Cronaca

Protesta dei trattori a Roma, l’avvertimento: “Se Lollobrigida non ci riceve entreremo nella Capitale”. Salta la manifestazione di venerdì

Gli agricoltori lanciano un avvertimento al governo: “Se non avremo risposte, i nostri trattori usciranno dal presidio e andranno liberi” per Roma. Sono le parole di Andrea Papa, uno dei leader di Riscatto agricolo. La richiesta è quella di un incontro con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. “Finora nessuno ci ha contattato”. L’incontro dovrebbe avvenire entro le 12 di sabato, altrimenti i trattori “andranno liberi per la città”, assicurano. Così mentre a Sanremo la protesta è arrivata, con una delegazione, a pochi metri dal Teatro Ariston (ma nessuno salirà sul palco, come deciso dalla Rai) a Roma prosegue la mobilitazione.

Nella Capitale continuano a radunarsi trattori nei vari punti di raccolta. In realtà a Roma sono in corso due mobilitazioni parallele. Da una parte il Cra agricoltori traditi, guidati dall’ex forcone Danilo Calvani, chiama a raccolta alle porte di Roma a partire gli agricoltori italiani per una mobilitazione che culminerà in una “grande manifestazione” nella seconda metà della settimana prossima. Dall’altra c’è Riscatto agricolo che dopo avere raggiunto un accordo con la questura di Roma per portare manifestanti e trattori in piazza San Giovanni venerdì mattina ha annullato la manifestazione. “Si ritiene di non procedere con la manifestazione in programma, ma di portare solo una delegazione di 10 trattori a San Giovanni, a simbolo della protesta”, comunica il movimento in una nota. “Tutti i manifestanti con i loro mezzi agricoli – si legge ancora – resteranno a sensibilizzare l’opinione pubblica, rimanendo ai presidi, il tutto per non incrinare ulteriormente il grande appoggio sino ad oggi avuto da tutti i cittadini italiani, che già da molti giorni stanno sostenendo ed incitando la resistenza degli agricoltori, nonostante i tanti giorni di disagi che le manifestazioni hanno portato nelle strade italiane”.

Sul fronte dell’atro movimento di protesta, l’obiettivo è quello radunare quanti più trattori possibili nei prossimi giorni. “Da oggi inizieranno ad arrivare diversi mezzi da più parti del Paese nei presidi concordati con la questura intorno a Roma”, sottolinea Danilo Calvani parlando dal presidio di borgo San Donato, in provincia di Latina. “In molti si muovono da lontano e ci vorranno alcuni giorni prima che si riempiano. Lunedì, massimo martedì arriveremo all’apice”, assicura.

Intanto continuano i presidi e le manifestazioni in tutta Italia. In Sicilia la protesta degli agricoltori nei comuni di Partinico, Montelepre, Terrasini e Carini nel Palermitano ha provocato la chiusura di due svincoli autostradali sulla Palermo-Mazara del Vallo. Oltre 100 trattori hanno, invece, attraversato la strada statale 613 Brindisi-Lecce mentre altri presidi sono in corso anche nell’alto Salento dove si protesta anche per l’emergenza Xylella. Sono oltre 200 i mezzi agricoli che, dopo aver attraversato la città di Potenza, hanno raggiunto la sede della Regione Basilicata. Un presidio di agricoltori resterà davanti alla sede della Regione per quattro giorni. A Foggia, invece, un corteo di agricoltori ha attraversato a piedi il centro cittadino. I trattori simbolo della protesta sono fermi: due mezzi stazionano davanti la villa comunale di Foggia mentre altri due si trovano in piazza Giordano. La protesta dei trattori è arrivata ad Ascoli Piceno: circa 50 mezzi agricoli si sono radunati all’uscita di Castel di Lama, sull’asse attrezzato e poi sono partiti verso la città in corteo.