La quinta edizione consecutiva di Amadeus è un successo. Il Festival conferma gli ascolti record in valori assoluti altissimi, nonostante la tv generalista subisca da tempo un calo della platea, e segna risultati record in share, seppur in leggero calo rispetto allo scorso anno. La seconda serata di “Sanremo 2024″, in onda mercoledì 7 febbraio, ha ottenuto in media 10.361.000 telespettatori con il 60,1% di share. Nel dettaglio la prima parte, in onda dalle 21.17 alle 23.29, è stata vista da 13.434.000 spettatori con il 57,64% mentre la seconda parte, dalle 23.32 all’1.33, ha ottenuto 6.899.000 e il 66,2%. Sanremo Start, l’anteprima in onda in access prime time dalle 20.44 alle 23.29, è stata vista da 11.631.000 con il 47,44%.
La media del 60.1% di share della seconda serata del Festival di Sanremo 2024 è il terzo miglior risultato dal 1995 a oggi in termini di share. Meglio di Amadeus ieri, soltanto Amadeus lo scorso anno (62.3%) e Pippo Baudo nel Festival del 1995 che segnò il 65.4% di share. II picco in valori assoluti alle 21.27, sul palco Amadeus e Giorgia introduco Mr Rain, davanti allo schermo 15.236.000 spettatori. In share il picco arriva alle 00.27 con il 70,1% durante la premiazione dello scenografo Gaetano Castelli.
La prima serata di “Sanremo 2024”, in onda martedì 6 febbraio, aveva ottenuto in media 10.561.000 telespettatori con il 65,1% di share. Nell’edizione 2023 la seconda serata, in onda mercoledì 8 febbraio, aveva ottenuto in media 10.545.000 di telespettatori e con il 62,3% di share. La prima parte aveva conquistato 14.087.000 teste con il 61% di share. La seconda parte era stata vista da 6.352.000 con il 65,6%. Per l’anteprima Sanremo Start 12.278.000 con il 49%.
La seconda serata di “Sanremo 2024”, con il giusto ritmo e meno artisti in gara, lascia maggiore spazio allo spettacolo. La serata scivola via e diventa televisivamente più convincente. Giorgia su quel palco lo scorso anno non aveva brillato come meritava, Amadeus le ha offerto di tornare al centro della scena e di riempirla ancora una volta con il suo talento. L’intervento di Giovanni Allevi è poetico, sofferente, commovente. La sua battaglia contro la malattia è la finestra aperta sul mondo, raccontata con uno sguardo vero e forte. “I numeri non contano, ognuno di noi è unico e infinito. Com’è liberatorio essere se stessi”, ha affermato dopo aver tolto il cappello.
Spazio alla promozione fiction Rai (“Califano” e “Mare Fuori”) e all’omaggio per i 70 anni di “Romagna mia” mentre i cantanti in gara che non cantano nel corso della seconda serata presentano i cantanti che devono esibirsi. Novità semplice ma televisivamente efficace. Fiorello è la parentesi che favorisce il cambio di passo, anche se la gag de “Il ballo del qua qua” con John Travolta non riesce. Cose che restano.