richiesta della titolare prescriveva ripetutamente, e senza accertare la sussistenza della specifica condizione patologica e assistenziale che ne giustificasse la somministrazione/applicazione, farmaci e mezzi di contenzione destinati agli ospiti inviando anche certificazioni con diagnosi e date false.
Un’altra persona, una donna nigeriana, dimorante presso la struttura alloggiativa, è stata arrestata per gli stessi reati poiché al momento dell’ingresso dei Nas veniva rinvenuto un anziano ospite affetto da gravi patologie chiuso dentro una stanza senza letto e arredi costretta a dormire su una poltroncina con la luce accesa.