Show del senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che, intercettato dal giornalista di Radio Radicale Lanfranco Palazzolo, si esprime sulle due serate del Festival di Sanremo.
Primo argomento caldo è la protesta dei trattori a Sanremo e il no della Rai a ospitare gli agricoltori sul palco della kermesse canora. “Quando ero bambino – commenta Gasparri – c’era la tv degli agricoltori, ora il mondo si è evoluto e l’agricoltura è diventata meno centrale, il che è un errore. Ma non credo che il Festival di Sanremo sia una sede propria per una trattativa o per una discussione approfondita, perché ci sono diverse associazioni e molti comitati, non è che possono parlare tutti gli agricoltori sul palco. Altrimenti poi bisogna cantare “o zappatore nun s”a scorda ‘a mamma sua’. Ma è una cosa seria, quindi non credo che il Festival di Sanremo sia la soluzione per un dibattito o una trattativa, se no torniamo alla tv degli agricoltori e il Festival scende nell’audience“.
Poi dichiara di aver seguito distrattamente il Festival, ma sulle sue preferenze musicali è più che sicuro: “A me piacciono i Ricchi e Poveri. Pensate quanto sono antiquato. Ora sono in formazione ridotta per liti e, ahimè, per il trascorrere del tempo impietoso”.
Invitabile la domanda sulla polemica relativa a John Travolta: “L’ho visto un po’ invecchiato, ma non so se John Travolta dopo tanta gloria si è ridotto a fare la pubblicità occulta delle scarpe, ma in questo caso sarei solidale con lui perché mi ricorda il protagonista di quei film sui pugili del passato tipo Rocky. Il ballo del qua qua? L’ho visto distrattamente, non pendevo dai piedi di Travolta “.
E chiosa con una polemica su Amadeus: “Non pendevo neanche dalle labbra di Amedeo. Ma come si chiama questo? Chiamano lui “Ama” e quell’altro “Ciuri” (Fiorello, ndr). Di uno sappiamo che si chiama Rosario Fiorello e l’altro si chiamerà Amedeo e qualche cosa”.